Meno male che le giornate festive prevedevano già un funzionamento part time, sennò la disfatta sarebbe stata completa. E si sarebbe configurata l’ennesima megafiguraccia, seppur fuori stagione. Così, almeno, i danni sono stati limitati. Ma comunque ci sono stati. Perciò l’isola che vive di turismo deve prendere atto, ancora una volta, in questo Capodanno che il trasporto pubblico, fino a pochi anni fa uno dei pilastri della qualità dell’accoglienza isolana, si è trasformato in un evidente punto debole. O, per meglio dire, in una forte criticità, che incide pesantemente sulla sostanza dell’offerta turistica isolana. E che, dopo i guai già procurati nel corso della scorsa stagione, si avvia a replicarli anche in questo anno appena nato. In aggiunta ai non meno enormi disagi e problemi di cui sono vittime abituali gli studenti e gli altri cittadini isolani, che ormai per spostarsi possono contare sui mezzi pubblici come su una vittoria alla lotteria.
Da oggi sono entrati in vigore i nuovi biglietti e i nuovi prezzi. Per gli isolani, che pagano di più, si tratta di un’altra fregatura, a fronte delle inefficienze in serie del servizio. Per i turisti, che pagano di meno, non si ravvisa nessun vantaggio, visto che quello che potrebbero guadagnare dalla riduzione del costo delle corse lo perdono (e anche di più) con le lunghissime attese alle fermate, perdipiù con il freddo, con le corse “desaparecidas” e con i viaggi compiuti in condizioni proibitive, stipati come sardine in mezzi che camminano per miracolo.
Già ampiamente ridotto dall’impossibilità perdurante di effettuare riparazioni per mancanza dei pezzi di ricambio, il parco mezzi di cui attualmente l’Eav dispone sull’isola ha continuato a subire perdite anche in queste ore. Ieri, un anno disastroso si è chiuso con l’uscita di scena di un autobus usato sulla linea CS. Davanti a una ressa di persone in attesa in piazza Trieste, compresi tantissimi turisti, che dovevano spostarsi da una parte all’altra dell’isola. E che – come vuole il copione in questi casi – hanno dovuto prendere atto, tra proteste e lamentele pesanti anche degli isolani, che la corsa non poteva essere effettuata e che dovevano aspettare la successiva. Solo che nel frattempo la platea degli aspiranti viaggiatori si è molto incrementata, ben al di là della capienza del mezzo disponibile. E se l’autobus è dovuto partire già strapieno al capolinea, la situazione si è ripercossa su tutte le fermate del lungo percorso del giro dell’isola. Dinamiche che fanno perdere ogni giorno ore in inutili attese alle centinaia di studenti e di isolani che cercano di usufruire del mezzo pubblico e che d’estate e in questo periodo festivo mettono a dura prova anche la pazienza e la sopportazione dei turisti.
E davanti a questo “sputtanamento” assicurato non si possono dimenticare le parole choccanti dell’assessore ai (non) Trasporti, SERGIO VETRELLA, nella sua recente visita a Ischia: “Non chiedetemi di mettere un solo autobus per i turisti!”. Dimentico, l’esponente regionale, che nessuno ha mai preteso questo sforzo, ma semplicemente di garantire il servizio essenziale tarato sulle esigenze dei residenti e di un’isola che non ha alternative (metropolitane, funivie, ferrovie leggere e via elencando) al trasporto su gomma. Parole che, davanti allo “sperpetuo” con cui si è aperto anche questo 2015 sembrano ancora più intollerabili e offensive, da parte dell’assessore. Che non ha mantenuto l’impegno di inviare sull’isola i mezzi essenziali per la mobilità degli isolani e che, con l’attuale dirigenza dell’Eav, non riesce neppure a garantire la manutenzione ordinaria dei pullman in dotazione.
E se è andata così male nei mesi passati, quando i biglietti maggiorati dei turisti assicuravano introiti importanti che di regola sarebbero dovuti servire per la manutenzione dei parco auto isolano (cosa peraltro mai avvenuta), adesso che i guadagni diminuiranno, figuriamoci! Inoltre, la Regione paga l’azienda per il numero di chilometri effettuati. Non quelli scritti sulla carta delle corse che poi saltano a ripetizione…Con il servizio monco che sta offrendo l’Eav, perderà altri fondi. E andando di questo passo, cosa possiamo aspettarci dal servizio in quest’anno appena iniziato?