“Alla luce degli odierni sviluppi della vicenda ex Hotel Stefania, con l’apposizione di sigilli che si attendevano fin dalle prime battute della mobilitazione, il Comitato di cittadinanza attiva dell’isola d’Ischia ribadisce il suo impegno nel supportare l’individuazione di una collocazione dignitosa per i pazienti ex Villa Orizzonte e per l’unità di Salute Mentale. Il comitato, grazie alla ricerca esplorativa sul territorio con la campagna “Una casa per Elena”, ha avuto segnalazioni di strutture che potrebbero essere idonee allo scopo e che, non appena ufficializzate, verranno segnalate alle amministrazioni.
Chiediamo, anche in questa occasione, che l’opinione pubblica e le autorità competenti cooperino al massimo delle reciproche possibilità per la risoluzione più ragionevole di una questione che riguarda l’intera collettività. Antonietta Manzi per il Comitato Cittadinanza Attiva”.
Questo il testo del comunicato diffuso poco fa dal Comitato di cittadini che fin dall’inizio, quando il trasferimento della Sir a Casamicciola era ancora solo annunciato, si è impegnato e mobilitato per evitare che le condizioni di vita dei residenti della struttura protetta fossero sacrificate a logiche che nulla hanno a che vedere con le finalità di una buona assistenza sanitaria e che, alla prova dei fatti, non rispondevano neppure ai motivi di “spending review” tanto sbandierati. E a dimostrarlo, dopo le varie pronunce degli organi della giustizia amministrativa, ci sono da oggi anche i SIGILLI, che danno evidenza alle illegittimità compiute nel tentativo di trasformazione di un ex albergo vincolato a quella destinazione d’uso in struttura sanitaria. Così, oltre alla giustizia amministrativa, attivata dai soggetti istituzionali e non rispetto ai provvedimenti del Comune di Casamicciola, che impongono la chiusura della struttura sanitaria e il ripristino dello stato dei luoghi, sta arrivando al dunque l’inchiesta avviata ormai da qualche mese dalla Procura della Repubblica, per verificare la legalità di quanto accaduto in via Nizzola.
ENTRAMBI I PERCORSI GIUDIZIARI HANNO GIA’ DATO UN’INDICAZIONE CHIARA, PRECISA ED UNIVOCA: VILLA STEFANIA NON PUO’ ESSERE SEDE DELLA SIR NE’ DEL CENTRO DI SALUTE MENTALE, VA TROVATA UN’ALTRA SOLUZIONE. E se finora si sono procrastinate scelte e decisioni, sempre in attesa della prossima pronuncia giudiziaria o che cambiasse il vento a Monteruscello, adesso NON C’E’ PIU’ TEMPO. Oggi il maresciallo dei Carabinieri intervenuto presso l’ex Hotel Stefania per apporre i sigilli alle parti dell’edificio non utilizzate, con grande rispetto e attenzione verso i residenti della Sir, gli utenti dei servizi e gli stessi operatori, ha comunicato che entro 30 giorni bisognerà sgombrare. E, d’altra parte, questo è l’esito che ha avuto già il via libera del Consiglio di Stato, per cui aspettare il giudizio di merito sui ricorsi dell’Asl (già rigettati dall’organo superiore) da parte del Tar il 16 dicembre non cambierà nulla, sarà al massimo solo altro tempo perso da parte dell’Azienda sanitaria e dei Sindaci per attivare una soluzione alternativa.
IL TEMPO STRINGE. Lunedì prossimo non si lavora e sarà già l’8, altri quindici giorni appena compresi i festivi e saremo alla vigilia di Natale, quando scatta il letargo del periodo delle feste durante il quale tutto o quasi si fermerà. E nel frattempo saranno passati anche i 30 giorni. Perciò bisogna muoversi subito, qui a Ischia, con la massima determinazione e celerità. Che fine ha fatto l’annunciato incontro con il nuovo manager dell’ASL a Casamicciola? E’ probabile che la dottoressa Iovino, che ha oggi dichiarato di voler procedere quanto prima allo sgombero di Villa Stefania, sia a Ischia venerdì prossimo per l’inaugurazione della nuova sede del Servizio Psicologico territoriale al Polifunzionale di Ischia. Ammesso che quella possa essere un’occasione di incontro e di dialogo, per quella data bisogna (ma possibilmente prima) che siano formalizzate le OPZIONI ALTERNATIVE a Villa Stefania. Che CI SONO e sulle quali i Sindaci debbono garantire ORA un impegno serio e concreto, conseguenziale alle loro dichiarazioni e pure alle azioni giudiziarie a cui hanno partecipato.
C’è bisogno di una riunione urgente dei Sindaci e anche delle forze attive nella battaglia per i diritti degli utenti della Sir Villa Orizzonte e della Salute mentale per mettere nero su bianco la proposta da presentare compatti all’Asl e su cui garantire il massimo impegno e mobilitazione della comunità. Per restituire al più presto una vita serena e tranquilla agli utenti della Sir lì dove deve essere, cioè a casa loro, sull’isola d’Ischia.