Tanta fretta per il leccio di Casalauro, mentre il pino secco resta in piedi

IMG_0005Stavolta non c’è bisogno di nessuna consulenza scientifica, tanto meno di esperti convocati apposta dalla terraferma, nè di analisi particolari. Basta aguzzare la vista, per rendersi conto che per il pino di via Antonio Sogliuzzo, proprio all’incrocio con via Mirabella, non c’è più nulla da fare. Ormai è incenerito da un bel po’, tanto che i rami hanno fatto in tempo a spogliarsi completamente dagli aghi, resta solo qualche pigna sospesa, pronta a venir giù alla prima ventata utile. E già questo dovrebbe consigliare un intervento di rimozione, da effettuarsi in contemporanea con il taglio della pianta, che non ha più motivo di rimanere al suo posto. Ma in questo caso, in Comune non hanno fretta…*
Giusto un mese fa, dal Municipio d’Ischia partì perentorio l’ordine di abbattimento per il leccio di Casalauro, dato per pericoloso e pericolante benchè fosse in ben altre condizioni fisiche, con la chioma ancora verde al suo posto e le radici saldamente e profondamente ancorate al suolo. Come poi, in tutta evidenza, si è “scoperto” dopo il taglio precipitoso. Tanto che ad oggi la base del grande tronco è ancora al suo posto, con tutti i pericoli connessi e incredibilmente trascurati dalle tanto solerti autorità comunali per la circolazione di veicoli e pedoni. E questo a causa della difficoltà imprevista (sic!) di procedere alla sua rimozione, perchè le radici sono abbarbicate fortemente all’antica parracina che costeggiava la via Antonio De Luca, già via degli Aranci, prima dell’allargamento avvenuto negli anni ’70.
Alla luce del precedente di Casalauro, risulta ancora più stridente e ingiustificata la tolleranza nei confronti diquel pino privo di *vita, che peraltro si trova in bella vista sul marciapiede a poche decine di metri dai resti del tronco sfregiato di via De Luca. Ma se era tanto pericoloso il leccio verde, come mai non lo è il pino marrone e spoglio, che insiste anch’esso sulla pubblica via, inclinato verso l’esterno, perdipiù in corrispondenza di un trafficatissimo incrocio? Non è forse anche il pino alla mercè dei venti e delle intemperie di questa inclemente stagione? L’alto albero secco non rappresenta forse un grosso rischio incombente per l’incolumità di veicoli in transito e dei pedoni di passaggio? Tra l’altro, i pini rispetto ai lecci sono dotati di un apparato radicale molto più superficiale, che si sviluppa in larghezza, secondo la circonferenza della chioma, piuttosto che in profondità, il che ne riduce notevolmente l’ancoraggio al terreno e, quindi,la stabilità in caso di disseccamento.che è la condizione del pino di via Sogliuzzo.
Per eliminare quel pericolo incombente, però, nessuno finora si è mobilitato, nè dentro il palazzetto di via Iasolino nè fuori. Non si sono fatte petizioni, per sollecitare il Comune inadempiente, tanto meno sono state attivate le seghe elettriche. Si fa finta di nulla, come se il problema non ci fosse. Della serie “addò vedono e addò cecano”. Speriamo solo che non ci si debba svegliare in emergenza…

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