L’incontro sui trasporti, il destino della Caremar, le scelte della Regione e Pantalone paga

IMG_0781E’ stata, insieme all’Eav Bus, tra i protagonisti indiscussi dell’incontro di stamattina al Comune d’Ischia. La Caremar è ovviamente al centro dell’attenzione generale sia per i disservizi che ultimamente stanno mettendo a dura prova la pazienza dei viaggiatori sia per il suo futuro, a dir poco nebuloso, che rappresenta un vero e proprio rebus. E non a caso il tema scottante della privatizzazione è stato all’origine dell’unico momento un po’ concitato nel corso di una discussione-confronto che si è svolta complessivamente con toni molto pacati, ancorchè a tratti appassionati.

Non si poteva non partire dall’emergenza che si è manifestata negli ultimi a causa dell’invio in cantiere per lavori necessari e non più rinviabili (per passare i controlli del Rina) di ben due unità, da cui è scaturita la cancellazione di ben 8 corse giornaliere. Con disagi notevoli per gli isolani, anche perchè i collegamenti con Napoli sono rimasti sguarniti. E non si annunciano tempi migliori, visto che come ha anticipato Pietro Buono, dipendente della compagnia (ancora pubblica), presto dovranno sottoporsi alla stessa manutenzione anche altre navi della flotta.

Le ripercussioni della sottrazione di corse, soprattutto al mattino, sono state evidenziate da Iolanda Conte dell’Unione Pendolari, che ha formalizzato la proposta di spostare su Napoli la corsa delle 7.20, attualmente su Pozzuoli.che ha ora un surplus di collegamenti rispetto a Napoli..

Ma il dibattito è entrato prevedibilmente nel vivo quando si è toccato il tema dell’assetto societario. Preceduto da una domanda di Pietro Buono, che ha manifestato anche le preoccupazioni dei lavoratori, è stato Nicola Lamonica, come presidente dell’Autmare, a chiedere ai Sindaci e al senatore De Siano quale sia la loro posizione sulla privatizzazione al 100 per cento, perseguita dall’attuale governo regionale, e sulla privatizzazione al 49 per cento, lasciando pubblico il 51, come nel 2008 era stato deliberato dal Consiglio regionale precedente a quello in carica. Lamonica ha anche ricordato che deliberazioni sulla Caremar pubblica sono state adottate da vari Comuni e che c’è anche un ricorso al Tar pendente (con quelli di Autmare, Capri e Anacapri) del Comune di Forio.

Il sindaco Del Deo ha assicurato che ricorso andrà avanti e ha affermato di essere a favore di una Caremar pubblica, perchè in un paese civile scuola, trasporti e sanità vanno garantiti.

Il collega di Ischia, Giosi Ferrandino, sottolineando che la crisi ha devastato le società pubbliche e private, ha rilevato le difficoltà di interloquire con l’assessore Vetrella, che con la sua mentalità “fa cadere le braccia”. “Vetrella non ci ha ascoltato – ha detto – si è adagiato sui funzionari e ha delegato il suo ruolo”. E ha indicato sempre nell’assessore il responsabile dell’ultima emergenza, per non aver previsto un’alternativa al venir meno delle navi e salvare le corse. Sulla Caremar, Ferrandino si è detto preoccupato soprattutto che non fallisca, rilevando che i privati che si erano aggiudicati la gara della privatizzazione  “non la vogliono più” e la Regione non vuole più finanziarla. “Spero che si riesca a salvarla, perchè  un minimo di concorrenza va garantito”.

IMG_2268A chiudere gli interventi è stato De Siano, che ha dichiarato la sua disponibilità a “inchiodare al tavolo delle responsabilità Vetrella, che deve fare azioni razionali subito”. E infatti ha poi assunto l’impegno di organizzare al più presto un nuovo incontro tra l’assessore ai Trasporti (anch’egli di Forza Italia, partito di cui De Siano è coordinatore regionale) e i Sindaci e i rappresentanti delle associazioni. Entrando nel vivo del tema Caremar, il Senatore ha affermato che pur essendo personalmente favorevole a lasciare pubblica l’azienda, si deve prendere atto che la privatizzazione è richiesta dall’Europa. E su questo c’è stato un battibecco con Lamonica, convinto che l’Europa parli di liberalizzazione, che si otterrebbe anche con la formula del pubblico-privato.

Comunque, allo stato, dopo il via libera all’esito della gara che ha assegnato il 100% della Caremar al gruppo Snav-Rifim da parte dei giudici amministrativi, la Regione ha invitato i vincitori a ritirare i libri societari e a procedere con l’acquisizione. Ma i privati eccepiscono che nel frattempo i debiti sono aumentati e la condizione delle navi è peggiorata, per cui loro non sono più interessati. Per evitare il fallimento, che avrebbe conseguenze pesantissime, la Regione pensa di ottenere dallo Stato, con il collegato alla Finanziaria, i soldi per sistemare le navi, in modo da andare a chiedere ai privati di procedere con l’acquisizione. Insomma, alla fine la quadratura del cerchio è sempre la stessa: Pantalone – cioè noi tutti – paga…E, nello specifico, anche più di una volta.

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