I disservizi dei trasporti marittimi e le ricadute su scuola e sanità…da 3 anni Vetrella tace

IMG_0781Quella di ieri è stata un’altra giornata difficile per i viaggiatori del mare, a causa delle condizioni meteo che si sono aggiunte ai disservizi quotidiani di questo periodo. E inevitabili e immediate sono state le ripercussioni su servizi essenziali come la scuola e la sanità, che presentano una percentuale maggioritaria di lavoratori pendolari. In proposito, RICEVO E PUBBLICO dal presidente del Comitato Genitori del “Mattei”, SALVATORE SODANO, che siede anche al “tavolo” costituito tra i rappresentanti di alcune associazioni e dei Comuni, LA SEGUENTE NOTA:

“Ieri Mercoledì 25/03/2015 a causa del tempo perturbato, come in altre simili occasioni, i collegamenti con l’isola d’Ischia sono in parte saltati creando notevoli disagi che solo chi viaggia periodicamente può manifestare. Infatti è vero che alcuni aliscafi in mattinata sono partiti per Napoli con non pochi problemi, per poi sospendere alcune corse, ma è altrettanto vero che l’assenza dei traghetti Caremar che si protrae ormai  da tempo e che in quelle condizioni metereologiche possono  tranquillamente effettuare le corse assegnategli sulla tratta di Napoli, non riescono a coprire la fascia oraria mattutina che permetterebbe a tutti i pendolari in entrata ad Ischia di raggiungere il proprio posto di lavoro a causa delle suddette mancanze di mezzi. Se poi ci aggiungiamo che volendo partire da Pozzuoli dove il grosso delle partenze è gestito dalle società private che purtroppo si avvalgono di alcune motonavi (Agata) che in condizioni di minimo moto ondoso sono costrette a sospendere i collegamenti, allora accade ciò che si è verificato ieri:

I medici ed infermieri diretti all’Ospedale Rizzoli hanno raggiunto la struttura con notevolissimo ritardo creando scompiglio e disagio a tutto il programma del nosocomio, che i nostri medici hanno dovuto poi fronteggiare per garantire il servizio. Questo si sta verificando con una certa frequenza, ciò fa si che un dottore che ha affrontato una notte magari facendo operazioni, si trova a dover coprire il turno di chi non è potuto arrivare per il cambio. Allora chiedo a tutti noi,  in caso di emergenza chi  si vorrebbe trovare a dover essere assistito da un medico o un infermiere che nonostante la sua buona  volontà è stanco e provato da tante ore di lavoro? Per questo faccio appello alla sensibilità e al buon cuore sia dei dirigenti dei servizi pubblici, dei politici e mi riferisco ai sindaci ed alla Regione Campania , sia agli armatori privati affinchè migliorino i servizi attuali nell’interesse proprio e dell’intera comunità. Per quanto riguarda le scuole vi lascio immaginare quante ore di lezione sono saltate in tutti gli istituti.

Questi disagi sono stati gli argomenti trattati del tavolo tecnico che si è riunito alle 19.30 di ieri, tra il gruppo di lavoro delle categorie civili e i tecnici dei nostri comuni e per i quali ci sarà un comunicato stampa che ragguaglierà i cittadini sull’orientamento dei provvedimenti che si cercherà di prendere nelle prossime ore”.

In verità, il problema dei pendolari della sanità, da cui dipende, per motivi strettamente numerici, il funzionamento dell’ospedale isolano, è molto più annoso dei disagi che si stanno verificando nell’ultimo periodo. Tanto è vero che un anno fa, il 5 marzo 2014, QUI ISCHIA scriveva: “Chissà  se se ne sono ricordati, i Sindaci, quando si sono trovati davanti all’assessore regionale Vetrella, per discutere del prossimo piano orari dei collegamenti marittimi nel golfo. Sono più di due anni che sono al corrente dell’insostenibilità dei disagi procurati dall’anticipazione del traghetto da Pozzuoli della mattina presto, di cui non possono più servirsi gli infermieri del “Rizzoli” che non risiedono sull’isola. Con riflessi pesanti sull’organizzazione del lavoro nell’ospedale isolano, dove sono saltati equilibri consolidati e si è fatta più complicata l’armonizzazione tra le esigenze del personale residente e di quello pendolare. E a questo quadro già difficile si aggiungono i disservizi imprevisti, peraltro sempre più frequenti, che trasformano ormai in un’avventura ogni viaggio via mare verso e dall’isola…”.

Dunque, a distanza di tre anni c’è solo da prendere atto che l’assessore del disastro dei Trasporti, Vetrella, nonostante le reiterate sollecitazioni indirizzategli in questo lungo periodo perfino dall’Asl, non ha fatto nulla per cambiare questa gravissima situazione. E lo stesso si può dire delle compagnie di navigazione, in particolare nello specifico quelle private,  che non si sono mai poste il problema delle ricadute sulla sanità di ritocchi degli orari delle corse con forti interferenze sui turni di lavoro in ospedale, nè prima di deciderli nè dopo averli varati (i ritocchi). Quanto ai Comuni, la loro azione  è stata nello specifico inconsistente e improduttiva, almeno nell’ottenere qualcosa di utile dal solito assessore.

Perciò, al contrario del presidente Sodano, credo che la stagione degli appelli al buon cuore e alla sensibilità di interlocutori piuttosto distratti è passata da un pezzo. Che di tempo per emendare errori, sottovalutazioni e sviste le istituzioni (perchè spetta ad esse garantire l’interesse comune, mentre gli imprenditori privati fanno giustamente i loro interessi) ne hanno avuto tanto e lo hanno sempre sprecato. Il tavolo appena costituito cambierà qualcosa? Spero veramente che sia in grado di determinare una svolta, perchè la SOLUZIONE non può essere che POLITICA. Ma da un assessore che si è sempre girato da un’altra parte, per 5 anni, non mi aspetto più niente…

 

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