In Italia è l’unico comparto economico che, nel bel mezzo della crisi, ha registrato un significativo incremento dell’occupazione. E che, dopo decenni di generale disinteresse e sottovalutazione, ha riconquistato l’attenzione dell’opinione pubblica e dei media. Una crescita seria, quella dell’agricoltura, che comincia a riflettersi anche nell’universo scolastico, con un aumento percentuale a doppia cifra dei giovani che si sono iscritti quest’anno ai corsi di studi, sia superiori sia universitari, che formano le nuove generazioni di addetti al settore primario. Eppure, rispetto a questo contesto, Ischia si era presentata in netta controtendenza quando, nel programmare l’attuale scolastico, si era dovuto prendere atto che con solo 9 iscrizioni non c’erano le condizioni per istituire il nuovo indirizzo di studi per i SERVIZI ALL’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE, costola dell’IPS TELESE per la quale era già pronta la sede offerta dal COMUNE DI SERRARA FONTANA. Una brusca frenata per un progetto nato da una insolita e interessante collaborazione tra l’istituzione scolastica e l’ente locale, convinti dell’utilità di una proposta formativa nuova, ma soprattutto perfettamente in armonia con la vocazione del territorio rispetto al quale era stata elaborata e conformata. L’idea però ha resistito ai venti contrari e, a distanza di mesi, si è rafforzata abbastanza da lasciar immaginare un esito diverso per un secondo tentativo di concretizzarla. Come ha evidenziato il convegno “QUESTA TERRA E’ LA MIA TERRA”, ospitato stamattina nella sede dell’IPS Telese a Fondo Bosso.
Già indicativa è stata l’ampia partecipazione all’incontro e le collaborazioni che l’hanno propiziata. All’Istituto Alberghiero si è affiancato nell’organizzazione il GARDEN CLUB ISOLA D’ISCHIA e non è mancato il contributo dell’altro partner, ovvero il Comune di Serrara Fontana, che continua a credere e a sostenere il progetto iniziale. Significative le presenze non solo di cortesia di numerosi dirigenti scolastici, insegnanti di vari istituti e rappresentanti del mondo scolastico, insieme ad esponenti dei Comuni e delle istituzioni, a professionisti di varie branche, imprenditori e operatori del settore agricolo e del turismo, cittadini interessati al futuro dell’isola e della sua risorsa fondamentale, cioè la terra. E naturalmente gli studenti del “Telese” - attivi e inappuntabili nell’accoglienza degli ospiti - tra i quali sono anche i 9 ragazzi che si erano pre-iscritti al nuovo indirizzo con forti motivazioni e che sono rimasti delusi dal non aver potuto seguire (per ora almeno) il progetto di studio su cui avevano deciso di investire i loro talenti.
Al di là della falsa partenza di quest’anno, tuttavia, le condizioni per riprendere il cammino bruscamente interrotto sembrano esserci, a Ischia. Un’isola “di terra”, come ha ricordato la presidente del Garden, NUNZIA MATTERA SENA, moderatrice del convegno, che ha ricordato le solide radici contadine della maggioranza degli isolani e le potenzialità di un nuovo sviluppo agricolo in un’ottica di sostenibilità, di salvaguardia del territorio, di integrazione con l’offerta turistica, di tutela attiva del paesaggio. Il sindaco Caruso è deciso a riprendere la sfida l’anno prossimo e a vincerla con la scuola e i ragazzi. In prospettiva, c’è da formare professionalmente i giovanni che dovranno rilanciare l’agricoltura sull’isola, come sta accadendo nel resto d’Italia e nel mondo, creando una valida alternativa lavorativa e un’integrazione all’economia, che oggi si identifica col turismo.
Sul progetto del nuovo indirizzo scolastico stamattina il mondo della scuola ha dato una rara dimostrazione di coesione e di unità d’intenti. C’è da registrare l’appoggio ribadito in un messaggio del direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, LUISA FRANZESE, letto dal dirigente scolastico nonchè rappresentante del Comune di Forio CHIARA CONTI, che ha poi parlato di occasione importante per ampliare l’offerta formativa sul territorio con un percorso di studi che consente un immediato accesso al mondo del lavoro o anche una prosecuzione a livello universitario. E la preside dell’IPS Telese GIULIANA D’AVINO ha manifestato la determinazione a procedere con il nuovo indirizzo, pur senza lesinare qualche critica nei confronti della proliferazione dei licei e della frammentazione dell’offerta formativa. A fare la differenza per la scuola di agraria c’è il collegamento forte e naturale con il territorio e con le sue peculiarità e opportunità. Così com’è per l’Alberghiero, scuola dell’accoglienza in un’isola che vive di turismo. E che potrà tornare a vivere, in parte, anche di agricoltura.
