Sarà stata pure colpa del lunedì, ma stamattina si è ritrovata una vera e propria folla, a Villa Romana. Una lunghissima fila con conseguenti tempi di attesa altrettanto lunghi, come solitamente si verifica solo nei peridi critici del rinnovo delle esenzioni o in coincidenza con altri appuntamenti burocratici di massa. E invece, a parte il gruppo limitato di quanti in questi giorni si stanno rivolgendo all’Asl per ottenere documentazioni da esibire ad Equitalia, operazione per la quale è stato riservato uno dei tre sportelli in dotazione, il grosso dei pazienti utenti era là per la prenotazione di visite ed esami diagnostici.
Ore di attesa, decine di persone provenienti da ogni parte dell’isola accatastate dentro la sala d’aspetto all’improvviso troppo angusta per ospitare tutti. E un gran caos anche fuori, nel parcheggio antistante la Villa Romana, dove i posti erano tutti pieni e le auto in doppia fila o posteggiate dove non sarebbe consentito rendevano difficile il passaggio ai veicoli in uscita. Per non parlare dei due posti per i disabili, decisamente troppo pochi al servizio di una struttura sanitaria che è punto di riferimento per l’intera isola e dove gli spazi riservati dovrebbero essere più numerosi. E per gli automobilisti, in gran parte provenienti da altre zone dell’isola e dunque non provvisti dei regolari tagliandi per la sosta a pagamento nelle strisce blu, anche l’ulteriore incombenza di andarsene a rifornire nei dintorni, perchè non c’è una macchinetta distributrice. Eppure, nonostante tutti gli sforzi per rispettare regole e vincoli, con quella folla da superare e senza poter quantificare i tempi di disbrigo della propria pratica, il timore della multa resta incombente e rende più nervosa l’attesa.
Un’affluenza così massiccia di utenti, che preferiscono farsi il giro dell’isola o quasi per recarsi di persona a Villa Romana per una prenotazione, con tutti i disagi e le perdite di tempo che ciò comporta a livello individuale e l’aggravio di traffico che si scaraventa su Ischia, indica in tutta evidenza che il sistema di prenotazione telefonica non funziona. Almeno non come potrebbe o sarebbe auspicabile per rendere la vita più semplice agli utenti e ridurre la pressione sugli uffici. “Ci ho provato una volta – dice una signora in attesa del suo turno, tra una quarantina di persone – ma mi sono trovata in difficoltà ad effettuare la prenotazione con una voce registrata e senza poter parlare direttamente con un operatore. Sono rimasta col dubbio che la prenotazione non fosse riuscita, finchè non mi è arrivata la conferma appena un giorno prima della visita. Da allora, preferisco venire di persona, ma poi qui ci vuole una vita…”. Giudizio condiviso, come il disappunto per l’ennesima situazione che non facilita il rapporto dei cittadini con la burocrazia.
Qualcosa non funziona nel meccanismo di prenotazione telefonica tramite numero verde. L’obiettivo di rendere più veloce ed efficiente il sistema non sembra raggiunto. Tutt’altro. Ma all’Asl fanno mai delle verifiche sulla funzionalità dei servizi all’utenza o si limitano ad abbandonarli a loro stessi, dopo averli istituiti? Ed è solo una coincidenza che il sistema di prenotazione telefonica non sia più neppure troppo pubblicizzato, nonostante sia palese che è (ancora) troppo poco utilizzato? E pensare che in qualche parte d’Italia per prenotare visite ed esami basta andare in farmacia con la tessera sanitaria magnetica…