Pini secchi al alto rischio su strade e vicino alle scuole, aspettiamo un guaio per abbatterli?

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Foto Qui Ischia

E’ completamente secco. E da tempo, visto che non c’è più traccia di aghi sui rami. Non ha più senso che resti lì dove aveva avuto modo di diventare alto e fronzuto. E di offrire ombra e ossigeno ai frequentatori del campo da calcio annesso alla scuola, in origine il Liceo classico “Scotti” e da lunedì una delle sedi dell’Istituto tecnico “Mennella”. Eppure, nessuno ha provveduto ad abbatterlo in tutti i mesi in cui si è proceduto ai lavori di ristrutturazione dell’edificio scolastico di via MICHELE MAZZELLA. Nemmeno per l’inaugurazione se ne sono ricordati. E dire che sarebbe potuta essere pure un’ottima occasione per piantare un nuovo albero, sano e rigoglioso. E soprattutto per liberare da un PERICOLO uno spazio che è a disposizione degli studenti e che è auspicabile torni presto fruibile anche di pomeriggio per i ragazzi ischitani. Che senso ha  aver lasciato là quell’albero senza vita, che per la sua collocazione grava sull’area sportiva di una scuola?

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Foto Qui Ischia

La Toumeyella non ha risparmiato neppure l’alto pino che svettava in PIAZZA DEGLI EROI, di fianco all’edicola e proprio sopra il tratto di marciapiede a cui corrisponde la fermata dei bus e davanti al quale sostano i taxi. Un angolo, insomma, che più frequentato non si può. E quel pino secco di grosse dimensioni non è un elemento rassicurante. Anzi, fa paura. Ma se in Comune si sono preoccupati di delimitare con il nastro bianco e rosso il marciapiede opposto, forse per i prossimi lavori di restyling e con largo anticipo, non sembrano essersi neppure accorti del rischio che grava dall’altra parte e che per una doverosa prevenzione andrebbe tagliato primm’e mo’.

Ci sono poi i pini secchi nell’area parcheggio sulla parte finale di via LEONARDO MAZZELLA  a Fondo Bosso. Proprio alcuni degli alberi che s’innalzano dagli spazi verde inframmezzati agli spazi per la sosta sono secchi. Anch’essi da lungo tempo, oltre un anno, il che li rende particolarmente vulnerabili e delicati. Ma anche lì, nonostante le numerose e reiterate segnalazioni, non si è mosso nulla per togliere di mezzo quel pericolo incombente per persone e cose. Con l’aggravante che in quel punto c’è l’ingresso del vialetto che conduce ad un plesso scolastico e anche una pompa di benzina molto frequentata, su un’arteria molto trafficata.

Dopo aver assistito allo sperpetuo di alberi – soprattutto PINI – che si è registrato in giro per l’Italia per la recente bufera di fine ottobre, compresa la perdita del giovane studente napoletano, POSSIBILE CHE NON CI SI PREMURI E CI SI AFFRETTI AD ABBATTERE ALMENO GLI ALBERI SULLE STRADE O NEL CAMPO DA CALCIO DI UNA SCUOLA? Siamo in autunno e già pure l’isola è stata flagellata da una bufera di vento inconsueta per la sua violenza e la tendenza al moltiplicarsi di eventi “anomali” fa temere repliche anche nei prossimi mesi e durante l’inverno. E con queste prospettive lasciamo in piedi grandi alberi secchi e deboli, giganti dalle radici d’argilla su cui altri venti forti potrebbero avere la meglio?

SANNO CHE ESISTE UN DOVERE DI PREVENZIONE, IN COMUNE?

O PER ACCORGERCI CHE QUEI PINI VANNO TOLTI DI MEZZO PRIMA DI ADESSO CI VORRA’ UNA TRAGEDIA? Dio non  voglia che per aver sottovalutato il pericolo, ci ritroviamo con qualche guaio…

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