Nel Torrione una grande antologica che racconta il percorso artistico di Gianluigi Verde

11b19 (1)Se ne sentiva la mancanza. Era da qualche tempo che l’isola non ospitava una personale di uno dei suoi artisti contemporanei di punta, Gianluigi Verde, isolano non di nascita, ma per scelta. E finalmente l’occasione è arrivata in un luogo di grande fascino e di grande tradizione artistica come il Torrione, simbolo di quella Forio in cui Verde ha deciso di vivere e che, nelle sue molteplici sfaccettature, è stata spesso sua fonte ispiratrice, protagonista di tante sue opere. Perciò non poteva essere più appropriato per la ripresa di una seria e non episodica attività espositiva nel monumento foriano che vi fosse ospitata una mostra antologica del maestro. Imperdibile per numero e valore delle opere nella “lettura” del suo itinerario artistico.

DSC_0122“Acqua di mare”, questo il titolo della mostra. Indubbiamente suggestivo, ma scelto perchè evoca l’abitudine di Verde di utilizzare proprio l’acqua di mare quando, cominciando a prendere confidenza con la tecnica dell’acquerello, si fermava spesso a dipingere all’aperto, sulla spiaggia. E nella ricostruzione del ciclo espressivo dell’autore, la sintesi non poteva che essere legata all’arte del “disegnar con l’acqua” che, approcciata fin da ragazzino, ha finito con il diventare il suo strumento di comunicazione prediletto. Senza negare nè trascurare la solida conoscenza delle altre tecniche, frequentate in diversi periodi e fasi della sua vita artistica, dal disegno all’olio, dalla spatola alla sanguigna, fino alle miste. Anche se l’acquerello resta particolarmente rappresentativo della sua personale ricerca sul cromatismo, sulle trasparenze, sui problemi di luce.

DSC_0124Frutto di una selezione effettuata dallo stesso autore, che rappresenta un valore aggiunto, la mostra offre un quadro ampio e articolato della produzione di Verde, sia per quanto attiene le differenti tecniche studiate e approfondite nel tempo sia per i diversi temi di volta in volta affrontati: paesaggi, nudi, astratti, le tante opere di ispirazione sacra, a cominciare dalle sue celebri processioni, e poi  ritratti, nature morte.

Tanti dipinti, tasselli significativi di un’evoluzione che si è nutrita negli anni di un impegno quotidiano, di dedizione e costanza, perchè Verde ha seguito sempre il principio del “nullo die sine linea”, perchè, come ci spiegò qualche tempo fa, “l’esercizio è un fatto fondamentale. Formalmente, io sono sempre in fase di ricerca”. E la bella mostra foriana, che ripercorre e sintetizza l’itinerario fin qui seguito, ha anche il pregio di presentare , in qualche modo di anticipare spunti, temi e problemi delle prossime sfide che aspettano al cavalletto il maestro Gianluigi Verde.

La mostra resterà aperta fino a domenica 17 dalle ore 20.00 alle 23.00.

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