Le diverse zone di tutela dell’Area Marina Protetta delle Isole Flegree

Nell’Area Marina Protetta delle Isole Flegree i tratti di mare con il più alto grado di protezione sono quelli identificati come zone A di riserva integrale e B.n.t.(no take), ovvero di riserva generale speciale.
Le zone A sono collocate davanti alla costa occidentale di Vivara e intorno alla Secca della Catena. Vi sono vietate tutte le attività umane, con l’eccezione delle attività di soccorso e sorveglianza, di servizio svolte per conto del soggetto gestore e di ricerca scientifica.
Le due zone B no take si trovano, una, ad ovest dell’isolotto di Vivara, intorno alla Secca delle Formiche, quindi a diretto contatto con la prima delle zone A, e l’altra intorno a Punta Sant’Angelo, sulla costa meridionale dell’isola d’Ischia. Nelle zone B no take sono vietate la pesca professionale e sportiva con qualsiasi mezzo esercitate, l’acquacoltura e la militicoltura. Le immersioni e le visite guidate subacquee, organizzate dai diving autorizzati debbono essere autorizzate dall’ente gestore.
Le zone B, ovvero di riserva generale, sono più numerose: due circondano le due zone B n.t, mentre le altre tutelano il Banco d’Ischia, il tratto di mare antistante Punta San Pancrazio e la Scarrupata e quello antistante la costa orientale di Procida fino a Punta Solchiaro. Vi sono consentiti l’ormeggio nei campi boe, la piccola pesca artigianale, la pescaturismo e l’ittiturismo riservati ai residenti e la pesca sportiva solo con lenze e canne.
La gran parte dell’Area Marina è compresa tuttavia nella zona C, di riserva generale, che rappresenta la fascia intermedia e di raccordo tra le zone di maggior valore naturalistico e l’esterno dell’AMP. Nella zona C, oltre alle attività già consentite nelle altre zone, sono permesse e regolamentate dall’ente gestore, tutte le attività di fruizione di modesto impatto ambientale.
Al fine di garantire una particolare tutela ai cetacei che vivono nel santuario del Canyon sottomarino di Cuma, il tratto di mare corrispondente è protetto da una zona D, dove le imbarcazioni in transito sono tenute a seguire le regole prescritte dal codice internazionale Accobams. In particolare, in caso di avvistamento, va lasciata ai cetacei la scelta di avvicinarsi all’imbarcazione. Bisognerà aver cura di seguire una rotta sempre parallela a quella del branco ed evitare di tagliargli la strada o di dirigersi direttamente verso di esso. E’ prescritto, inoltre, di ridurre la velocità ai tre nodi e sono sconsigliati bruschi cambiamenti di rotta e accelerazioni improvvise.

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