I girini sono ritornati finalmente a nuotare nelle poche vasche della Pineta Mirtina dove i rospi smeraldini erano riusciti a deporre le uova, nelle scorse settimane. Oggi pomeriggio Luigi e Lina Di Meglio hanno affrontato l’emergenza idrica nelle pozze piene di vita con la dedizione con cui si occupano da anni d
ella difesa della fauna selvatica. E muniti di una “cannola” e di buona volontà, sono riusciti a far scorrere dalle vicine fontanelle il liquido rigeneratore nelle vasche ormai quasi a secco. E’ bastato che avvertissero la presenza dell’acqua, elemento fondamentale in questa fase della loro vita, perchè i girini, che erano accatastati nei punti ancora umidi quasi senza potersi più muovere, ritrovassero tutta la loro vitalità. Un salvataggio che in una delle pozze in particolare è avvenuto quasi in extremis, perchè lo stagno era quasi completamente prosciugato e le bestioline erano davvero in sofferenza.
Tra l’altro, almeno in due delle tre vasche dove sta cercando di crescere la nuova generazione di rospi smeraldini, il numero dei girini appare nettamente inferiore a quello dell’anno scorso. D’altra parte, le altre quattro vasche presenti in Pineta, resti del Parco idro-aromaterapico milionario mai concretizzatosi, sono ingombre solo di foglie, rami e residui vari, completamente asciutte e prive di girini. Per cui il futuro della specie protetta da ben due trattati internazionali è affidato al destino degli animaletti che si sono salvati fino adesso, se riusciranno a resistere nelle prossime settimane e a completare la loro complessa e affascinante metamorfosi. Ciò che potrà avvenire solo se si riuscirà a mantenere un livello utile di acqua nelle tre vasche dove i piccoli rospi crescono. E su questo l’intervento di volontari sarà decisivo, visto che si va incontro a un periodo di più scarse precipitazioni e di temperature più elevate.
D’altra parte, per non vanificare lo sforzo di Madre Natura e dei volontari che cercano di tutelare l’unico anfibio presente a Ischia (che poi è l’unica isola del Golfo dove è presente), bisognerà evitare che, come accadde lo scorso anno nel bel mezzo della metamorfosi dei girini. gli operatori di Ischiambiente si premurino di ripulire a fondo le pozze, distruggendo tutto quello che contengono. E’ il Comune d’Ischia che, come proprietario della Pineta, uno dei rari siti in cui il Rospo smeraldino è ancora presente sull’isola, è responsabile di salvare la specie, in ossequio alle prescrizioni della Direttiva Habitat dell’Unione europea e al Trattato di Berna. E nei prossimi giorni bisognerà ricordarglielo.