A spasso per Ischia Ponte, la casetta di Babbo Natale

A spasso per Ischia Ponte: la casetta di Babbo Natale

Fernanda
Una mattinata finalmente bella  con un sole che illumina Ischia:
 quale occasione migliore per concedersi un buon caffè e quattro passi al borgo.
La casetta di Babbo Natale è aperta”, mi fa notare Teresa indicando un portoncino in un vicolo. Ah bene, entriamo allora. Era da un po’ che volevamo visitarla.
Fernanda, una simpaticissima signora di Ischia Ponte, ci accoglie sull’uscio: “Accomodatevi”.  Entrando abbiamo subito la sensazione di essere in un luogo caldo e magico: un albero luccicante, una sedia a dondolo, oggetti curati nei minimi dettagli. E una poltrona sulla quale il cagnolino di Fernanda corre ad accomodarsi
Come ti è venuta questa idea?” chiedo alla padrona di casa. “Io sono abituata a creare –risponde lei – Così ho messo a punto questo luogo per stimolare la fantasia di grandi e piccini. Dal 7 dicembre ho accolto bambini e scolaresche, anche se non sono state molte le scuole che hanno aderito”

Albero_sedia

Come si svolge la scena?
Indosso l’abito rosso e la barba per mascherare il viso e poi mi presento come la moglie di Babbo Natale”. Già, in fondo il Babbo è certamente impegnato nella consegna dei doni. “I bambini si accomodano sul pavimento, io mi siedo sul dondolo e comincio a raccontare la favola di Babbo Natale. Poi sono gli stessi bambini a raccontare. Parlano della loro letterina, dei loro desideri”. Deve essere tutto molto suggestivo.

Ma com’è andato questo Natale a Ischia Ponte? E qui cominciano le dolenti note. “Non proprio benissimo – risponde Fernanda – i problemi sono tanti. Il più importante secondo me è la mancanza del parcheggio o comunque di un servizio navetta che colleghi i parcheggi periferici con il borgo. È un servizio che dovrebbe essere continuo e non relegato alle occasioni speciali. E poi Ischia Ponte ha perso diverse occasioni … Per esempio fino a qualche tempo fa arrivavano gruppi di turisti su piccole imbarcazioni che attraccavano qui  al  Ponte. Poi ci sono stati problemi e allora … “
Ma incidono anche situazioni generali : “Chi si occupa di artigianato, come me, subisce gli effetti della globalizzazione. I prodotti cinesi costano molto meno e noi artigiani non possiamo reggere alla concorrenza. Il nostro artigianato potrebbe essere apprezzato da un turista disposto a spendere, ma purtroppo, a Ischia come altrove, il turismo oggi si basa sui prezzi bassi, troppo bassi”.

Lasciamo Fernanda con i nostri migliori auguri, li merita tutti.

La casetta di Babbo Natale rimarrà aperta fino al 7 gennaio, con orario pomeridiano dalle 15:30 alle 20:00. Ma Fernanda, se disponibile, sarà felice di accogliervi anche di mattina.

Proseguendo nella nostra passeggiata, ci guardiamo intorno. La sensazione è che nel borgo manchi qualcosa: un tocco di allegria, un segnale di accoglienza. Un concorso che intendeva premiare i balconi fioriti  non ha avuto il minimo seguito. È pur vero che diversi appartamenti sono abitati solo d’estate, ma moltissima gente risiede tutto l’anno  – e vivaddio – a Ischia Ponte. Eppure ai balconi non c’è nessuna traccia di fiori. Qui è lì qualche portone fa a pugni con la storia del borgo  e le verande in plastica sono ormai dominanti. Non è che alla gente del borgo manchi quel senso di appartenenza che è tanto importante?
Ci fermiamo a una vetrina, la proprietaria del negozio si intrattiene volentieri con noi. “Io credo che Ischia debba essere apprezzata e valorizzata come isola, come luogo piccolo, non come una metropoli. Quello che dovrebbe caratterizzarla sono le botteghe, non i grandi magazzini che ormai sono dovunque. Anche questo taglia le gambe a molti commercianti”. E infatti i cartelli “fittasi” “vendesi” “cedesi attività” sono sparsi dovunque nel borgo. Quanta tristezza. Forse però qualcosa si potrebbe fare. Vogliamo parlarne?

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