E’ un’opera senza tempo. Eh sì, ne è già passato tanto da quando si cominciò a parlarne. Anni, parecchi, in cui si sono alternati periodi in cui sembrava tutto facile e imminente ad altri in cui il silenzio tornava assoluto padrone e finivano nel dimenticatoio anche i passi avanti compiuti. Un continuo, spiazzante e defatigante “stop and go”, benchè a chiacchiere l’illuminazione della superstrada trovasse tutti d’accordo. Non per lo sfizio di fare qualcosa di nuovo, bensì per la necessità e finanche l’urgenza di dare luce ad una delle arterie più trafficate e più insidiose dell’intera isola. Dove l’oscurità è stata se non la causa principale, ma spesso la concausa dei numerosi incidenti e tragedie che vi si sono consumati. Perciò quando, dopo tanto lunga attesa, il progetto cominciò a prendere forma con l’installazione dei pali, si pensò legittimamente che fosse finalmente arrivata la volta buona. Troppo bello per essere vero! E, infatti, vero non è stato. Ancora. E’ ricominciata l’attesa. Senza scadenza. Tanto c’è tempo…no?
E’ davvero incredibile che non si sia fatta ancora luce sulla Superstrada. E’ il pensiero ricorrente di quanti ogni sera vi transitano rigorosamente al buio, interrogandosi sui motivi di quella “stranezza”. E di giorno, a vedere quei pali grigi regolarmente piazzati lungo il percorso e anche abbastanza ravvicinati, le domande – insieme allo stupore e pure ad una dose crescente di incazzatura – si moltiplicano inevitabilmente con i dubbi sui motivi di quell’incompiuta. Per tutti i normali cittadini non c’è una spiegazione logica, accettabile, giustificabile. Anche allo spreco – perchè attualmente questo è – del lavoro già fatto, e pagato con fior di soldi pubblici, senza che quelle lampadine abbiano mai funzionato, quando non resterebbe che accendere la luce. Ma quale ostacolo insormontabile ha finora impedito e continua ad impedire che questa lunga storia arrivi al suo esito naturale?
In tanti ricordano che l’annuncio fatidico che sulla superstrada stava per arrivare la luce fu dato nell’ultimo giorno di una campagna elettorale, un classico del genere accalappiaelettore. In effetti, la promessa in parte è stata mantenuta, ma non abbastanza per diventare completamente realtà. Come sarebbe stato auspicabile oltre che utile. Un altro impegno mancato, fasullo, incompiuto. “Che per caso dobbiamo aspettare le prossime elezioni per vedere accendere la luce sulla Superstrada?”, è la domanda maliziosa che più d’uno si è posto. Ma è possibile in un paese normale che vi sia questo dubbio? Non dovrebbe, ma conoscendo l’andazzo…Sarebbe piacevolmente spiazzante se quei lampioni si accendessero nei prossimi giorni, al massimo entro qualche settimana. Che comunque sarebbe sempre in ritardo. O qualcuno davvero aspetta di tirare fuori dal cilindro il “coniglio” dell’accensione delle luci stradali in qualche riunione preelettorale la prossima primavera? Speriamo di no. Che la decenza prevalga…stavolta.