“Pittura fresca” non ce l’ha fatta: il confine di via Seminario è rimasto invalicabile!

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Belvedere sul Castello – Foto Qui Ischia

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Sul muraglione -Foto Qui Ischia

“PITTURA FRESCA”

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Panchina con vista sul Castello – Foto Qui Ischia

RIUSCIRA’  A SUPERARE IL CONFINE DI VIA SEMINARIO? Un mese dopo si può dare una risposta certa a questo interrogativo: NO, IL CONFINE NON E’ STATO SUPERATO. I due Pilomat all’ingresso del borgo non sono solo una barriera per le auto nelle ore di chiusura al traffico, ma rappresentano anche un ostacolo (per ora) invalicabile ad una normale, necessaria cura del paese. Ischia Ponte resta esclusa da ogni intervento, anche minimo di ordinaria e straordinaria manutenzione. Pratiche già ridotte al minimo nel resto del territorio comunale, ma che nel Borgo di Celsa sono cancellate da anni. Inspiegabilmente e contro il buon senso, visto che i centri storici sono di solito i luoghi più curati e manutenuti in paesi, città, perfino metropoli. Ma non a Ischia, dove le regole tendono ad essere opposte a quelle che consiglierebbe la logica. E in questo caso, anche la convenienza, dato l’”appeal” turistico della zona. Ma tant’è: stamm a Ischia…

Così, visto che nessun manutentore è stato incaricato di lavorare all’ombra del Castello, i posti più frequentati, osservati, fotografati e giudicati dai turisti italiani e stranieri anche quest’anno si presentano nel modo più imbarazzante e vergognoso per la Città d’Ischia.

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Belvedere dello Stradone – Foto Qui Ischia

L’itinerario dell’abbandono comprende tutti gli angoli più belli e

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Sul Ponte Aragonese – Foto Qui Ischia

“strategici” del borgo: dal belvedere del muraglione di PIAZZALE DELLE ALGHE, mangiato dalla ruggine e per il quale non si è trovato neppure un barattolo di vernice grigia, così come per la ringhiera corrosa del belvedere dello STRADONE; si prosegue con i lampioni (di pochi anni) abbandonati alla ruggine sul PIAZZALE ARAGONESE, per non parlare delle condizioni in cui versa il PONTE ARAGONESE, sempre più”sgarrupato” e fatiscente.

L’unico intervento di manutenzione al Ponte, proprio sul ponte, risale ad un anno fa, quando Ischiambiente riuscì a trovare nei suoi depositi qualche barattolo di vernice, consegnato ai volontari che, dopo aver pulito il percorso verso il Castello, si occuparono pure, con la tintura disponibile, di ridare un po’ di decoro ai primi lampioni e ai cestini per i rifiuti. Che restano gli unici pezzi decenti nel degrado più totale. E da allora i pennelli sono scomparsi  e gli addetti pure. “Pittura fresca” aveva già lavorato troppo con la verniciatura dei cancelli delle pinete e della ringhiera di Punta Molino. Meglio non esagerare, eh, dovessimo abituarci male!!!

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