Sabato 18 TUTTI in piazza per non avallare l’espropriazione del nostro Diritto alla Salute

IMG_4543

Foto Qui Ischia

Segnatelo subito tra gli appuntamenti della settimana appena iniziata. Il CUDAS ha responsabilmente deciso di rinviare di due giorni la manifestazione già prevista per giovedì prossimo, per rispetto alla giovane vita spezzata che l’isola sta piangendo in queste ore. Dunque la nuova data da memorizzare è quella del 18 MAGGIO, SABATO PROSSIMO. Sempre di mattina e sempre con partenza da PIAZZA MARINA alle 10.30 verso l’OSPEDALE Rizzoli, punto di arrivo della marcia di protesta. E anche origine di molti dei motivi che la ispirano, sebbene non manchino questioni serissime da risolvere anche sul territorio, sia per i servizi che dipendono dal Distretto sia per quelli  che fanno capo direttamente ai Dipartimenti aziendali. D’altra parte. prima e principale destinataria delle molteplici richieste isolane è l’AZIENDA DI FRATTAMAGGIORE, sempre più lontana e sempre più distratta, oltre alla REGIONE, sollecitata a dare risposte sui temi fondamentali e dirimenti di sua diretta competenza.

L’elenco delle criticità è lungo. Assai.  Il “cahier des doléances” sempre molto nutrito, con tante voci che potremmo definire storiche, perchè sono rimaste irrisolte da anni.  Ma ciò che risulta più preoccupante è che le criticità non si riducono mai di numero, anzi continuano ad aumentare. E ad alimentare una costante INVOLUZIONE, che solo i vertici dell’Asl Na2 Nord non riconoscono. E infatti fanno poco o nulla per affrontare i problemi e tentare di risolverli, come sarebbe loro dovere e responsabilità.

Nel volantino che gira da ieri sull’isola sono sintetizzati alcuni dei MOTIVI salienti DELLA PROTESTA.

Il primo nodo da sciogliere, decisivo per venire a capo del problema della CARENZA DI PERSONALE in tutte le mansioni e i ruoli è il riconoscimento di ZONA DISAGIATA. Se ne parla da un paio di anni, qui a Ischia, come  primo obiettivo da raggiungere; sono state raccolte firme e fatti innumerevoli incontri sull’argomento anche a livello istituzionale, ma l’istanza ischitana si è arenata.

Lo stesso discorso vale per i LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA, che sulle isole sono ancora un miraggio. E sulla nostra lo verifichiamo ogni giorno, in ospedale e sul territorio, dove tante prestazioni basilari, soprattutto in una realtà geografica che non offre alternative, continuano a essere negate. Alcune perché non le abbiamo mai avute, anche se ci sarebbero spettate, e altre, che invece avevamo, perché le abbiamo incredibilmente perdute. In silenzio, con grande “discrezione”, fin quando non hanno cominciato ad accorgersene i tanti che si devono sobbarcare viaggi, con spese e perdite di tempo aggiuntive, per ottenere visite e assistenza che sarebbe fondamentale fossero erogate a Ischia: per fare qualche esempio, l’AMBULATORIO DI ORTOPEDIA e quello di NEUROPSICHIATRIA INFANTILE che, non potendo tutti gli aspiranti fruitori mettersi a navigare avanti e indietro per il golfo per raggiungerli, costringono tanti a ricorrere al privato, dunque a pagamento, spesso con enormi difficoltà, o addirittura a rinunciare quando non possono permetterselo.

riz

Foto Qui Ischia

E poi c’è il nodo del PUNTO NASCITA a rischio. Con il numero dei parti al Rizzoli in caduta libera negli ultimi anni, a tutto vantaggio di un ristretto numero di cliniche private napoletane, con notevole esborso da parte dell’Asl, i bambini che nascono ancora sull’isola non sono ritenuti sufficienti a mantenere il Punto nascita isolano, ancora aperto fino alla fine dell’anno per una deroga decisa a Roma. C’è la necessità urgente, improcrastinabile, di azioni puntuali e efficaci per invertire la tendenza e segnare almeno un SIGNIFICATIVO AUMENTO DEI PARTI A LACCO AMENO. Il tempo stringe, appena otto mesi per evitare che non si possa più nascere sull’isola. Con un inevitabile EFFETTO DOMINO sull’intero reparto di OSTETRICIA/GINECOLOGIA e di PEDIATRIA/NIDO.

