Cari amici, la V/ candidatura, al di là del successo o meno che avrà e dallo schieramento che avete scelto e se non limitata alla fase elettorale, può essere sicuramente un arricchimento umano e politico per le isole e le loro problematiche, sempre se prevarranno – in ogni circostanza – i valori della democrazia, del confronto della partecipazione, in uno ad un progetto che non sia di asservimento ma abbia al suo centro il benessere collettivo ed i diritti costituzionali; valori e progetto finora totalmente ignorati a livello regionale, dove l’incapacità e lo sperpero ed i privilegi di pochi ed il nullismo dell’opposizione sono prevalsi con grave arretramento del nostro tessuto economico ed occupazione. Nei campi più variegati – dal diritto alla salute ed alla casa, dai servizi agli investimenti produttivi, dalla pianificazione all’occupazione; dalle infrastrutture per la raccolta differenziata alla difesa dell’ambiente, al settore energetico …. – è evidente il FALLIMENTO DI UNA CLASSE POLITICA che, sia pure in alternanza nelle ultime due legislature, nulla ha saputo costruire di nuovo sui nostri territori se non fornire soluzioni spesso conflittuali ( come per il diritto alla casa, ma non solo ) o affossare quanto di buono e dignitoso il passato ci ha lasciato in eredità.
E qui rientra certamente la nostra critica di Autmare nei confronti di un governo regionale che è riuscito a distruggere quello che il 1975 ha definito, la Caremar. In mezzo a Voi candidati ci sono tanti parlamentari uscenti, di essi non ne salviamo nessuno anche perché è difficile che possano vantarsi di qualcosa; ci rivolgiamo a Voi perché la V/ onestà intellettuale e l’impegno che dite di metterci sia di reale discontinuità col passato non abbracciando le politiche regionali fin qui seguite ed isolando gi uomini che già hanno fatto storia, purtroppo al negativo, per nullismo e/ o per colpevole silenzio di fronte a politiche privatistiche se non affaristiche.
Nel campo della mobilità, in particolare, c’è da registrare il peggio; di più non si poteva: oltre alle chiacchiere, nulla hanno saputo offrirci le due passate legislature se è vero, come è vero, che in detto settore siamo proprio alla frutta, sia a terra che a mare: A TERRA si è affossato un servizio Sepsa che tutti ci invidiavano; A MARE si è praticata una politica filo privatistica ed un’intesa restrittiva della concorrenza fin dal 1998 che trovano un drammatico riscontro confermativo nel recente deliberato dell’antitrust; e qui il richiamo ai famigerati atti di sottomissione al posto delle concessioni con gare, alle azioni di forza portate avanti dagli armatori privati, alla definizione delle tante versioni del Piano dei servizi obbligatori per carpire gradimento del fronte armatoriale e mai dell’utenza, al varo di un Regolamento l’assegnazione dei servizi Residuali ancora in vigore che premia la privatizzazione delle aree portuali ed il monopolio commerciale, l’allineamento in alto delle tariffe vanificando il sociale Caremar ed il suo ruolo sociale, il tentativo di privatizzazione della Caremar per consegnarla ai privati tradendo e svendendo ai privati una storia di dignità e di servizi che il legislatore del 1975 volle generosamente consegnarci. E ci fermiamo qui solo per economia di spazio ricordandoVi che grandi sono le responsabilità di chi negli ultimi quindici anni da isolano, vero o acquisito che sia, Vi ha preceduto in Consiglio Regionale; siate l’alternativa reale ad essi, dichiarando senza indugio le V/ intenzioni fin da ora; in competizione elettorale!
Obiettivo di questo appello, è quello di richiamare alla V/ attenzione la PIATTAFORMA POLITICA che anima l’Autmare e quanti hanno firmato con essa un DOCUMENTO D’INDIRIZZO nei giorni successivi alla grandiosa manifestazione del 29 nov. 2015 a Casamicciola Terme con corteo fino ad Ischia Porto, di cui diamo qui alcuni punti salienti :
v nel SETTORE TERRESTRE e per quanto riguarda l’isola d’Ischia in particolare il potenziamento dei servizi pubblici con riferimento immediato alle esigenze del pendolarismo ed al turismo; un trasporto che non trascuri le aree periferiche dell’isola ed abbia un ruolo attivo per il sociale e l’economia; il tutto nella qualità!
v nel SETTORE MARITTIMO il recupero delle finalità della 169/75 e della legge regionale 1/2009 perché i servizi essenziali per la vita delle isole, per gli approvvigionamenti e per l’economia, vengano offerti dalla società pubblica Caremar, profondamente ristrutturata e rilanciata, alla quale spetta il compito costituzionale di garantire continuità territoriale e costi sociali anche in presenza di perdite di esercizio a cui provvedere eliminando sperperi ed assegnandole servizi che siano sia nel contempo essenziali e produttivi ( va da sé che il nostro pensiero va anche ai trasporti dei combustibili e della NU, in concorrenza coi privati ) ! Da qui la revoca di ogni atto di privatizzazione come chiedono con ricorso al Tar i Comuni di Forio, Capri ed Anacapri e l’Autmare e, con atto deliberativo all’unanimità, il Consiglio Comunale di Ischia.
v In riferimento ai SERVIZI OSP, l’Autmare saluta come atto liberatorio la recente sentenza del TAR Campania depositata il 29.12. 2014 che contiene censure ed annullamenti di atti di Giunta Regionale e Dirigenziali a dir poco illiberali ( atti e gare che avrebbero negato quella pluralità di offerta che è garanzia di competizione, di libera concorrenza, di rottura di un sistema monopolistico e di lottizzazioni di aree) e chiede l’approntamento di un nuovo Piano che sia di garanzia della mobilità e della intermodalità ( oggi la corsa di mezzanotte da Napoli viene ignorata dalla società del TPL ad Ischia ).