
La vincitrice – Foto Luigi Trani
I’ che s’ so’ ferut ‘e fa’! Complice favorevolmente il rinvio della manifestazione, che ha ridotto lo svantaggio legato al breve tempo a disposizione concesso anche quest’anno, i costruttori di barche poche ore fa hanno reso onore alla migliore tradizione e allo spirito della Festa di Sant’Anna con delle ottime creazioni, che nulla hanno avuto da invidiare alle più belle costruzioni degli albori degli anni Duemila, quando fecero irruzione nella baia sotto il Castello le barche giganti tridimensionali. ISCHIA ha vinto meritatamente, ma FORIO ha garantito una partecipazione di altissima qualità e sia LACCO AMENO che CASAMICCIOLA, piazzatasi ancora ultima, hanno mostrato un significativo progresso sia nell’idea che nel suo sviluppo finale. Segno che l’esperienza che le associazioni rappresentative dei vari Comuni stanno accumulando anno dopo anno sta dando i suoi frutti. Buoni frutti, considerato l’alto livello complessivo delle barche, che restano la principale attrazione della Festa di Sant’Anna.

Foto Luigi Trani

Foto Luigi Trani
Per la buona riuscita della kermesse si è rivelata vincente anche la scelta dell’omaggio a TOTO’, che era stata il leit motiv dell’intrigante allestimento del borgo con le installazioni di RICCARDO DALISI e che ha ispirato anche tutta la serata finale, dalle barche agli intermezzi musicali, al commento che si è avvalso della bella voce e della notevole professionalità dell’attore PATRIZIO RISPO. E con la felice intuizione della direzione artistica di CENZINO DI MEGLIO, recepita anche dalle barche in gara, di far parlare Totò, come se fosse dal vivo anche lui nella baia a celebrare la festa più amata dagli ischitani e a tenerli allegri con le inconfondibili battute di cui tutti ci siamo nutriti, a prescindere dall’età, fino a considerarle patrimonio comune. E così è stata una serata allegra, leggera, simpatica. Filata liscia come l’olio e senza tempi morti, nonostante le barche in gara fossero solo quattro.

Foto Luigi Trani

Foto Qui Ischia
Grazie a Totò, questa edizione è tornata ad offrire attraverso le barche e al loro contorno una dimensione della festa capace di sintetizzarne al meglio la storia e la tradizione. L’anima napoletana, con la sua musica, la sua vitalità travolgente, i suoi colori ed umori si è impadronita per la serata della baia e del suo pubblico, quest’anno più numeroso a mare che a terra. Atmosfera apprezzata dai forestieri, che hanno trovato concentrati in quel luogo e in poche ore, tutto ciò che più amano e cercano dell’identità partenopea, per l’occasione accompagnato dalla valorizzazione anche dell’identità ischitana, omaggiata proprio da Totò. Frequentatore assiduo dell’isola, infatti, le donò una poesia, “Ischia Mia”, poi diventata canzone, a cui si è ispirata la barca vincitrice della 35a edizione della Festa.

Foto Luigi Trani

Foto Luigi Trani
Compiuto il rito della sfilata, senza sbavature e tempi morti, nonostante l’obiettiva difficoltà di governare barche tanto impegnative per le dimensioni e la complessità delle scenografie galleggianti, l’intervento della madrina della serata, ELENA DE CURTIS, nipote di Totò. Poi le premiazioni, prima che il Castello si accendesse dei più vari colori con un godibile SPETTACOLO PIRO-MUSICALE, poi sostituito da un intermezzo musicale “metropolitano”, decisamente stridente rispetto a tutto il resto, la nota stonata della serata, insieme agli orribili fasci di luce fredda di cui la bellezza del Castello non aveva proprio bisogno. Un momento poco felice, che ha condizionato anche l’INCENDIO DEL CASTELLO, facendogli perdere parte di quella magia che è uno dei momenti topici della Sant’Anna ischitana.
Bellissimi, invece, i FUOCHI D’ARTIFICIO, accompagnati dagli applausi del pubblico, che hanno concluso degnamente una piacevole edizione della Festa a Mare agli Scogli di Sant’Anna, in cui sono tornate protagoniste le barche.