Poca luce e ramaglie giganti: marciapiedi impraticabili in via Nuova Cartaromana

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Foto Qui Ischia

Non è un sentiero sperduto nella campagna, frequentato in modo saltuario da pochissimi abitanti e sconosciuto ai turisti. Tutto il contrario: la via Nuova Cartaromana è un’arteria importante nel Comune di Ischia, molto trafficata, per molte ore al giorno perfino caotica, che attraversa in una zona popolata e ad alta valenza turistica. Eppure, oltre ad un traffico veicolare spesso impazzito, almeno nel primo tratto, a causa delle auto parcheggiate che restringono la carreggiata rendendo un’impresa procedere nel doppio senso di marcia, anche  per chi vi si arrischia a piedi le cose non sono affatto più facili. Soprattutto di sera, per la luce scarsissima che  diffondono lampade a luce bianca pressochè inutili, senza contare un ampio tratto letteralmente al buio prima di arrivare al quadrivio della Cappella. Così, per camminare sul marciapiede si deve fare affidamento sui fanali delle auto che provengono in senso contrario, per avere quel po’ di luce  “justa justa” da vedere dove si mettono i piedi.

Ancora peggiore, tuttavia, è il tratto dopo il quadrivio verso il belvedere di Cartaromana. Là il marciapiede già molto stretto risulta impraticabile anche per una sola persona,

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Foto Qui Ischia

figuriamoci per carrozzine da bambini o da disabili. Gli alberi che costeggiano la pubblica via, infatti, sono cresciuti alla base quasi replicando le chiome aeree. Rami che  occupano tutto lo spazio del marciapiede impedendo il passaggio e costringendo i pedoni a scendere e ai camminare dove transitano i  veicoli. E dire che si tratta di un percorso magnifico, che conduce in uno dei punti più panoramici e suggestivi dell’isola, per cui andrebbe almeno mantenuto con la cura necessaria a renderlo fruibile.

Ma come, in un paese dove si potano gli alberi pure (se non soprattutto) quando non ce n’è bisogno e fuori stagione, possibile che non si riescano a tagliare i rami che spuntano alla base delle piante per liberare il marciapiede completamente ingombro? Perchè non si riesce a fare quel doveroso  lavoro di manutenzione ordinaria quando serve, per tutta la durata della stagione vegetativa degli alberi, che poi coincide con quella delle passeggiate dei turisti? Quando si provvederà a questa straordinaria “impresa”?

 

 

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