E’ andata secondo i migliori auspici. Perchè in tanti, ancora una volta, si sono presentati all’appuntamento di domenica con l’ultima donazione di sangue del 2014. E perchè, tra quei volontari, erano rappresentati in numero significativo i gruppi O e B negativi, per i quali era stato fatto un appello mirato alla vigilia, rilanciando un allarme ufficiale diffuso in tutta la Campania dal Centro trasfusionale del “Cardarelli”. Dunque, missione pienamente compiuta, da parte dei donatori dell’isola, che hanno dato un’altra dimostrazione di grande civiltà e generosità, percepita chiaramente anche in terraferma, dove arriva puntualmente due volte al mese il contributo di Ischia alla buona causa della donazione di sangue, sotto forma di decine di preziose sacche che riducono il deficit regionale evidenziatosi di nuovo negli ultimi mesi.
E domenica scorsa, di sacche da Ischia ne sono partite, destinazione “Cardarelli”, ben 44. Miste, ma con una percentuale importante di O negativi e B negativi, una vera e propria manna, considerata la gravissima carenza di quei gruppi che si rileva in tutta la Regione. E da quella disponibilità di sangue dipendono delle vite. Motivo per il quale l’ADVS-Fidas di Ischia si era subito mobilitata, raccogliendo l’allarme giunto da Napoli, sollecitando specificamente a presentarsi i volontari con i gruppi richiesti. Risposta che c’è stata, forte e chiara, una degna conclusione per questo 2014, il cui bilancio finale è di 77o sacche di sangue raccolte. Il dato migliore mai raggiunto. Un netto progresso rispetto alle 404 del 2011, alle 680 del 2012 e alle 676 dell’anno passato. Un balzo in avanti, netto, tanto più significativo considerate le difficoltà che nel corso dell’anno si sono frapposte alla buona volontà e all’impegno dei donatori e dell’ADVS-Fidas. Come dimenticare che in primavera le raccolte periodiche erano state perfino sospese per la disorganizzazione dell’Asl e che solo la determinazione dell’associazione e dei volontari aveva impedito che saltasse l’intero sistema, tenendo in vita la donazione di sangue sull’isola?
Dopo quel momento nero, l’ADVS non si è fermata e ha rilanciato, potendo contare sulla dedizione degli associati, che infatti non è mancata. E anzi ha reso possibile l’ottimo risultato su base annuale. Ormai la certificazione degli 800 donatori avverrà di sicuro nel 2015. E quel traguardo segnerà l’inizio di una nuova fase e l’arrivo di nuove sfide. In primo luogo una riorganizzazione delle donazioni, giacchè l’ADVS potrà farlo direttamente senza dipendere più dall’ospedale. Un passaggio di maturità per l’associazione, che il 18 gennaio festeggerà quarant’anni di attività, e per l’intero movimento delle donazioni volontarie di sangue sulla nostra isola. A cui è andato il ringraziamento del presidente dell’associazione Luigi Trani, ovviamente soddisfatto per la dimostrazione di civiltà, generosità e partecipazione che i volontari dell’isola hanno dato nel corso dell’anno, fino a quest’ultimo impegno onorato a pochi giorni dal Natale.