Alcuni sono decapitati da anni, tanto da essere stati trasformati dai passanti in originali quanto orribili portacicche. Altri mancano, sempre da lunghissimo tempo, di qualche pezzo e magari c’è rimasto solo il palo incrostato di ruggine. Diversi erano spenti da un pezzo. Ma da parecchi giorni sono andati fuori uso tutti i lampioni dell’ultimo tratto del ponte Aragonese, che perciò è rimasto completamente al buio. Un contrasto evidente rispetto al Castello, che ormai è tutto illuminato di sera e si mostra al massimo della sua magnificenza. Ma soprattutto un gran brutto impatto per i tanti che in questo periodo scelgono l’antico collegamento tra l’Insula Maior e la Minor come meta della loro passeggiata serale, tra le mille suggestioni di un luogo magico a terra e a mare. Che, non a caso, è uno dei maggiori richiami turistici dell’isola per il suo fascino sempre diverso in ogni momento della giornata.
Il problema si era già verificato nella settimana in cui si è svolto l’Ischia Film Festival, che ha portato a Ischia tante personalità del mondo del cinema delle più varie provenienze. E se la location sul Castello ha mantenuto tutte le migliori promesse e onorato al meglio (come al solito) l’immagine di Ischia, il buio in cui si sprofonda subito dopo l’ingresso del monumento non può passare inosservato e infatti non lo è stato. Una situazione certamente non all’altezza di una manifestazione di rilievo internazionale, imbarazzante e imperdonabile in quel luogo-vetrina per l’isola intera.
Ora, dato che la settimana del Festival era programmata e nota da tempo, in un paese con una minima organizzazione ci si sarebbe dovuti precipitare a fare una verifica e a provvedere per tempo ad eventuali riparazioni. Se neppure una manifestazione di richiamo è sufficiente per attivare un po’ di manutenzione, cosa ci vuole?
E’ vero che ci sono tante criticità nell’impianto della pubblica illuminazione a Ischia, che in tante parti del Comune vera in condizioni indecenti e perfino pericolose per l’incolumità dei cittadini, ma lo “sperpetuo” a cui si assiste sotto il Castello – che ne è ampiamente emblematico – è doppiamente indecoroso e vergognoso. E dunque, quanto tempo ancora – mesi? anni? - bisognerà aspettare perché gli addetti alla manutenzione dell’illuminazione stradale si decidano a intervenire? Almeno l’efficienza di qualche lampione la vogliamo recuperare? Senza pretendere, per carità, che vengano ripristinati i lampioni decapitati, che si eliminino quegli schifosi portacicche - che sono pure pericolosi, perché non è sicuro che i fili rimasti all’interno siano isolati – o che si arrivi addirittura a ripitturare i lampioni rugginosi: altrove sarebbero tutti lavori normali, ordinari, fatti con tempestività, ma a Ischia restano dei miraggi. Ma almeno un po’ di luce, la possono ripristinare? Sennò lo dicessero, che bisogna portarsi la torcia per la classica passeggiata sotto al Castello…D’altra parte, con il ponte che sta crollando, i lampioni spenti sono la ciliegina amara sulla torta andata a male.