ImagAenaria, una piccola casa editrice, una grande opera culturale di Enzo Migliaccio

IMG_1264IMG_1259Era l’autunno 2002 e la novità arrivò sotto forma di un volume grigio, non appariscente, piuttosto ponderoso. Un libro fresco di stampa, di un autore conosciuto, Paolo Buchner, e dal titolo in un rassicurante italiano, “Un ospite a Ischia”,  che finalmente dava la possibilità di leggere un’opera fondamentale per la conoscenza della storia isolana anche a chi non è padrone della lingua di Goethe. C’erano voluti trentaquattro anni per pubblicare la traduzione di “Gast auf Ischia”, uscito nella versione originale nel 1968, e a portare a buon fine questa impresa, per nulla facile, era stata IMAGAENARIA, la casa editrice isolana che stava portando avanti un progetto editoriale di tutto rispetto. Con all’attivo già numerosi titoli, tutti dedicati all’isola d’Ischia.

A guardarli oggi, i tanti libri pubblicati dal 1998, formano una preziosa biblioteca, che valorizza tutte le sfaccettature del microcosmo Ischia. Nessun aspetto è stato trascurato: la storia, la geologia, le tradizioni, gli usi e i costumi, la botanica, le testimonianze fotografiche, la gastronomia, la memoria personale e collettiva. E la narrativa, con opere ambientate sull’Isola Verde da autori di diverse epoche, spesso stranieri che, dopo aver visitato Ischia ed esserne rimasti affascinati, l’hanno scelta come cornice per le storie create dalla loro fantasia. Un universo letterario da esplorare, appassionante, vario, coinvolgente, che accompagna piacevolmente alla conoscenza di tanti aspetti dell’isola rimasti nell’ombra.

IMG_1257Dietro ognuno di quei volumi, più o meno grandi e importanti, c’è stato un impegno forte e convinto di Enzo Migliaccio, il padre, artefice, creatore di ImagAenaria. Indubbiamente, un libraio capace, coscienzioso, preparato, colto soprattutto. Ma anche un editore di valore. Tanto più grande perchè ha avuto il merito di credere e di investire in un settore di nicchia, molto specifico in quanto legato ad un territorio definito e naturalmente circoscritto e, dunque, pieno di rischi e di incognite. Una sfida affrontata e vinta titolo dopo titolo, con la determinazione e la passione dell’artigiano che si dedica completamente alla sua creazione, seguendone e curandone personalmente ogni passaggio evolutivo, o quasi.

Una genesi che, riguardo ai testi più datati, cominciava dalla ricerca delle opere scritte su Ischia da autori meno conosciuti, spesso stranieri. E lì il punto di partenza era l’intuito, il fiuto, ma anche la professionalità del libraio. Che poi, una volta trovato il materiale giusto, lasciava spazio all’editore-artigiano per trasformare un testo in un libro. E non c’è dubbio che ImagAenaria abbia fatto un lavoro importante nello scovare e valorizzare tante opere su Ischia che, altrimenti, sarebbero rimaste sconosciute o non avrebbero avuto la stessa diffusione. E quest’ultima opportunità è stata assicurata anche ad autori contemporanei, spesso giovani ricercatori, che grazie ad un editore avveduto e intelligente hanno potuto vedere stampati i loro lavori.

E poi c’è l’altro aspetto, che interessa tutta la comunità. Al di là della pubblicazione, il merito di Enzo è stato quello di assicurare la massima diffusione-divulgazione dei libri su Ischia (pratici, tascabili ed economici) in tutto il territorio, al di là della vetrina offerta dalle sue librerie che si succedute a Ischia Ponte. Così hanno potuto acquistarli e leggerli tanti turisti, che si sono portati dietro quei ricordi speciali, senza scadenza, della loro vacanza isolana, per poi passarli magari a familiari e amici. Un bel modo di far conoscere, apprezzare, ricordare Ischia. Come poi ImagAenaria ha fatto ulteriormente per diversi anni partecipando a varie fiere di libri di livello nazionale, spesso nel ruolo di più piccolo editore tra gli espositori, ma suscitando sempre interesse e apprezzamento. Un’impresa culturale che è riuscita ad andare oltre l’isola, ma raccontando l’isola: un piccolo “miracolo”, forse ancora misconosciuto, di cui non si può non essere riconoscenti a chi l’ha compiuto. Come il ruolo di traino che ImagAenaria ha avuto nella crescita culturale e nella riconquista di una identità da parte del borgo di Ischia Ponte, perchè una libreria è sempre lievito prezioso. Tanto più quando si tratta di realtà straordinariamente fornite  e organizzate come centri culturali vivi e attivi, quali sono state quelle che hanno, prima, contributo alla rivalutazione dell’anonimo “vico ‘e Lucione” e, poi,  dato a Ischia una libreria di livello e respiro cittadino e internazionale, come l’attuale allocata al piano terra del Palazzo dell’Orologio.

Ci sono persone la cui perdita rappresenta obiettivamente una “diminutio” non solo per i loro cari, familiari e amici, ma per l’intera comunità. Perdite che continuano a pesare nel tempo, perchè accanto all’importante patrimonio di realizzazioni, idee, progetti che lasciano non può non esserci l’amara, triste consapevolezza del tanto che ancora avrebbero potuto fare e dare. Enzo Migliaccio è una di queste figure. Che hanno lasciato segni profondi nei settori e nei luoghi in cui si sono spesi. Indispensabili punti di riferimento. Che spetta a tutti non disperdere e continuare, per quanto possibile a coltivare. Grazie, Enzo.

 

 

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