La notizia è fresca di oggi. La Procura regionale presso la Corte dei Conti della Campania si occuperà della gestione dell’Asl Na2 Nord durante la gestione triennale di Giuseppe Ferraro, che si è conclusa ala fine dello scorso mese di ottobre. A chiedere l’intervento della magistratura contabile è stato il dirigente regionale della Uil-Funzione Pubblica, che ha presentato una denuncia contro l’ex manager su vari aspetti della sua conduzione della grande azienda di Monteruscello. Peraltro, uno dopo l’altro, quasi a ritmo quotidiano, stanno arrivando a sentenza i numerosissimi procedimenti intrapresi da dipendenti dell’Asl con varie qualifiche avverso l’applicazione di delibere emanate e firmate dall’ex direttore generale. E perlopiù si tratta di condanne, che comportano per l’Asl il pagamento di cifre consistenti a vantaggio dei lavoratori vincitori dei ricorsi, comprese spese legali e di giudizio. Quelle che, tra l’altro, sono state anche riconosciute al Comune di Casamicciola – nell’ordine di 4mila euro – dal Tar, che ha rigettato le istanze infondate dell’Asl sulla questione dell’ ex Hotel Stefania. Così, progressivamente, si stanno sgretolando tutti i risultati “risparmiosi” che Ferraro aveva rivendicato orgogliosamente come il frutto più importante della sua gestione, esaltata a livello regionale, all’epoca della valutazione dei bilanci, come una delle più “virtuose” della Campania. Un successo di facciata e non di sostanza, che infatti sta crollando come un castello di carta, dimostrando a distanza di pochi mesi tutta la sua inconsistenza. Peraltro, largamente prevista e annunciata.
Che la gestione amministrativa dell’Asl sotto la direzione di Ferraro non sia stata un capolavoro di efficienza e di organizzazione lo si è verificato (e ancora lo si verifica) anche a Ischia, che ovviamente non fa eccezione, tanto meno in positivo, rispetto al corpaccione continentale dell’Azienda. Il caso Villa Orizzonte ne è un esempio lampante, confermato come tale dalla recentissima sentenza del Tar, che ha sottolineato le conseguenze di scelte improvvide e incongrue fin dall’origine. Conseguenze con non poche implicazioni anche economiche per l’Asl, tali da configurare come un fallimento finanziario quella che era stata presentata come un’operazione di risparmio e di sana e oculata gestione.