L’annuncio lo aveva fatto il 5 dicembre scorso, giusto venti giorni prima di Natale. In occasione di quella memorabile (sic!) concione in cui, nella sala consiliare di Casamicciola, aveva ammaestrato e redarguito gli ischitani con toni bruschi e infastiditi (lui…), brandendo una penna come se fosse un righello da battere sulle mani degli scolari da mettere in riga. “Entro la fine dell’anno Ischia potrà contare su 10 autobus nuovi”, così aveva detto l’assessore regionale ai Trasporti, SERGIO VETRELLA. L’ennesima promessa-rassicurazione sul funzionamento dei trasporti terrestri sulle isole che si è rivelata PRIVA DI FONDAMENTO. Perchè non solo quel potenziamento non si è mai concretizzato, ma in contemporanea non si sono neppure risolti i problemi basilari del trasporto pubblico, regalandoci in quest’ultimo scorcio del 2014 e oltre un’altra gravissima crisi, fatta di autobus tanto attesi quanto “deparecidos”.
I segnali li stiamo vedendo e subendo ormai da diversi giorni, su quasi tutte le linee che servono, o meglio dovrebbero servire le varie zone dell’isola. La C12, che collega il Porto alle parti alte del Comune d’Ischia fino a Campagnano e può considerarsi la cartina di tornasole dello stato di efficienza del sistema, non è più operativa da giorni. E la C13, che fa lo stesso percorso al contrario, è stata accorpata alla linea 7, Ischia Porto-Ponte. E oggi hanno iniziato a viaggiare a “reti unificate” la linea 5 e la 6, così per andare e venire da Fiaiano si è dovuti passare per i Maronti. Senza trascurare il fatto che con questi cambiamenti di percorso comportano rivoluzioni nelle corse e negli orari, rendendo di fatto impossibile per l’utenza usufruire del servizio, se non a prezzo di altissimi disagi ed enormi perdite di tempo. Specie con le pessime condizioni climatiche di questi giorni. Ma a Napoli questo non interessa a nessuno, ovviamente.
D’altra parte, di cosa c’è da stupirsi? L’emergenza non è mai finita e i nodi che hanno fatto di un servizio impeccabile, com’era quello sull’isola fino a qualche anno fa, un disastro, non sono stati sciolti, semmai sono oggi più intricati di prima. E le chiacchiere che sono state dispensate in questi mesi dalla dirigenza Eav e dallo stesso assessore nei periodici incontri svoltisi a Casamicciola, non hanno cavato un ragno dal buco. Chiacchiere inconsistenti, questo sono state e la dimostrazione è ora evidente e lampante davanti a tutti.
L’ultima “uscita” sui 10 autobus promessi dall’assessore è stata la ciliegina sulla torta…avariata. Quei mezzi non sono arrivati, non si sono proprio visti. E i piccoli autobus bianco-verdi raccattati chissà da dove non sono certo da considerarsi un contributo serio alla soluzione della scarsità di mezzi disponibili a Ischia. Come stiamo verificando in questi giorni.
Ma l’assessore e i vertici dell’Eav che vi sono venuti a raccontare, se non sono ancora capaci neppure di assicurare la manutenzione dei parco mezzi in dotazione all’isola? Dall’anno scorso è acclarato che la causa scatenante della periodica insufficienza di autobus su strada è il mancato rifornimento di ricambi per consentire la manutenzione dei mezzi, quando ce n’è bisogno. Quante volte è stato ricordato ai vertici Eav che questo era il primo problema da affrontare e risolvere, per garantire un servizio decente a Ischia? E quali sono i risultati? Zero.
Siamo sempre alle solite. Da mesi non arrivano ricambi a Ischia e, in queste condizioni, non c’è modo di assicurare la disponibilità di un numero di autobus sufficienti a coprire linee e corse sull’isola. Si va, come sempre in questi frangenti, ad esaurimento. E andrà sempre peggio nei prossimi giorni. E l’arrivo del nuovo anno di certo non farà da solo il miracolo, se da Napoli non si daranno una regolata…
Il Comune di Casamicciola si era fatto promotore nei mesi passati di incontri mensili con i vertici aziendali, per fare di volta in volta il punto della situazione. Cosa se ne è ricavato in concreto? La concione di Vetrella e il “pacco” natalizio dei 10 autobus? Si ripeterà anche nei prossimi mesi il “rito” degli impegni a chiacchiere che rassicura solo i nostri placidi amministratori, sempre pronti a registrare come successi anche le sterili parole al vento dei politici e dei manager regionali? Speriamo che almeno si risparmino nel 2015 di prenderci ancora per sprovveduti, come cittadini, utenti dei servizi pubblici e contribuenti che assicurano loro lauti stipendi. Che almeno ai danni quotidiani non si aggiungano anche ulteriori beffe…