Le carenze in ospedale sono tante. Quelle di personale si riverberano profondamente nell’attività di ogni parte della struttura. Nonostante l’impegno e la dedizione degli operatori, che dovrebbero a volte farsi in quattro per poter coprire tutte le funzioni e le incombenze che sono loro richieste. Così, nel fine settimana e festivi, oltre che la notte, continua a mancare l’ORTOPEDICO; se il CARDIOLOGO deve accompagnare un paziente all’elicottero, l’ospedale rimane sguarnito anche in caso di “codice rosso” cardiologico; non c’è possibilità di fare PRERICOVERI in preparazione a interventi chirurgici; il numero estremamente esiguo dei RIANIMATORI limita moltissimo le attività, compresa a volte quella chirurgica.

Dall’ospedale al territorio, permane la PORTABILITA’ DELLE ORE DI SPECIALISTICA AMBULATORIALE. Il manager D’Amore si era impegnato a rivedere il meccanismo che consente agli specialisti ambulatoriali di acquisire ore disponibili a Ischia e di trasferirsele altrove, dove gli fa più comodo, anche al di fuori del territorio aziendale, Napoli per esempio. Un’assurdità che  preclude anche la possibilità di sostituzioni utili per l’utenza isolana. Ma in tre anni, a Frattamaggiore non sono neppure riusciti a incidere questo bubbone che ci penalizza moltissimo.

IMG_2612

Foto Qui Ischia

E poi c’è il DISASTRO DELLA SALUTE MENTALE: un cumulo di macerie a cui né i vertici dell’Asl né il capodipartimento della Salute Mentale, DI MUNZIO, che tanto si dà da fare in terraferma, hanno messo mano. Anzi, non ci hanno messo neppure un dito, mentre l’utenza già seguita è priva di spazi e di riferimenti e tanti bisognosi sono abbandonati senza alcuna assistenza.

Si aggiunge al quadro l’emergenza VILLA MERCEDE, che per errori e scelte maldestre dell’Asl sta mettendo a rischio, oltre ai servizi essenziali che eroga, anche una struttura preziosa e necessaria per l’isola che invecchia.

E che dire dell’AMPLIAMENTO FANTASMA DELL’OSPEDALE, della MESSA IN SICUREZZA SISMICA, dell’equipaggiamento dell’IDROAMBULANZA, del parco AMBULANZE ospedaliere da rottamare, degli APPALTI A RISPARMIO, a discapito della qualità dei servizi (dalla PULIZIA in ospedale, alla MANUTENZIONE delle apparecchiature, vedi TAC, al TRASPORTO SANGUE, prelievi e medicinali)?

 TANTI MOTIVI, TUTTI SERI E IMPORTANTI, PER FAR SENTIRE LA VOCE DEGLI ISCHITANI A CHI, TRA FRATTAMAGGIORE E NAPOLI, LA IGNORA SISTEMATICAMENTE. A CHI MINIMIZZA E/O IGNORA LE ESIGENZE E LE RICHIESTE DI UNA POPOLAZIONE GIA’ PENALIZZATA DALL’INSULARITA’.

PERCIO’ DOVREMO ESSERE IN TANTI, SABATO MATTINA.

OGNUNO E’ CHIAMATO A FARE RESPONSABILMENTE LA SUA PARTE OGGI, PER NON PERDERE DOMANI ALTRI SERVIZI SANITARI.

PER NON AVALLARE CON LA PROPRIA PASSIVITA’ E INDIFFERENZA L’ESPROPRIAZIONE SISTEMATICA DEL DIRITTO FONDAMENTALE ALLA SALUTE.

.

What Next?

Related Articles