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News Al “Mennella” di via Fundera, gli alberi ricordano le vittime innocenti di mafia
Al “Mennella” di via Fundera, gli alberi ricordano le vittime innocenti di mafia
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6 anni ago |

Intensa, emozionante, commovente, vitale. E corale. Perchè tante sono state le voci e i contributi che hanno reso possibile la realizzazione del Memoriale verde appena inaugurato nel plesso della Fundera dell’Istituto comprensivo Vincenzo Mennella di Lacco Ameno, in omaggio a cinque vittime innocenti delle mafie: COCO’ CAMPOLONGO di 3 anni, SIMONETTA LAMBERTI di 11, FEDERICA TAGLIALATELA di 12, GAETANO MONTANINO di 45, VINCENZO D’ANNA di 60. Una iniziativa resa possibile dalla collaborazione con l’Associazione Libera, il cui presidio isolano è intitolato proprio a Gaetano Montanino.

Foto Qui Ischia
La scuola ha fatto al meglio la sua parte in questa occasione, formando e preparando le scolaresche che hanno animato ogni parte della cerimonia con le loro competenze e, soprattutto, con la loro partecipazione emotiva. Che ha coinvolto i numerosi ospiti, a cominciare dai congiunti e da quanti tengono ancora vivo il ricordo delle vittime. Nel caso della nostra Federica Taglialatela, un’altra scuola, ovvero la media Scotti di Ischia, presente con la dirigente e con l’insegnante della piccola sacrificata nella strage del treno 904. E a curare l’accoglienza durante la manifestazione è stato poi l’IPS Telese, che custodisce a sua volta la Scala della Memoria, realizzata anch’essa con Libera, per ricordare altre vittime innocenti delle mafie.
A dare il benvenuto ai numerosi partecipanti è stata la dirigente scolastica ASSUNTA BARBIERI, che ha sottolineato il valore di far conoscere quelle storie alle nuove generazioni, tanto più perchè l’umanità, tutt’intorno, sembra perseverare negli errori di sempre. E proprio la scuola è fondamentale per formare uomini e donne migliori. Com’è nella logica e negli obiettivi della cerimonia di ieri. Resa possibile dalla collaborazione con Libera, con il Coordinamento dei Familiari delle Vittime e con altre associazioni attive sul territorio – Legambiente, Gli Alberi e Noi. Oltre al contributo del Comune di Lacco Ameno, che aveva partecipato all’organizzazione fino all’ultimo momento prima dell’improvvisa conclusione anticipata della consiliatura.

Foto Qui Ischia
Il loro primo contributo i ragazzi lo hanno dato suonando. Ancora una volta, la Piccola Orchestra Vincenzo Mennella si è fatta onore, conquistando il pubblico con la sua appassionante e appassionata esibizione. A illustrare le motivazioni e le finalità del Memoriale verde è stata la referente del presidio di Libera di Ischia e Procida, MARIA D’ASCIA: “Le piante sono intelligenti, le piante non dimenticano. E allora “ricordiamoci di ricordare”. Contro l’amnesia collettiva bisogna testimoniare, ascoltare, commemorare; per richiamare in vita le vittime innocenti e farne testimoni, fari, guide; per rendere la loro morte un dolore condiviso; per costruire una memoria collettiva che ci renda empatici e solidali verso i familiari delle vittime. Molti di loro, dopo anni, attendono ancora verità e giustizia, ma fiduciosi con l’aiuto di Libera, si impegnano per sublimare la disperazione in azioni di speranza”.

Foto Qui Ischia

Foto Qui Ischia
Ciò che ha trovato diretta conferma nella cerimonia che si è svolta all’aperto, complice la bella giornata di sole di ottobre, davanti all’aiola popolata di alberi. Lì sono state lette le biografie delle vittime, davanti ai parenti, a quanti restano a tener vivo il loro ricordo e il loro esempio. Nel suo intervento, il referente provinciale di Libera, ANTONIO D’AMORE, ha evidenziato l’importanza del chiedersi sempre da che parte si vuole stare davanti a fenomeni che denunciano la presenza e la pervasività della mafia nel tessuto sociale e economico. E benchè la gran parte dei familiari non abbia ancora ottenuto piena verità e giustizia, è fondamentale perseguirle e arrabbiarsi pure per ottenerle. Con spirito di giustizia, che non è giustizialismo, ma che si accompagna piuttosto all’apertura al recupero e al reinserimento dei colpevoli “perchè noi non siamo come loro”.

Foto Qui Ischia

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E a dare sostanza a queste parole sono state le testimonianze dirette che hanno portato i familiari delle vittime. Per il piccolo Cocò, vittima di una barbarie che non ha avuto alcuna pietà per la sua tenerissima età, hanno parlato i genitori, accompagnati dal fratellino, mentre per la giovanissima Simonetta Lamberti, uccisa solo perchè era con il padre giudice, obiettivo dell’agguato, è intervenuta la mamma ANGELA PROCACCINI, per diversi anni dirigente scolastica sulla nostra isola, che ha raccontato del difficile percorso che l’ha portata a perdonare l’assassino e a dedicarsi al volontariato tra i giovani di Nisida, con i quali tiene dei corsi di poesia, “perchè anche i carnefici hanno un’anima”.

Foto Qui Ischia

Foto Qui Ischia
La dirigente scolastica della Scotti, LUCIA MONTI, ha parlato di Federica, che non voleva assolutamente lasciare Ischia per quel Natale che non avrebbe mai festeggiato e dell’impegno che la scuola mantiene nel tempo di tener vivo il suo ricordo tra gli alunni delle nuove generazioni. Proprio ai ragazzi si è rivolta LUCIANA DI MAURO, moglie di Gaetano Montanino, che ha raccontato la sua esperienza a supporto del recupero nella società e a una vita il più possibile normale di uno dei giovanissimi responsabili dell’uccisione del marito, per rubargli l’arma in dotazione. E EMILIO D’ANNA, presente la madre che non ha potuto trattenere le lacrime durante la commemorazione del marito, ha ricordato l’ultima preoccupazione del padre, già ferito a morte dai camorristi, affinchè si provvedesse a pagare i dipendenti dell’azienda che aveva cercato di preservare dal pizzo. “Prego per le vittime e per la conversione di chi ha ucciso”, la sua conclusione.

Foto Qui Ischia
Sono state poi scoperte le targhe con i nomi dei cinque innocenti del memoriale, infisse nel terreno davanti agli alberi loro dedicati. Mentre uno degli scolari, con la tromba, suonava il silenzio, momento dolce e struggente. Che ne ha preceduto un altro, altrettanto toccante e delicato: le poesie, belle, composte dai ragazzi del “Mennella” in omaggio a ciascuna delle vittime commemorate. La migliore, emozionante conclusione di una mattinata di grande impatto evocativo e emotivo.