Via Pontano, un inno al degrado nella strada ad alta vocazione turistica eterno cantiere

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Foto Qui Ischia

In questo periodo è una strada sempre molto frequentata da quanti si recano al mare, sia in automobile che a piedi. Via Pontano, che d’inverno è una tranquilla strada di passaggio, durante la bella stagione torna ad essere “strategica” per l’accesso ad alcune delle più importanti e affollate spiagge di Ischia e dell’isola in generale. E a percorrerla sono anche tanti turisti di varie provenienze, perché quella, per posizione e per funzione, è un’arteria ad alta vocazione turistica. Perciò, come tale, dovrebbe trovarsi quanto meno in estate in condizioni presentabili, se non ottimali, ché comunque a Ischia non si riscontrano in nessun posto, né al mare né in collina, né in centro né in periferia. E invece via Pontano, nel suo primo tratto, versa in uno STATO che definire INDECOROSO è dire poco. E la griglia crollata per la ruggine che ha aperto un grosso buco nella sede stradale, “tappato” con un vaso, è la classica ciliegina sulla torta. L’ennesimo sconcio, anche pericoloso, che si aggiunge a tanti altri in un’arteria dove il degrado ha superato da un pezzo i limiti di guardia.

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Tra l’altro, la griglia è sprofondata già da diversi giorni, sembra un paio di settimane addirittura, e in tutto questo tempo – che sarebbe un’eternità in un paese civile – non solo non si è provveduto al ripristino, ma neppure a transennare e/o mettere in sicurezza quel tratto. Esigenza, a tutela della pubblica incolumità, a cui ha provveduto la mano di qualcuno di buona volontà che ha avuto l’idea di infilare nella buca il vaso, che ora funge da segnale e da protezione. Roba che neppure nel Terzo Mondo…E viene il dubbio se a Ischia esista ancora un Comune, quanto meno in grado di assolvere ai suoi obblighi e alle sue funzioni.E il dubbio assale con prepotenza anche dinnanzi al tratto di marciapiede prospiciente l’area del parcheggio. Va bene che lì si stanno facendo lavori che stanno impegnando la strada con un traffico molto pesante e una eccezionale movimentazione di materiali e attrezzature, decisamente sovradimensionata rispetto alle dimensioni e alla portata di quell’arteria. Che non ha nulla di cittadino nè di metropolitano, al contrario dell’opera che ospiterà prossimamente. Ma non è affatto normale nè scontato che per un periodo così prolungato uno spazio pubblico così “strategico” e frequentato sia ridotto ad uno sterrato informe, polveroso e quasi impraticabile. Perdipiù spesso occupato e precluso al passaggio da pezzi di legno, sedie vecchie e altri “reperti”, ad uso appunto del cantiere.

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Che si stia costruendo, peraltro in una proprietà privata, come può giustificare che un intero tratto della pubblica via sia abbandonato e precluso alla normale – e sicura – fruizione dei cittadini? Il Comune ha forse ceduto temporaneamente l’uso di quello spazio? E allora perchè non è segnalato, recintato, transennato? Se è aperto, deve essere anche praticabile, sicuro decoroso. E questo il Comune, se ancora è operativo, dovrebbe garantirlo. In particolare nel pieno della stagione turistica.

C’E’ UNA SITUAZIONE DA “SCUORNO” IN VIA PONTANO. A cui bisognerebbe porre rimedio ad horas, anzi SUBITO, visto che non si è riuscito ad evitare che si arrivasse a questo punto e che non si è voluto o potuto intervenire prima dall’avvio della stagione turistica e balneare.

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Ma forse il peggio deve ancora venire, sta dietro l’angolo. Leggendo il cartello all’inizio del contestato cantiere di via Leonardo Mazzella, si legge che lo stesso lotto di lavori prevede che si debba intervenire in altre strade limitrofe e anche in via Pontano. Che si intenda sventrare pure quella strada fondamentale accesso al mare in piena estate o anche nella prima fase dell’autunno, con la stagione turistica ancora in pieno svolgimento? Sarebbe davvero la quadratura del cerchio alla maniera (del tutto contro la logica) del “made in Ischia”. E così, magari, si spiega anche perchè nulla si è fatto per sistemare il marciapiede disastrato o riempire la buca sotto al vaso. Aspettiamoci anche questo!

A proposito, ma quante volte, negli ultimi anni, è stata sventrata via Pontano per lavori legati alle fognature e affini? Che è, la tela di Penelope, che si fa e si disfa in continuazione? E intanto i costi a carico dei cittadini-contribuenti si moltiplicano. Della serie: cornuti e mazziati.

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