Anche quest’anno l’appuntamento del primo marzo è stato rispettato. Oggi pomeriggio si è riaperto il portone blu del Museo Etnografico del Mare, per iniziare una nuova annata di testimonianza e di divulgazione della cultura del mare sulla nostra isola. Un impegno che il museo di Ischia Ponte porta avanti con una continuità per nulla scontata, specie in una realtà come la nostra, dove il grande entusiasmo che si accompagna sempre alle nuove iniziativa, finisce di solito con lo scemare presto e non di rado per esaurirsi nello spazio di qualche anno. E invece si va avanti, per fortuna, nella “missione”, da una parte, di tenere viva e tramandare l’identità marinara dell’isola tra i suoi figli più giovani e, dall’altra, di farla conoscere ai turisti italiani e stranieri. Che mostrano di gradire parecchio la ricca esposizione che si estende in tutti e tre i piani del Palazzo dell’Orologio, compresa la caratteristica scalinata. Come dimostrano i tanti messaggi nelle più diverse lingue, talvolta corredati anche da disegni, che vengono lasciati sul libro degli ospiti, con commenti più che positivi e note di plauso per l’iniziativa, per descrivere la quale gli aggettivi più usati sono: bello, interessante, istruttivo, straordinario, sorprendente.
A precedere la consueta riapertura di marzo è stata l’altrettanto consolidata chiusura durante l’intero mese di febbraio. Riservata solitamente alla risistemazione dell’esposizione e ai lavori di manutenzione ordinaria. Che quest’anno si sono trasformati in interventi straordinari e ben più radicali, resi necessari dai danni provocati dalle numerose infiltrazioni d’acqua verificatesi dal tetto per tutto l’inverno scorso. Per mesi l’acqua piovana si era insinuata copiosamente nel soffitto e lungo le pareti, rovinando in modo irreparabile alcune vetrine e danneggiandone altre, insieme ai reperti più esposti. Ad eliminare la causa dei problemi si era proceduto, finalmente, nel luglio scorso, quando il Comune, proprietario del palazzo, aveva effettuato gli ormai improcrastinabili lavori di impermeabilizzazione del lastrico solare. Peraltro, se il grosso della copertura è ormai al sicuro, resta danneggiato il tettuccio dell’orologio, dove il vento e le piogge degli ultimi mesi hanno rovinato il manto d’asfalto, come è stato già segnalato al Comune per i necessari interventi.
Riparato il terrazzo, approfittando della sosta prolungata di febbraio, è stato possibile eliminare le grosse macchie di umidità che avevano fatto pessima mostra di sè nella scorsa stagione nel locale del terzo piano e nell’attiguo servizio igienico. Sono state anche sostituite le vetrine distrutte dall’acqua e sono state riparate quelle danneggiate. Grande cura è stata riservata al recupero degli oggetti raggiunti dall’acqua e alla completa risistemazione dell’esposizione. Tra l’altro, la sala all’ultimo piano custodisce una collezione di divise di gala, alcune delle quali si è faticato non poco a salvare. Comunque, i lavori hanno interessato tutti gli interni del Museo, completamente ritinteggiato e rimesso a nuovo. Senza trascurare la pulizia delle vetrine e dei reperti per offrire un allestimento al top a quanti lo visiteranno d’ora in poi.
Tutti lavori portati a compimento, anche a livello economico, dall’associazione di cittadini che dall’origine porta avanti con passione e sempre rinnovato impegno il Museo isolano. Una dimostrazione di come sia possibile creare dal nulla e dall’esclusivo contributo di volontari un’esperienza che, negli anni, ha saputo distinguersi anche fuori dell’isola, giacchè quello di Ischia, per la ricchezza, varietà e unicità degli oggetti e delle collezioni raccolti ed esposti, è riconosciuto come uno dei Musei del Mare più interessanti e significativi della Campania e non solo. Un esempio di corretta e intelligente valorizzazione della memoria collettiva, di tradizioni e saperi legati alla millenaria cultura del mare degli isolani, che è riuscito anche a diventare un riferimento e un valore aggiunto per l’offerta turistica ischitana. E con potenzialità di crescita ulteriori.
Inaugurata oggi la nuova stagione, per tutto il mese di marzo il Museo Etnografico del Mare sarà aperto il martedì, giovedì e sabato di pomeriggio, dalle 16.00 alle 18.00, e il mercoledì, venerdì e domenica di mattina, dalle 10.30 alle 12.30. Confermata la chiusura settimanale del lunedì.