Quest’anno, nel tenere (troppo) basse le iscrizioni ha giocato un ruolo determinante il pregiudizio che tanti adulti nutrono ancora nei confronti delle attività legate alla terra, che poi l’atteggiamento che ha portato all’abbandono dei terreni e al degrado di tanta parte del nostro territorio. Altrove, negli ultimi decenni e ancor più negli ultimi anni questo orientamento non è più prevalente, il mondo agricolo si è molto evoluto, è nata una nuova imprenditoria, i giovani sono tornati all’agricoltura senza sentirsene sminuiti o soffrire di complessi d’inferiorità nei confronti di altri impieghi, che sono ormai in crisi e hanno cessato di garantire sicurezze e futuro. Ed è questa nuova realtà che va conosciuta e metabolizzata anche a Ischia. Il convegno al “Telese” rappresenta un contributo serio in questa direzione. Il professor ALESSANDRO SANTINI, già Rettore della Facoltà di Agraria dell’Università di Napoli, ha ripercorso i cambiamenti e i progressi del mondo agricolo, sia sul fronte delle tecniche di produzione che su quello delle caratteristiche della domanda di prodotti agricoli, sempre più fondata sulla qualità, a cui si è uniformata l’offerta. E poi l’agricoltura è il primo presidio a difesa del territorio, della salubrità ambientale e della sicurezza alimentare, tutti valori di crescente importanza oggigiorno. Insomma, l’agricoltura moderna è multifunzionalità e richiede competenze e professionalità all’altezza. Perciò anche gli studi superiori e universitari si sono evoluti secondo queste nuove funzioni e finalità del coltivare la terra. E sull’isola ci sono le condizioni per fare impresa agricola in termini moderni, garantendo una cura del territorio indispensabile anche per il turismo. Che rappresenta uno sbocco ideale per prodotti agricoli di qualità a chilometro zero.
Della cura del territorio ha anche trattato nel suo ampio intervento il professor FRANCESCO RISPOLI dell’Università di Napoli, che l’ha indicata come un’esigenza imprescindibile, a Ischia come nelle zone spopolate in Campania e nel Mezzogiorno, per interrompere lo sviluppo violento del territorio, largamente praticato pure sulla nostra isola, che ha tolto ai giovani tanto di ciò che si sarebbe dovuto conservare per loro. E ha poi illustrato il ruolo dell’architettura in un contesto rurale, l’importanza della progettazione nell’uso del territorio, il rapporto tra il patrimonio ereditato dal passato e la crescita presente e futura.
Molto concreto l’intervento di ANDREA D’AMBRA di Casa d’Ambra, per il quale questa è una fase di svolta per l’agricoltura isolana, dopo decenni di regresso. La domanda di vino ischitano di qualità è nettamente superiore all’offerta e si tratta di una domanda nazionale e internazionale, esterna all’isola. Perciò il settore vitivinicolo crea occupazione e tendenzialmente ne creerà ancora di più negli anni a venire. Tanto più si riuscirà a connotare la produzione locale, a valorizzarne la storia e il profondo legame con il territorio e le sue tante peculiarità. Sullo stretto rapporto agricoltura e turismo si è soffermato AMBROGIO IACONO di Pietratorcia, perchè è proprio il territorio la prima risorsa utile per fare attività turistica. Il futuro dell’industria dell’accoglienza è collegato e compenetrata alla capacità di salvaguardare e curare i terreni agricoli, come i boschi, le pinete, i giardini che sono elementi fondamentali del paesaggio. Efficace il contributo di SILVIA D’AMBRA, agronoma e fiduciaria Slow Food di Ischia e Procida, che ha sollecitato la crescita di sinergie tra gruppi e associazioni che operano nel turismo e quanti sono impegnati a sostenere l’agricoltura locale. Un’agricoltura che nella sua evoluzione non deve rinunciare alla sua dimensione familiare, per salvaguardare la biodiversità e l’identità del territorio.
Insomma, Ischia ha tutte le carte in regola per poter offrire condizioni ottimali di sviluppo dell’agricoltura e buone prospettive occupazionali ai giovani in quel settore. Complementare a quello turistico. E IN QUESTO PROCESSO LA SCUOLA DI AGRARIA E’ UN ELEMENTO FONDAMENTALE. Perciò, come ha sintetizzato nella chiusura del convegno la dirigente della media “Scotti, LUCIA MONTI, la scuola dovrà impegnarsi nei prossimi mesi a informare i giovani e le famiglie delle opportunità dell’istituto agrario, per arrivare finalmente a renderlo realtà nel prossimo anno scolastico. L’Isola Verde aspetta giovani che se ne prendano cura con amore e capacità.