L’arsura del mese di agosto ha prodotto farneticazioni a dir poco, incomprensibili ma comunque inaccettabili, come quelle di un certo ing. Giuseppe Di Meglio (Pino) affetto dalla nostalgia di essere stato nel 1985, segretario PRI isola d’Ischia e forse oggi, desideroso di conquistare, a qualsiasi costo e anche mediante assurde elucubrazioni, le prime pagine della cronaca locale.
In una confusa lettera, pubblicata ieri da “il dispari” e inviata al sindaco d’Ischia ed al Prefetto, chiede infatti, interventi in difesa del popolo isolano da probabili attacchi islamici; rivela che “nell’isola è presente un preoccupante ambiente anarco-insurrezionalista e marxista-leninista”, che secondo il nostalgico segretario repubblicano, sarebbe “terreno fertile” per il radicalismo islamico. Un ambiente, rivela, “aduso all’invocazione della rivolta, giusto terreno di coltura per le cellule islamiste”!
Il “già segretario repubblicano” che, sono parole sue, è “sulla scia dell’insegnamento di Oronzo Reale e Ugo La Malfa che guidarono lo Stato nella lotta che portò alla sconfitta del brigatismo rosso”, sogna ora, “anche se da tempo lontano dalla politica attiva”, la cancellazione di partiti marxisti-leninisti come il PMLI e propone al sindaco d’Ischia la realizzazione di un bunker con pali e paletti per impedire a furgoni ed auto di scaraventarsi sulla folla, come avvenuto in altre città europee! Della serie: quando la psicosi diventa patologia.
Noi siamo marxisti-leninisti, siamo ben lontani dagli anarco-insurrezionalisti, ma secondo l’ex segretario, che non fa più politica attiva, siamo tutti dentro un unico calderone. Quindi ignora ciò che il PMLI scrive, denuncia, propone. Forse, farebbe bene a visitare il nostro sito www.pmli.it per saperne di più. Per sapere, ad esempio che secondo noi “L’unica soluzione possibile per spezzare la spirale bombardamenti imperialisti-attentati terroristi è quella di cessare la guerra contro i popoli islamici, ritirare tutte le truppe dei Paesi imperialisti dal Medio Oriente, dall’Africa e dell’Afghanistan, aprire trattative pacifiche e con tutte le parti in causa, compreso lo Stato islamico con la mediazione di organismi sovranazionali riconosciuti da tutti , per risolvere e mettere fine ai conflitti in corso in Siria, in Libia e nelle altre aree coinvolte. Anche l’Italia deve farlo, perché è tra gli obiettivi principali del terrorismo, essendo coinvolta in prima linea nella guerra allo Stato islamico, con i suoi contingenti militari in Afghanistan e in Iraq (i più numerosi dopo gli Usa) e le sue squadre navali da guerra nel mare antistante la Libia”.
O questa proposta, secondo il remoto ex segretario repubblicano, è di stampo anarco-insurrezionalista e prepara il terreno di coltura per terroristi islamici?
Non sappiamo cosa pensino sindaco e Prefetto di un personaggio del genere. Molti lettori hanno riso. Noi riteniamo che atteggiamenti simili sono il terreno fertile per fomentare odio e alimentare guerre.
L’Organizzazione isola d’Ischia del PMLI