Il tempo passa e nulla si muove, stiamo dimenticando il pasticcio della Sir Villa Orizzonte?

monnezzastefaniaSta lì da settimane. E continua a lievitare, di giorno in giorno, sempre più voluminosa. Per fortuna, siamo in pieno inverno e almeno non si sente la puzza. Ma questo non rende meno vergognosa la catasta di sacchetti ricolmi di rifiuti che giace all’ingresso dell’ex Hotel Stefania. Ve lo ricordate? E’ l’edificio dove, nonostante l’ordinanza di sgombero del Comune e le pronunce giudiziarie che l’hanno confermata e le tante controindicazioni pratiche, continuano a vivere i dieci residenti della Sir Villa Orizzonte, oltre ad ospitare anche (ancora) il Centro di Salute Mentale. La domanda è provocatoria…perchè ho l’impressione che la situazione che nei mesi passati aveva suscitato tanta attenzione e mobilitazione sia lentamente caduta nel dimenticatoio, o quasi. Come, per il Comune di Casamicciola, il dovere civico di provvedere al ritiro della “monnezza” prodotta dai residenti della Sir. Quelli che, se si trovano in una struttura non idonea e perfino abusiva, non ne sono responsabili, essendo semplicemente le vittime di scelte sbagliate e decisioni illegittime assunte da altri e che hanno stravolto le loro vite.

E’ finito l’annus horribilis di Villa Orizzonte, è passato Natale, un altro anno è iniziato. I giorni scorrono veloci, ma nulla si muove. Tutto sembra essersi congelato, come se non ci fossero più la necessità e l’urgenza di trovare una soluzione abitativa finalmente adeguata ai dieci residenti. Per i quali quelle appena archiviate non sono state certamente delle festività da ricordare, a parte il pranzo pre-natalizio con il Vescovo, che per ovvi motivi non hanno potuto organizzare  come in passato nella loro casa, perchè quella attuale è una sistemazione che della casa non ha nulla. Neppure la cucina.

Appena insediato il nuovo direttore generale dell’Asl, sembrava che a Monteruscello avessero cominciato finalmente a cercare di risolvere il pasticcio creato durante la gestione dell’ex manager Ferraro. A parte le rassicurazioni della manager Iovino, in queste settimane non si è concluso nulla di utile. E forse non si è nemmeno cominciato a lavorare seriamente al caso, da parte dell’Azienda sanitaria, che continua a traccheggiare, come se avesse un tempo biblico per venire a capo del disastro partorito a Ischia. Non ci risulta alcun incontro con i Sindaci, nessun contatto operativo e concreto, come si sperava che potesse realizzarsi una volta uscito di scena Ferraro, con la sua pervicace chiusura a ogni confronto sui guai prodotti dalla sua gestione. Insomma, si è rimasti fermi al palo.

Ora, si sa che la nomina della Iovino è temporanea e che il suo incarico dovrebbe scadere entro la metà di questo mese, si era detto. Perciò, se quella tempistica sarà rispettata, tra qualche giorno ci ritroveremo nel bel mezzo di un’altra transizione ai vertici di Monteruscello e si sarà persa un’altra occasione per trovare l’alternativa all’ex albergo che, comunque, andrà sgomberato. Si è rientrati, insomma, nell’andazzo del campa cavallo, trascurando le condizioni in cui si trovano i residenti della Sir, che consiglierebbero ben altri ritmi, efficienza, determinazione. Quello che è mancato finora da parte dell’Asl e che continua a mancare. Così come, però, lo stimolo dei Comuni, che stanno dormendo profondamente. A cominciare da quello di Casamicciola, che dimentica (?) pure di far ritirare la “monnezza”. Come se nell’ex hotel Stefania non abitasse più nessuno. E invece ci sono dieci persone che aspettano ancora una casa degna di questo nome. Vogliamo ricordarci di loro?

 

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