Tra i tanti comunicati che arrivano per posta elettronica, destinati in gran parte a finire nel cestino, questo fa sicuramente eccezione, perchè propone una interessante lettura di un comportamento, l’abbandono degli animali, che personalmente aborro e che dovrebbe essere ancora più fortemente stigmatizzato in tutti i contesti e le sedi possibili. E ho deciso di pubblicare il parere dello psichiatra perchè, purtroppo, tratta di una piaga molto diffusa anche sulla nostra isola, dove sono all’ordine del giorno i ritrovamenti di cani e gatti buttati via come oggetti, portati a “sperdere” condannandoli senza alcuna remora ad una fine terribile, cacciati da casa quando sono vecchi, malati e non servono più.
Allora il dottor Michele Cucchi, psichiatra, direttore sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano, così commenta il fenomeno: “Gli animali mettono in contatto emotivamente i bambini, danno sostegno, accudimento e affetto agli anziani, prevengono la solitudine e ci fanno ritrovare nei momenti difficili il piacere di amare”. Ecco perché abbandonarli significa cadere vittima di “una miopia che non fa vedere le emozioni che gli animali sono in grado di regalare all’uomo”. Abbandonare gli animali è un gesto incivile e, spiega Cucchi, “un’aberrazione nel regno degli animali in cui l’uomo dovrebbe essere la forma di massima evoluzione”. Quindi, dal punto di vista psichiatrico, in questa società, l’abbandono degli amici a quattro zampe produce una miopia emotiva che, conclude Cucchi, “segna un periodo di declino dei valori come il rispetto per i legami affettivi”.
Il parere dello psichiatra conferma quanto già era scontato per chiunque abbia un minimo di sensibilità e di umanità: chi abbandona o fa violenza a creature indifese, pronte a dare amore incondizionato anche al più ignobile dei bipedi, è un essere senza cuore, un incivile privo di sentimenti, che non merita di far parte del consesso civile, da cui dovrebbe essere tenuto ai margini fino all’eventuale resipiscenza, oltre ad essere condannato penalmente per le sue malefatte, come prevede la legge vigente. E in un piccolo contesto come quello isolano, un maggior controllo sociale potrebbe essere utile per ridurre i troppi casi di abbandoni e maltrattamenti, peraltro con pesanti ricadute sulla comunità. Mentre certe vergogne continuano ad essere fin troppo spesso giustificate, scusate e considerate perfino normali…