In attesa della nomina del direttore generale dell’Asl, sanità congelata fino al 18 febbraio

rizAltri nove giorni di blocco. E’ la prospettiva dell’Asl Na2 Nord nell’immediato futuro, in attesa che arrivi la data fatidica del 18 febbraio, quando scadrà l’incarico dell’attuale commissario Iovino, già prorogato a metà gennaio. Ma stavolta un’ennesima proroga sembra esclusa a priori, come un altro incarico temporaneo di breve durata. Stavolta, da Palazzo Santa Lucia dovrebbero arrivare “regolari” nomine triennali ai vertici dell’Azienda di Monteruscello-Frattamaggiore come delle altre Aziende che dallo scorso ottobre sono ugualmente in stand by, affidate alle cure provvisorie di commissari e, dunque, costrette ad un letargo forzato. Che con il passare dei giorni e delle settimane pesa sempre di più.

Di fatto, è dal mese di ottobre, alla naturale scadenza del mandato triennale del direttore generale Ferraro, che l’Azienda è ferma, bloccata sulla gestione ordinaria che ha congelato ogni scelta, decisione, iniziativa. Anche quelle su temi scottanti e questioni importanti. Anzi, soprattutto quelle, malgrado l’urgenza che avrebbe consigliato ben altri tempi di risposta da parte della dirigenza aziendale. E, infatti, in tutti questi mesi non si è quasi mossa foglia. E la presenza del commissario non si è quasi avvertita, come se non ci fosse stata. Almeno considerata dalla nostra parte del mare, sempre più lontana e marginale rispetto ai centri direttivi e di potere della grande Azienda a nord di Napoli. Non si sono registrati novità nè risultati di qualche rilevanza nel primo periodo, da novembre a metà gennaio, anche per effetto delle festività natalizie che si identificano da sempre con una stasi prolungata. E il prolungamento più anonimo non poteva essere finora e lo sarà a maggior ragione nei prossimi giorni, visto che con la (quasi) certezza dell’arrivo di un nuovo manager, l’attuale commissario non ha alcuna motivazione nè spinta a trattare e a chiudere qualcuna delle “pratiche” che sono state sul suo tavole in questi mesi. Insomma, del commissario Iovino si potrebbe dire “non pervenuta”. Che poi è quello che si è materialmente verificato in occasione dei due incontri-audizioni a cui era stata invitata dalla Commissione Trasparenza della Regione, per discutere della questione “Villa Orizzonte”.

Già, quella è una delle situazioni urgenti (per Ischia, la più urgente, anche per le scadenze giudiziarie da onorare) all’attenzione dell’Asl che sono rimaste congelate. E che continueranno ad esserlo in attesa che i prossimo direttore generale si decida a farsene carico. Ovviamente, per questo ci vorrà del tempo. Dopo la nomina, ci sarà l’insediamento con il passaggio delle consegne (e sarà già quasi passato il corto febbraio) e poi ci vorrà il solito periodo di “studio” della realtà aziendale…insomma, campa cavallo!

Ma tant’è, per il governo regionale la partita elettorale, in cui certamente giocheranno un ruolo anche le nomine dei direttori generali, è la vera priorità rispetto alla quale quelle concrete, collegate ad una seria gestione quotidiana della sanità, passano in secondo piano. E possono aspettare. Tanto servizi, diritti, lavoratori, utenti possono aspettare, che fretta c’è?

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