E il 3o giugno è arrivato…Se n’era parlato spesso nelle scorse settimane, trattandosi della data ultima indicata dall’Asl per l’utilizzo della Villa Orizzonte, l’edificio che da diciassette anni, ovvero dalla sua istituzione, ospita la Sir isolana, all’epoca anche la prima (e per lungo tempo unica) della Campania. Così, per effetto della decisione unilaterale dell’Azienda Na2 Nord di rescindere anticipatamente il contratto di affitto della sede baranese a fine giugno, da domani le dieci persone che vi risiedono, sulla carta non avranno più una casa. A conferma dell’enormità del pasticcio che si è creato negli ultimi mesi, determinando una situazione di provvisorietà che è già di per sè estremamente penalizzante per gli assistiti che vivono a Villa Orizzonte e per le loro famiglie. Senza contare il Moloch sempre in agguato, rappresentato dalla possibilità di trasferimento presso l’ex Hotel Stefania a Casamicciola, che peraltro manca dei requisiti necessari per allocarvi una residenza sanitaria come è stato deciso - non si capisce sulla base di quali criteri logici e pratici – a tra Monteruscello e Frattamaggiore.
La vicenda di “Villa Orizzonte” assume contorni sempre più inquietanti e paradossali con il passare dei giorni. Da una parte, a Barano, c’è una sede storica, con tutte le caratteristiche adatte e ampiamente verificate per svolgere la delicata funzione a cui è stata destinata negli ultimi diciassette anni, che all’improvviso e per meri motivi di risparmio (peraltro tutti da dimostrare) , l’Asl ha deciso di voler lasciare, affrettandosi a rescindere il contratto di affitto in essere e indicando come data ultima di utilizzo il 30 giugno 2014. Dall’altra, a Casamicciola alta, c’è un’altra struttura presa in affitto dall’Asl per sostituirla, che però non è in grado di garantire gli stessi standard di qualità e di vivibilità dell’altra ai suoi eventuali futuri ospiti e che manca anche di alcuni requisiti amministrativi indispensabili per accogliere una Sir. E in mezzo a questo intricato pasticcio ci sono dieci persone, dieci vite umane che rischiano di essere stravolte e che già sono sprofondate in una condizione di precarietà che fa a pugni con le loro quotidiane esigenze di stabilità, sicurezza, cura e riabilitazione.
Nella sede di Casamiccciola, finora è stato spostato solo il Centro di Salute Mentale, che peraltro era l’unico servizio fra quelli là destinati ad essere sotto sfratto e ad aver bisogno di una nuova collocazione. Questione che non riguarda minimamente la “Villa Orizzonte”, che mai è stata sfrattata e che, anzi, aveva un contratto di affitto ancora abbastanza lungo. Ma perchè la dirigenza dell’Asl non è stata più prudente nel rescindere il contratto esistente a Barano, visto che la sede scelta a Casamicciola presentava e presenta ancora tante criticità di carattere amministrativo, oltre che strutturale?
Sembra che qualche giorno fa presso l’ex Hotel Stefania vi sia stato un nuovo sopralluogo dei tecnici del Comune di Casamicciola, che avrebbero constatato l’avvenuto trasferimento del Centro di Salute Mentale. Su quell’edificio ancora pendono tutte le incognite legate alle questioni irrisolte di questa pratica che l’Asl ha voluto aprire, nonostante le obiettive controindicazioni. Tutte debitamente sottolineate dai Sindaci isolani nella loro lettera inviata al direttore generale dell’Asl qualche settimana fa, che non pare sia stata seguita da alcuna risposta ufficiale o comunque inoltrata per via istituzionale: non c’è possibilità di cambio di destinazione d’uso per la struttura di via Nizzola sia per i vincoli che gravano sulla zona in cui è ubicata (dove è prevista esclusivamente l’allocazione di strutture ricettive) sia per la sua storia specifica, che non prevede utilizzi diversi da quello originario.
Ora, è già grave che a Monteruscello non si sia tenuto conto di questi limiti e vincoli quando si è preso in affitto l’edificio di Casamicciola, impelagandosi in una situazione tanto complessa e problematica e difendendola pure contro ogni evidenza, ma è assurdo che vi sia stata coinvolta una struttura tanto importante e delicata come la Sir, addirittura assumendo decisioni tanto drastiche sul contratto per “Villa Orizzonte”, che adesso apre un altro problema. Da qualunque parte la si guardi, la gestione della “pratica” della Sir da parte dell’Asl Na2 Nord suscita riserve e perplessità in serie. Un “caso” esemplare, non c’è dubbio…ma da non prendere assolutamente ad esempio!
Come pensano di uscire dal cul de sac in cui si sono cacciati, a Monteruscello? Trasferendo ad horas i dieci residenti di “Villa Orizzonte” a Casamicciola con la scusa che il contratto a Barano è scaduto e non c’è alternativa? Speriamo che non sia questa la “soluzione” immaginata…Che sarebbe solo l’ultimo di una lunga serie di macroscopici errori, che stanno mandando in malora le conquiste degli ultimi anni nel campo della Salute Mentale ( e non solo, purtroppo). Una responsabilità pesante, che non potrà essere controbilanciata da nessun risparmio. Comunque, ancora tutto da dimostrare.