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Spazzamento delle strade e parcheggi, con l’abbonamento “residente” sorge un problema
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7 anni ago |
di ENNIO ANASTASIO
C’è poco da cercare nella tasca delle scuse: una strada senza macchine in sosta si può pulire per davvero, e le strade pulite cambiano di molto il volto di una città che acquista un enorme vantaggio estetico, per non parlare poi di quanto sia positivo il feedback in termini di benessere e immagine del territorio. Non possiamo pensare ad una spazzatrice che pratica lo slalom lungo il ciglio di un marciapiede perché alcune auto sono rimaste in sosta mentre altre hanno lasciato il tratto libero, questo è impensabile in quanto significherebbe arretratezza culturale e soprattutto rifiuto di un piccolo ma significativo passo in avanti nella qualità della vita. Per un residente godere della strada pulita è un vantaggio non da poco, ma bisogna riconoscere che il giusto equilibrio va ricercato anche nella possibilità di ottenere un servizio che sia compatibile con la vivibilità del luogo, delle abitudini di vita, nonché della concreta capacità di spesa e quindi del denaro che l’utente può dichiararsi disposto a sacrificare. In molte città italiane la pulizia meccanizzata settimanale della strada prevede la sosta alterna delle auto lungo il marciapiede in giorni pari o dispari e quindi per i residenti, una strada pulita, significa soltanto parcheggiare la propria vettura sul lato opposto del giorno prima, per permettere lo spazzamento. La segnaletica indica con precisione gli orari e il lato stradale, e ben presto il meccanismo diventa una sana abitudine di vita con il risultato di godere di una strada pulita con il minimo sforzo e ad ugual prezzo.
Città d’Ischia: la divisione in 4 “zone”
Il discorso non può che condurci ad una riflessione su quanto si è messo in campo da diversi anni per lo spazzamento delle strade nel Comune di Ischia, o meglio città d’Ischia. Ovviamente l’ampiezza delle strade non permette, almeno nella maggior parte dei casi, la sosta alternata delle auto da un lato all’altro alternando dei giorni, e questo è argomento comprensibile, pur potendo, o forse dovendo essere, proprio lo stesso, la leva cardine di una più oculata organizzazione del sistema, tale da poter concedere una flessibilità all’utenza nelle zone e nei giorni stabiliti per la pulizia con spazzatrice.
Nello specifico, per quanto riguarda le strisce blu a pagamento, il Comune capofila ha diviso il territorio in diverse zone, come ad esempio la ZONA A che riguarda via Pontano, la martoriata e sempre più sfaldata ( e, ahinoi, forse dimenticata) Corso Vittoria Colonna fino all’incrocio con via Francesco Sogliuzzo, il parcheggio Mirabella a ridosso della Chiesa di Sant’Antonio, l’area Stradone di Ischia ponte, la zona alta di via Cartaromana. Si prosegue con la ZONA B che comprende strade come via Francesco Sogliuzzo (traversa Excelsior), via Lungomare Colombo, via Foce, e poche altre. Il perimetro stradale della sosta a pagamento si completa con ZONA C e ZONA D.
La divisione in zone ha il chiaro scopo di dividere tra utenza residente che paga un abbonamento mensile di 10 euro e quella che, non risultando residente nella stessa zona, deve affrontare un costo ben più alto se intende parcheggiare. Di seguito spieghiamo l’anomalia di tale sistema che mette in ginocchio centinaia di cittadini abbonati nel giorno dello spazzamento, visto che la strada deve essere lasciata libera dalle loro auto per diverse ore.
Consideriamo ad esempio il tratto da via Pontano proseguendo per Corso Vittoria Colonna fino ad incrocio via F. Sogliuzzo (zona A) e la stessa via F. Sogliuzzo (zona B) dove la pulizia meccanizzata avviene di mercoledì mattina dalle ore 6 alle ore 11. Il sito del Comando Polizia Municipale di Ischia alla voce “sezione interventi spazzamento” parla chiaro: “i veicoli in sosta nei giorni e orari indicati lungo le strade indicate saranno rimossi con carro gru con spese a carico dei trasgressori. Un piccolo sacrificio, quello richiesto ai cittadini, per avere un paese sempre più pulito”.
