Per l’isola si tratta di una “prima” di assoluto valore. L’ORCHESTRA GIOVANILE ITALIANA è una delle istituzioni musicali di punta del Bel Paese, nella quale hanno investito tempo, dedizione ed entusiasmo tutti i grandi direttori d’orchestra italiani che si sono fatti onore a livello mondiale, da Riccardo Muti a Giuseppe Sinopoli a Claudio Abbado, che per sostenerla le aveva destinato anche il suo vitalizio da senatore. E guidata da questi maestri, l’Orchestra ha suonato nei principali teatri non solo italiani, partecipato a festival, tenuto tournée. Come prevede pure il suo ricco programma per la stagione 2014, la direzione d’orchestra affidata al Maestro NICOLA PASZKOWSKI, che la guiderà anche nell’esibizione ischitana. Stasera, alle 21.00, nel magnifico TEATRO GRECO de La Mortella.
La tappa ischitana è inserita e pubblicizzata dall’inizio dell’anno nel calendario 2014 delle esibizioni dell’OGI, anche per l’eccezionalità della partecipazione di MARCO PIEROBON, uno dei più apprezzati trombettisti europei, con il quale proporrà un concerto sinfonico di forte richiamo e che si annuncia di grande fascino. Fascino che certamente sarà amplificato dall’incontro tra la magia e l’acustica perfetta del Teatro Greco, affacciato sul panorama da sogno della costa foriana e del suo mare, e brani musicali noti, che spaziano dal repertorio romantico con la 5a Sinfonia di Tchaikowskij, esaltata dall’esecuzione di una grande orchestra di 70 elementi, all’ immortale “Rhapsody in blue” dalla suite “Porgy and Bess” di George Gershwin, nella versione per tromba valorizzata da Pierobon. Insomma, uno spettacolo di grande musica per una prestigiosa ambientazione: un mix che fa del concerto di stasera un vero evento. E stavolta la definizione non è nè ridondante nè eccessiva, semplicemente una constatazione oggettiva della realtà.
Una degna conclusione per un’altra stagione importante per il Teatro Greco e, in generale, per gli appuntamenti musicali a “La Mortella”. Nella splendida arena inaugurata sette anni fa, in questi mesi si sono susseguite performance di spessore e anche delle novità che hanno consacrato definitivamente il teatro ischitano nel gotha del panorama musicale italiano, almeno per quanto riguarda la stagione estiva. Come dimenticare l’allestimento del “Don Pasquale” di Donizetti, la prima di un’opera in costume sull’isola o, più recente, l’esibizione della Jerusalem Academy of Music and Dance? Potevano essere anche degli azzardi, invece sono stati dei successi. La conferma dell’altissimo livello raggiunto dalla programmazione musicale della Fondazione Walton-La Mortella, sia per quanto riguarda i grandi spettacoli del Teatro Greco sia per i concerti di musica da camera proposti nella sala interna alla residenza del più grande compositore inglese del Novecento. Che proprio nella luce e nella quiete dell’isola trovò il luogo ideale per dedicarsi alla composizione delle sue opere, ancora oggi molto studiate e apprezzate nei conservatori e scuole di musica europee.
D’altra parte, lady Susana Walton, la creatrice dello straordinario giardino noto ormai a livello mondiale, aveva voluto onorare la memoria del marito e tenerne vivo il ricordo proprio impegnando la Fondazione a lui intitolata nel sostegno ai giovani musicisti. Per i quali aveva voluto creare alla Mortella corsi di perfezionamento e stage estivi che hanno richiamato negli anni centinaia di giovani e giovanissimi talenti provenienti (e segnalati) dalle migliori scuole di musica europee. E dalle esibizioni di questi giovani ospiti è via via nata e cresciuta la stagione dei concerti da camera. A cui poi, con la costruzione del bellissimo Teatro Greco, aperto nel 2007, si è aggiunta anche la stagione dei concerti per le orchestre. “Lady Susana è stata una visionaria – dice la responsabile della “Mortella”, Alessandra Vinciguerra – ha avuto la capacità di guardare al futuro e di scommettere su progetti nei quali non credeva nessuno, dalla creazione del giardino al Teatro Greco. Ma lei ha creduto che queste sfide potessero essere vinte anche a Ischia e ha avuto ragione. Chi avrebbe mai immaginato, all’inizio, che saremmo arrivati ad avere 50-60mila visitatori all’anno in questo luogo?”.
Certo, i Giardini restano il grande attrattore, anche per la notorietà che hanno conquistato dapprima all’estero, soprattutto in Gran Bretagna, e negli ultimi anni anche in Italia, tanto che il numero dei visitatori italiani ha quasi pareggiato quello degli stranieri. E questo ruolo è stato rafforzato da iniziative come l’apertura notturna per i concerti al Teatro Greco quest’anno o la creazione di un laboratorio didattico dove si fa educazione ambientale a beneficio dei bambini delle scuole isolane, che hanno risposto con crescente partecipazione e entusiasmo all’invito nell’oasi verde di Punta Caruso. Ma “La Mortella” si è andata sempre più affermando negli anni proprio come polo musicale di rilievo europeo e come punto di riferimento per giovani musicisti. Complici il mito di Walton e la possibilità di poter frequentare la sua casa, perdipiù in una cornice incantevole. “Se all’inizio eravamo noi a contattare i conservatori e le scuole - sottolinea con giusto orgoglio Vinciguerra - adesso sono loro a contattarci per inviarci i loro migliori talenti”.
Negli anni, la presenza a Ischia e la partecipazione al progetto educativo della Fondazione Walton si sono accreditati come opportunità importanti per i ragazzi che studiano musica, una voce prestigiosa da inserire nei loro “curricula”. Come la foto ricordo - oggi magari i “selfie” individuali o di gruppo - vicino alla roccia dove è sepolto il grande musicista, che i giovani ospiti sii affrettano a pubblicizzare sui social dopo il soggiorno di studio a Ischia. E tutto questo contribuisce ad alimentare un’immagine dell’isola come centro di eccellenza musicale decisamente inaspettata e quasi insospettabile per gli stessi isolani. Con un’ottima promozione in Italia e all’estero. “Anche in occasione di questo concerto dell’Orchestra Giovanile – spiega Alessandra Vinciguerra – hanno deciso di venire ad assistere i loro genitori e parenti da ogni parte d’Italia, da Bolzano alla Sicilia. Di solito non li seguono nelle tournée, ma sono venuti in massa a Ischia. E anche per gli altri concerti era accaduto lo stesso. Ischia attira moltissimo ed è molto considerata, dovremmo esserne tutti più consapevoli e valorizzare di più le meraviglie di quest’isola”. Già. Un’isola che, anche con le sue contraddizioni, davvero non smette mai di stupire.