Buche e caos in via Francesco Buonocore, a poche decine di metri dal Municipio d’Ischia

IMG_0321IMG_0320IMG_0322Le immagini sono sufficientemente eloquenti. In via Francesco Buonocore non c’è una griglia stradale in condizioni di normalità. Ovvero, sono tutte “sgarrupate”, eppure non stanno lì da secoli, ma solo da qualche anno. Comunque, un tempo sufficiente per far saltare l’asfalto di contorno e mettere a nudo gli ancoraggi al fondo stradale. Ovvero, una condizione di rischio sempre più accentuato per la tenuta delle griglie stesse e di pericolosità per  veicoli in transito. Soprattutto quelli a due ruote, anche se pure le auto di passaggio, che sono tante nell’arco della giornata, non si giovane dell’impatto. Senza contare che ad ogni passaggio peggiora la situazione delle griglie e cresce la probabilità di vederne saltare qualcuna dalla sede stradale.

Un altro segnale di manutenzione trascurata. E di totale mancanza di controllo della realtà del paese, visto che nessuno va in giro, neppure nelle zone più centrali e trafficate, per verificare lo stato delle strade e degli spazi e stratture pubblici, in modo da segnalare tempestivamente e utilmente gli interventi di manutenzione necessari,in qualche caso perfino urgenti. In Comune è passata da un pezzo l’epoca di amministratori solerti che consideravano parte integrante del loro servizio anche controllare le necessità più concrete presenti sul territorio e attivarsi di conseguenza. Adesso ci si sposta velocemente in auto o motorino con il casco in testa e i paraocchi e non si nota nulla di ciò che, invece, osservano e spesso subiscono i “comuni” cittadini. Neanche si fosse a New York o in una megalopoli dove certi atteggiamenti sarebbero comprensibili e giustificati, non foss’altro che dalle dimensioni del territorio di cui aver cura. Che certo sono ben diverse da quelle di Ischia, tanto più delle sue zone più centrali. Che, peraltro, non sono meglio tenute nè tanto meno manutenute di quelle (per così dire) periferiche.

Dunque, anche nel caso delle griglie pericolanti di via Buonocore segnalarne la condizione equivale ad affidare al mare un messaggio in bottiglia:  le probabilità che qualcuno intervenga dal vicino Palazzo municipale, provvedendo a far “rattoppare” le griglie con cemento e asfalto, sono basse, se non bassissime.

Come quelle, del resto, di garantire un utilizzo meno caotico sempre di via Buonocore, le cui dimensioni non sono certo quelle di un vialone cittadino. Eppure, il numero di automobili che vi sono stipate per buona parte della giornata avrebbe bisogno di una strada larga almeno il doppio, per evitare il parcheggio sistematico in doppia fila, l’occupazione dei (pochi) posti per la sosta riservati ai residenti da parte di autoveicoli sprovvisti del tagliando specifico, la chiusura di tutte le vie d’uscita, trasformando la strada in un imbuto dal quale uscire è un’impresa. Un altro segnale di trascuratezza, sostanziale abbandono, inadeguatezza dei controlli e di tutela delle regole. E tutto questo a pochi isolati di distanza dal Municipio. Perfetto!

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