

Neppure la bellezza della pineta in pieno rigoglio primaverile li ha convinti a desistere dai loro comportamenti incivili. Non possono essere stati che dei vandali (e riferito a loro si può considerare un eufemismo) a produrre i gravi danni che presentano un buon numero di panchine nella Pineta Mirtina, in particolare quelle collocate in una radura che si apre sulla destra del lungo viale che poi sbuca su via Francesco Sogliuzzo. Là, intorno ad una delle vasche dove stanno germogliando i gigli d’acqua, non si è salvata neppure una panchina. E le assi spezzate in serie proprio al centro sono la dimostrazione che non si tratta di un “cedimento strutturale”, dovuto alla vetustà del legno e alla prolungata esposizione alle intemperie.