Non c’è davvero limite alle brutte sorprese nella vicenda della Sir Villa Orizzonte. Domani doveva essere la giornata del tavolo convocato presso la Commissione Trasparenza del Consiglio regionale. Una giornata importante, perchè sarebbe potuta essere la prima occasione per un confronto diretto e in una sede istituzionale che ha il compito di vigilare anche su quanto accade nel settore della sanità. Ma l’incontro è saltato all’ultimo momento. La commissaria straordinaria dell’Asl Na2 Nord, AGNESE IOVINO, non si è resa disponibile per la giornata di domani e l’appuntamento è stato rinviato a data da destinarsi. Di nuovo. Perchè lo stesso copione si era ripetuto altre due volte. Al primo incontro convocato a Napoli, presenti i Sindaci, la Iovino non aveva partecipato per altri impegni e un’altra riunione, convocata qualche settimana fa, era stata cancellata alla vigilia sempre perchè la dirigente dell’Azienda di Monteruscello aveva altro da fare. Rinviata, anche allora, a data da destinarsi. E la nuova data era stata fissata: 12 marzo. Ma niente da fare, si rinvia di nuovo…
All’incontro di domani (ormai quasi oggi, vista l’ora) erano stati convocati dalla presidente della Commissione ABATE, esponente del Pd, sia i Sindaci dei Comuni isolani che la dirigenza Asl. E, stavolta, anche i rappresentanti del Comitato di Cittadinanza Attiva che è stato anche parte nei giudizi innanzi al Tar e al Consiglio di Stato, dai quali è stato sempre sconfessato l’operato dell’Azienda sanitaria nel trasferimento della Sir presso l’ex Hotel Stefania. Ma la commissaria Iovino, a quanto pare, continua a non avere tempo (sic!!!) per un confronto sul destino di un servizio sanitario essenziale per l’isola, oltre che sul futuro dei dieci attuali residenti della Sir. Non l’aveva trovato per gli incontri sollecitati dai Sindaci a Ischia, dove non si è mai vista da quando è stata nominata commissaria straordinaria dell’Asl, incarico che attualmente ricopre in prorogatio. E non ha trovato tempo neppure per rispondere alla richiesta formale di incontro rivoltale dal Vescovo LAGNESE. Nel solco del suo predecessore FERRARO, che si era sempre tenuto bene alla larga da ogni occasione di dialogo diretto e anche indiretto, a dire il vero. D’altra parte, la dottoressa Iovino, che nel triennio di Ferraro era stata direttore sanitario dell’Asl, sta portando avanti in tutta evidenza la linea di cui è stata compartecipe.
Ciò che da cittadini (forse ingenui) stupisce è che per tre volte consecutive un funzionario regionale possa evitare di rispondere alla convocazione ufficiale di una Commissione del Consiglio, dunque di un organo di controllo a cui l’Asl, che dalla Regione dipende, dovrebbe dare conto del suo operato. Se tutti facessero così – e speriamo che così non sia – la Commissione come potrebbe esplicare il suo ruolo? E che tipo di verifiche sulla trasparenza sarebbero possibili? Interrogativi che resteranno senza risposta. Un altro esempio di come le cose nel nostro Bel Paese funzionano troppo spesso al contrario.