Scavi con taglio delle radici incluso, e poi ci meravigliamo che i pini cadono!

IMG_2389IMG_2390Stamattina si è tornati a scavare in via Antonio Sogliuzzo, dove è stata riaperta una traccia profonda già fatta e poi malamente ricoperta appena qualche settimana fa. Polvere, caos, rumori a due giorni dall’apertura ufficiale della stagione turistica, secondo il peggior andazzo del peggior “made in Ischia”. Ma non è questo il solo risvolto che merita qualche attenzione. Nel lavorare proprio all’incrocio con via Mirabella, la ruspa ha scavato a pochi centimetri dal tronco del pino collocato all’angolo della strada principale. Ancora una volta, dunque, si è intervenuto sull’apparato radicale che garantisce anche l’ancoraggio dell’albero al suolo. E nel caso dei pini lo sviluppo delle radici avviene più in larghezza (le radici occupano sotto terra una superficie pressappoco corrispondente alla circonferenza della chioma) che in profondità, per cui i continui tagli delle radici rappresentano un “vulnus” all’equilibrio della pianta e un rischio obiettivo per la sua stabilità. Perciò aumentano di conseguenza i pericoli la sicurezza stradale.

I pini di via Sogliuzzo, come quelli di piazza degli Eroi sono stati spesso sottoposti al violento e pericoloso impatto degli scavi stradali. Senza alcuna accortezza per evitarne le potenziali, gravi conseguenze. E poi ci stupiamo se le bufere d’inverno causano qualche improvviso, ma non “imprevedibile” crollo! Visto che non c’è a Ischia la sana abitudine  di farlo prima di progettare i lavori stradali ad alto impatto e neppure durante il loro svolgimento, sarebbe opportuno provvedere a delle verifiche sulle piante da parte di agronomi ed esperti. Per evitare conseguenze sull’incolumità delle persone e la sicurezza dei veicoli e anche operazioni indiscriminate e insensate di abbattimento in serie, come quella che ha da poco stravolto l’aspetto del Secondo Belvedere.

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