La zattera in mezzo al mare – Foto Qui Ischia
Da una settimana è ancorata nella rada di Ischia Ponte, dove i gabbiani se ne sono subito impadroniti, trasformandola nella loro rampa di lancio. E’ stata sistemata lì senza essere stata neppure utilizzata, “rottamata” ancor prima che potesse svolgere la sua funzione. Quella di sempre, tramandata dalla consuetudine: accogliere la statua di Sant’Antonio per il tratto dell’annuale processione in suo onore che si svolge via mare, davanti alla Mandra. Ma stavolta la zattera è stata esclusa dal rito. Sostituita all’ultimo momento da una barca, che non è stato difficile trovare in una zona che è un tutt’uno con il mare. E che disponeva dei requisiti richiesti dalla Capitaneria per essere utilizzata nella processione.
Già, è stata una prescrizione dell’autorità marittima ad escludere, quest’anno, la zattera dalla festa. QUEL MEZZO NON E’ STATO RITENUTO A NORMA, per le sue caratteristiche. Escluso senza se e senza ma dalla possibilità di “navigare”. Ma – si dirà – è stata trovata una valida alternativa, non ci sono state ripercussioni sulla processione e la storia ormai è archiviata. Giusto. Ma allora, perchè tornarci sopra?
Semplicemente, perchè LA ZATTERA DI SANT’ANTONIO, fatta di assi di legno su bidoni che la fanno galleggiare, E’ IDENTICA A QUELLE USATE NORMALMENTE PER LA FESTA DI SANT’ANNA. Quelle che sono l’elemento essenziale delle scenografie galleggianti fulcro della festa più famosa dell’estate ischitana. E se un problema si è posto per la zattera il 13 giugno, è altamente probabile che la stessa questione potrà riproporsi il 26 luglio. Sempre che si riesca in qualche modo a organizzare comunque la manifestazione, visto che allo stato, dopo la “bocciatura” regionale, non ci sono soldi.
Dopo quanto è successo una settimana fa, dunque, si materializza un nuovo ostacolo sulla strada già molto accidentata della prossima edizione della Festa di Sant’Anna. Perchè se per la processione si è potuto ovviare con una barca, è impensabile che si possa allestire la sfilata nella baia sotto il Castello senza le tradizionali zattere. Tanto più per le caratteristiche peculiari che le “barche” di Sant’Anna hanno assunto nel corso dei decenni. E allora, se e quando si comincerà a organizzare concretamente la kermesse di fine luglio (ormai mancano meno di 40 giorni, cioè pochissimo alla data fatidica), ci sii dovrà preoccupare anche di chiarire questa questione essenziale. Che potrebbe fare la differenza, non meno (e forse più) del reperimento di fondi, sullo svolgimento della festa. Un’altra grana non ci voleva proprio…