Il primo 21 marzo a Ischia, giovani in marcia in omaggio alle vittime e contro le mafie

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Foto Lucia De Luise

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Foto Lucia De Luise

Il 21 marzo a Ischia ha avuto l’energia dei giovani e giovanissimi alunni dell’Istituto comprensivo “Vincenzo Mennella” di Lacco Ameno, che hanno animato, vivacizzato, guidato la prima manifestazione isolana in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti delle mafie, promossa da 23 anni dall’associazione Libera in Italia e all’estero. Nonostante il maltempo, che aveva bloccato fin dalla mattina presto le partenze delle scolaresche dirette alla manifestazione regionale organizzata tra Pompei e Scafati, i ragazzini del “Mennella” con i loro insegnanti e diversi genitori si sono fatti trovare puntuali in piazza Santa Restituta, pronti  ad accogliere gli altri partecipanti a una mattinata che non ha lesinato emozioni, riflessioni, narrazioni e gioia di vivere. Una vera, genuina prova di come la bellezza della partecipazione di giovani sani e sereni possa essere utile argine contro il male rappresentato dalle organizzazioni criminali che seminano morte e dolore, per affermare il proprio “ordine” al contrario nei territori in cui sono radicate. E da cui è compito di tutti e di ciascuno, con piccoli e grandi gesti di legalità, contribuire a sradicarle.

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Foto Lucia De Luise

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Foto Lucia De Luise

Dal concentramento di piazza Santa Restituta è partito il corteo con i colori fucsia, arancio e giallo delle bandiere di Libera, in prima fila lo striscione del Presidio di Ischia e Procida intitolato a Gaetano Montanino, vittima innocente della camorra e del dovere. Con la presenza di una folta delegazione del Cudas Ischia, alle cui iniziative ha sempre preso parte il presidio isolano dell’associazione fondata da don Ciotti. Il gruppo con cartelli e manifesti dedicati alle vittime e ai crimini delle mafie ha attraversato il corso Angelo Rizzoli, attirando l’attenzione di negozianti e passanti, per poi proseguire su corso IV Novembre verso la palestra “Aceti” di via Fundera, dove si è svolto l’atteso momento di riflessione previsto dal programma.

Nella palestra, il sindaco GIACOMO PASCALE, che si era unito al corteo dall’inizio, ha portato il saluto dell’istituzione che rappresenta, ricordando la presenza di Libera nel territorio comunale e sollecitando i ragazzi a farsi parte attiva nella cura del bene comune, a difesa del patrimonio di tutti. Poi, la testimonianza di EMILIO D’ANNA, che ha raccontato la resistenza del padre VINCENZO, imprenditore edile napoletano, al pizzo imposto dai camorristi dominanti nel quartiere. Fino al giorno in cui, all’ennesimo reciso rifiuto di pagare, Vincenzo  viene ferito mortalmente per aver salvato il denaro con cui si accingeva a pagare gli operai. Trasferito in ospedale, prima di entrare in camera operatoria si raccomandò di pagare gli stipendi, perchè gli operai avevano famiglia. Una storia di resistenza alla criminalità donata da chi l’ha vissuta in prima persona ai ragazzi del “Mennella” che, in preparazione dell’appuntamento del 21, avevano lavorato nei giorni scorsi alla ricostruzione delle storie di tanti innocenti uccisi dalle mafie: Vassallo, il Sindaco di Pollica, il generale Dalla Chiesa, Falcone e Borsellino, Rita Adria testimone di giustizia, solo per citarne alcuni.

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Foto Lucia De Luise

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Foto Lucia De Luise

Un approfondimento che ha toccato anche tanti temi legati alla criminalità organizzata, a cominciare dai delitti contro l’ambiente delle ecomafie e dalla storie della Terra dei Fuochi. Con tante attività interdisciplinari, che hanno davvero coinvolto tutta la comunità scolastica guidata dalla preside ASSUNTA BARBIERI, molto attiva anche lei nel presentare ai suoi ragazzi il senso e le finalità della Giornata della Memoria e dell’Impegno. Così come, dopo l’incontro preparatorio della settimana scorsa, hanno fatto anche i componenti del Presidio di Libera di Ischia e Procida, a cominciare dalla referente FILOMENA SOGLIUZZO, con il contributo di EGIDIO FERRANTE, che ha introdotto i vari interventi.

Fino al momento più atteso e toccante, come di consueto in contemporanea con tutte le piazze d’Italia a partire da Foggia, dov’era presente don LUIGI CIOTTI fondatore di Libera: la lettura a più voci del lungo elenco degli oltre NOVECENTO CADUTI, vittime delle mafie. Lettura accompagnata dalla costruzione, ramo dopo ramo, di un grande e robusto albero, deposto a terra, al centro del terreno di gioco della grande palestra.

Una mattinata intensa nelle emozioni, nei messaggi, nella forza della partecipazione che ha saputo esprimere. Una festa della legalità, nel nome di chi ha sacrificato la vita per difendere la civiltà dei rapporti umani e i fondamentali diritti di cittadinanza. Una grande prova di maturità e di consapevolezza dei giovanissimi lacchesi, che hanno interpretato nella sua essenza la mobilitazione del 21 marzo. Una bella testimonianza di partecipazione corale offerta dalla nostra isola.

Le foto sono della bravissima LUCIA DE LUISE.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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