Siena: non è che all’improvviso ci troviamo con quella melma a mare, davanti alla spiaggia?

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Foto Qui Ischia

Un dubbio si aggira per Ischia Ponte. Anzi, più di uno…Sempre più insistenti. E in accompagnamento ad una preoccupazione che cresce, come il livello dell’acqua nella fetida “piscina” all’ingresso del borgo. Perchè, visto com’è andata nell’ultimo anno, non si può fare a meno di chiedersi: che fine farà quella melma marrone raccolta nello scavo del “desaparecido” parcheggio? Che se ne fa di quella indefinibile roba liquida e della non meno inquietante fanghiglia galleggiante di cui sfugge l’origine e la natura?

Ogni giorno che passa, con l’aggravante del caldo che innesca processi tutti da verificare e valutare, non fa altro che peggiorare la situazione e rendere più pressanti quegli interrogativi. Tanto più in piena stagione balneare, con una SPIAGGIA FREQUENTATISSIMA, e con una altissima percentuale di BAMBINI ANCHE MOLTO PICCOLI, al confine con l’area invasa dal liquido marrone

E proprio questa contingenza stagionale accresce legittimamente la preoccupazione. Per via del FETORE, che si diffonde dall’invaso della Siena da quando si è verificata l’ultima “mutazione” della massa liquida, che dell’acqua di fonte non ha più nessuna caratteristica. Per via del possibile effetto NURSERY, nel liquido stagnante, per nugoli di insetti. E per via della ripresa dello SVERSAMENTO A MARE. Che  se già poneva  problemi serissimi con la cascata di acqua dei mesi scorsi, figuriamoci adesso. CHI AVREBBE PIU’ IL CORAGGIO DI ESPORSI A QUELLA ROBA SIA CHE DOVESSE ESSERE BUTTATA A MARE DALLA RIPRESA DELLA CASCATA SIA CHE DOVESSE ESSERE CONVOGLIATA A MARE IN ALTRO MODO?

“Si sente il rumore delle pompe, che significa?”, è la domanda che ci si fa in questi giorni, con il timore che, sebbene la cascata non sia attiva, qualcosa di quel liquido possa ancora finire a mare. Timore di cui le autorità preposte dovrebbero URGENTEMENTE farsi carico, FACENDO PUBBLICAMENTE CHIAREZZA DI QUELL’OBBROBRIO DALLA DUBBIA SALUBRITA’.

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Foto Qui Ischia

Il SINDACO D’ISCHIA, che fino ad oggi ha incredibilmente ostentato una inconcepibile indifferenza verso la gravissima situazione della Siena, non può più permettersi di restare in silenzio ed estraneo rispetto ad un problema gravissimo com quello che si è creato nel territorio di sua competenza. Una questione che non ha più nulla di PRIVATO, per le implicazioni sul paese e sulla sua vivibilità, sull’immagine turistica del centro storico e, a questo punto, sulla salute pubblica. Perchè, comunque evolva o involva quella vicenda, le conseguenze sottoterra e sopra, a terra e a mare, impongono al primo cittadino nonchè  tutore della salute di andare a mettere il naso (in senso lato e figurato, ma anche letterale) in quella piscina di melma per accertarne l’impatto sul paese e sulla cittadinanza.

PERCHE’ NON SI CHIEDE ALL’ARPAC DI EFFETTUARE ANALISI DEL LIQUIDO AL FINE DI COMPRENDERE DI COSA SIA COMPOSTA QUELLA ROBA CHE STAZIONE ALL’INGRESSO DEL CENTRO STORICO?

E COSA SI PENSA DI FARE DI QUELLA ROBACCIA: LASCIARLA LI’ O BUTTARLA COME E DOVE? Domande a cui non si può rispondere senza disporre di ANALISI CHIMICHE E BATTERIOLOGICHE  sul liquido da gestire, smaltire e/o trattare.

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Foto Qui Ischia

E l’AREA MARINA PROTETTA non ha l’obbligo di verificare cosa finisce a mare? E perchè per oltre un anno ha ignorato quello sversamento continuo e tanto massiccio di fianco alla spiaggia del Muro Rotto?

E l’ASL, che controlla con tanta attenzione gli scarichi delle attività commerciali, non ha l’obbligo di informare e rassicurare la cittadinanza su una raccolta liquida così imponente dentro il centro abitato?

Con il passare dei giorni le domande si moltiplicano. E IL SILENZIO DELLE AUTORITA’ PREPOSTE E RESPONSABILI NON AIUTA, ANZI LA MANCANZA PERDURANTE DI CHIAREZZA ALIMENTA LA PREOCCUPAZIONE.

E tra tante voci, qualcuno manifesta pure un pensiero inquietante: NON E’ CHE AUM AUM CI TROVIAMO CON L’INVASO SVUOTATO E QUELLA MELMA A MARE DAVANTI ALLA SPIAGGIA GIA’ PIENA DI BAGNANTI E CON TANTI BAMBINI?

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