Ebbene, l’orario imposto dal primissimo mattino e fino quasi a metà giornata, può solo spingere l’utente a non parcheggiare l’auto sin dalla sera lungo il tratto (zona A e zona B) per il quale paga l’abbonamento in quanto l’alternativa è solo quella di alzarsi alle 5 e trenta e spostare l’auto (ma dove?) prima di essere multato e pagare un conto salatissimo tra sanzione e rimozione. La zona A più vicina, quindi parcheggio Mirabella nei pressi della Chiesa di Sant’Antonio, diventa un’area veramente insufficiente per accogliere le auto che hanno subito lo “sfratto” e quindi bisognerebbe andare a trovare parcheggio nell’area stradone ad Ischia Ponte o risalire per via nuova Cartaromana alla ricerca di un posto che rientra nell’abbonamento della stessa zona. Per gli abbonati di via F.Sogliuzzo (zona B) la direzione è nientemeno che il parcheggio di S. Alessandro, e per i più fortunati via D’Avalos. Insomma, il “piccolo sacrificio” richiesto impone grandi scarpinate e non è per niente compatibile con la forza fisica delle persone (utenti e paganti) che si trovano un pò avanti negli anni e che magari devono affrontare questo sforzo anche sotto una pioggia battente.
Scegliere di sostare per 4 volte al mese in una zona “non residente”? il costo sale a 38 euro mensili
Poi è vero, si può sempre scegliere di pagare di più, ammesso che vi siano delle possibilità economiche, e quindi optare nei giorni dello spazzamento per un parcheggio in zona limitrofa, che nel caso degli abbonati di via Pontano, di Corso Vittoria Colonna, di via F. Sogliuzzo è rappresentato dagli stalli blu di via Antonio Sogliuzzo e parcheggio Sogliuzzo (Asl) che rientrano in zona D. La civiltà non ha prezzo, e quindi all’importo dei 10 euro mensili di tipo residente bisognerà aggiungere un abbonamento “giornaliero” valido in tutte le ore dedicate alla sosta dal costo di 7 euro che però per i quattro giorni destinati alla pulizia del mese fanno raggiungere la somma di 28 euro. Il totale complessivo mensile diventa dunque di ben 38 euro; già, sempre meglio che pagarne 40 in caso di un abbonamento mensile previsto per la sosta in zone diverse da quelle di residenza.
Dunque, calcoli alla mano, si può ben dire che il sistema di divisione in zone conduce in questi casi a delle anomalie che risultano fortemente penalizzanti sia sotto il profilo economico ma anche sociale e minano quel senso di appartenenza ad un progetto comune che teoricamente parte bene ma poi si scontra con la quotidianità dei fatti, quelli che impongono un aggiustamento. Se è pur vero che bisogna dar vita ad un segnale di cambiamento e che sia giusto, probabilmente giustissimo, migliorare delle abitudini per compiere un balzo in avanti nella qualità della vita, è altrettanto vero che bisogna ricercare quel giusto equilibrio tra il rispetto delle regole e la vivibilità di un luogo che significa poi anche rispetto per l’età non sempre giovane di tante persone, rispetto per una capacità di spesa, rispetto per uno stile di vita di molti per i quali il senso della civiltà vuol dire anche ricevere ascolto e dialogo sulle problematiche e non soltanto pagare.
Di grande semplicità e facilità di attuazione potrebbe essere il rilascio agli abbonati delle diverse zone ( A-B-C-D ) di un permesso da esporre in auto per sostare gratuitamente in una zona adiacente ed ovviamente limitato solo al giorno indicato per la pulizia della strada interessata; quindi ad esempio, un titolare di parcheggio residente della zona B (traversa Excelsior) o zona A (via Pontano o Corso Vitt. Colonna) potrebbe temporaneamente posteggiare in zona D nel giorno di mercoledì lungo via Antonio Sogliuzzo o nel parcheggio Sogliuzzo. Il procedimento è ovviamente da attuare all’inverso per i titolari delle altre zone nei giorni previsti per la pulizia. Un meccanismo semplice e chiaro che può diventare ben presto una sana abitudine per avere, appunto, un paese sempre più pulito.