L’intenzione è sempre quella, semmai ancora più forte, esplicitata nell’estate scorsa, annunciando che il 2013 sarebbe stato un anno sabbatico: nel 2014 il corteo storico di Sant’Alessandro sarebbe tornato e più bello che mai. E per tener fede a quell’impegno pubblico, già da alcuni mesi le sarte sono all’opera per confezionare i nuovi abiti della prossima sfilata. Che rievocherà per la prima volta anche il Trecento ischitano, rimasto escluso finora dall’accurata ricostruzione, attraverso i costumi delle diverse epoche, della storia dell’isola dalla colonizzazione degli euboici ai Borbone. Che poi è l’essenza fin dall’origine della sfilata del 26 agosto. Il cui destino, tuttavia, è ancora legato alla possibilità di reperire fondi sufficienti. Già, perchè quella partita, la più “spuntuta” e decisiva, non è affatto chiusa. Anzi, per certi versi è ancora tutta da giocare.
Chi qualche mese fa aveva pubblicizzato il “miracolo” di un superfinanziamento regionale, lasciando intendere che per la Festa di Sant’Alessandro fossero già disponibili fondi sufficienti, era stato troppo precipitoso. E non aveva colto la differenza – enorme – che passa tra la presentazione di un progetto con relativa richiesta di finanziamento e l’effettiva assegnazione dei fondi. E infatti, arrivati quasi alla metà di marzo, non si sa ancora a che punto stia la pratica del progetto “Borghi e castelli in scena, percorsi tra tradizione, arte e cultura”,nel quale è stata inserita anche la nostra Festa di Sant’Alessandro. Progetto presentato diversi mesi fa alla Regione dal Comune di Acerra come capofila, in risposta ad un bando per accedere a dei fondi europei attraverso il Por Campania, al fine di realizzare eventi di sicuro richiamo turistico tra il giugno 2014 e il gennaio 2015. Insieme all’ente capofila, avevano aderito all’iniziativa, attraverso un apposito protocollo d’intesa, anche i Comuni di Nola, Cicciano, Roccarainola e Ischia. Quest’ultimo, partecipando per sostenere la Festa di Sant’Alessandro nella sua completezza, compresi quindi anche la serata folk della vigilia e il Premio Giorgio Buchner. Complessivamente, la richiesta economica era di 300mila euro, che eventualmente liquidati al Comune di Acerra, dovranno essere da quest’ultimo spesi e utilizzati per l’acquisto, tramite specifici bandi, di beni e servizi da assegnare poi agli enti pubblici e alle associazioni promotori degli eventi nei rispettivi territori.
Ad oggi, però, al Comune di Acerra non hanno ancora ricevuto alcuna notizia circa la conclusione dell’iter della pratica che lo interessa con gli altri Comuni coinvolti, nè tanto meno circa il suo accoglimento da parte della Regione. Insomma, altro che fondi sicuri per la Sant’Alessandro! Di questo passo, con i tempi – che non sono una novità, purtroppo – della Regione, c’è il rischio di arrivare ad agosto con un pugno di mosche in mano. Senza contare le obiettive difficoltà di accesso a quel tipo di finanziamento, le cui modalità ed entità saranno decise comunque lontano da Ischia.
E, d’altra parte, l’Associazione Pro-Sant’Alessandro che ha creato la manifestazione più nota dell’agosto ischitano e che l’ha incrementata e promossa nel corso degli anni, non nutre particolari aspettative nei confronti di quello che è stato considerato dall’inizio come un tentativo dall’esito a dir poco aleatorio. “Tra qualche settimana – ci dice il dottor Franco Napoleone – inizierò un giro tra gli imprenditori, per chiedere il loro sostegno e contributo per la prossima edizione della Festa. Ancora una volta, la manifestazione è fondata sulle nostre forze e sull’adesione degli ischitani. Spero che tutti insieme si riesca ad allestire una edizione all’altezza del corteo e della Festa 2014″. Dopo le reazioni suscitate l’anno scorso dall’annullamento della Sant’Alessandro, si vedrà adesso quanto gli ischitani sono realmente interessati alla sopravvivenza della manifestazione.