Tra gli effetti della “svolta” del 31 ottobre, l’Asl ridimensiona anche il Polo di Psicologia

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Tre anni fa nella nuova sede – Foto Qui Ischia

E’  un altro dei regali che  l’Asl ha riservato alla nostra isola in questi ultimi giorni. Un altro servizio giovane, con la sede al Polifunzionale inaugurata in pompa magna pochi anni fa, dall’allora commissario Ferraro, che aveva già decretato d’imperio la chiusura di Villa Orizzonte senza se e senza ma. Nessuno avrebbe potuto immaginare quel giorno che lo smantellamento dei servizi iniziato dalla Sir avrebbe un giorno coinvolto anche il POLO DI PSICOLOGIA CLINICA. cresciuto in fretta e con la prospettiva di ampliare ulteriormente il suo raggio d’azione sul territorio. Un percorso che ora subirà gioco forza una battuta d’arresto, visto che il centro dovrà reggersi d’ora in poi solo su una persona, l’attuale dirigente, essendo venuto meno l’apporto del secondo specialista, che dipendeva anch’esso dall’appalto dalla cui scadenza il 31 ottobre è scaturita la chiusura del Giardino dell’Amicizia e tutti i problemi sulla gestione dei pazienti ex Sir e case alloggio.

In questi anni il Centro di via Morgioni è andato avanti con un organico ridottissimo, formato da due sole professioniste: la dirigente  e la psicologa distaccata per venti ore settimanali dal Centro diurno della Salute mentale, gestito dalla cooperativa appaltatrice del servizio. Con l’aggiunta di giovani tirocinanti, che tuttavia non seguono direttamente gli utenti. Dunque, l’attività terapeutica era affidata alle due psicologhe specializzate, mentre era in continuo aumento la richiesta di assistenza di  nuovi utenti, giacchè il servizio era divenuto ben presto un punto di riferimento importante e prezioso per gli ischitani e pure per utenti provenienti da Procida. Nonostante i ranghi ridottissimi, che bloccavano un ulteriore sviluppo delle attività di prevenzione, di ascolto e di assistenza sul territorio, ancorché largamente programmate fin dall’apertura del Polo.

Ma se già si operava con un ORGANICO SOTTODIMENSIONATO rispetto alle esigenze del territorio, dal primo novembre la situazione è precipitata. La seconda specialista non potrà continuare il suo lavoro, con conseguenze pesantissime, perchè non potrà più seguire le persone che aveva in terapia. E già questa è una conseguenza pesantissima: come si spiegherà loro che non potranno più proseguire i loro percorsi terapeutici, che non avranno più  la disponibilità della professionista con cui avevano instaurato un rapporto di fiducia e confidenza, per molti consolidato nel tempo?

Se la sottrazione è pesante per gli utenti già in carico, non lo è da meno per quelli che aspirano ad esserlo. Già la LISTA DI ATTESA  era abbastanza LUNGA, perchè in due non potevano occuparsi di più persone di quanto non facessero, ma adesso rischia di allungarsi ancora di più, visto che una sola persona non potrà fare miracoli, essendo già al massimo delle sue possibilità.

E dire che il Polo dei Psicologia, che dipende dal Distretto sanitario, avrebbe dovuto essere potenziato, non certo ridimensionato come di fatto sta avvenendo. Non foss’altro che per riuscire a dare risposta alle nuove richieste di presa in carico, in netto aumento subito dopo il TERREMOTO del 21 agosto. E invece, ecco servito l’ennesimo TAGLIO, che incide ancora una volta non sullo spreco, bensì sulla carne viva dell’offerta sanitaria sul territorio.

Eppure, l’Asl si è permessa il lusso, sulla pelle di tante persone sofferenti, di privarsi di figure professionali essenziali, ancorchè dipendenti da un privato, nello specifico la cooperativa attiva da vent’anni a Ischia. D’altra parte, l’ASL NON HA PSICOLOGI PROPRI. L’ultimo concorso risale al 2001 e non è stato mai espletato. E nello scorso aprile era stato attivato un avviso pubblico di cui poi non si è saputo ancora nulla. Ma a Frattamaggiore non ci hanno proprio pensato a queste altre implicazioni dei loro tagli drastici. Chi è in difficoltà, in sofferenza, a chi può rivolgersi ora a Ischia, in questa realtà marginalizzata dall’Azienda di Frattamaggiore, che agisce come se appartenesse ad un’altra galassia?

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