Sono tornati i sacchetti in libera uscita per le strade, evviva l’estate “monnezzara”!

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Foto Qui Ischia

Se ne sentiva la mancanza…Qualche esemplare era stato avvistato già in giro, ma non con la solita diffusione del periodo estivo. Abbastanza per instillare il dubbio: che sia la dimostrazione di un salto di civiltà? Nooo, mera illusione. Era solo questione di tempo, di giorni, ed ecco arrivata la controprova: la civiltà non c’entra proprio in questa storia, è carente e in parecchi casi proprio assente, come in passato. Speriamo, almeno, non di più. Ma intanto possiamo goderci gli spettacoli di sempre: sacchetti stracolmi sparsi ovunque, in bella mostra lungo le strade e sui marciapiedi, a marcire e puzzare sotto il sole per intere giornate. Siamo sprofondati di nuovo, insomma, nella (a)normalità estiva. Finalmente, è tornata ‘a staggion. E si vede. Girando per Ischia, gli avvistamenti sono numerosi e in rapida crescita. Dal centro alla periferia, è una fioritura di “monnezza”, di piccoli ma frequenti cumuli di sacchetti, sparsi come capita, con la massima indifferenza dai maiali bipedi sicuri dell’impunità. Non è questione di orari, ché a loro non interessano proprio: abbandonano dove e quando capita e soprattutto quando fa loro più comodo, senza preoccuparsi se si tratti di una strada dove vige il conferimento diretto al camion o la raccolta porta a porta. E, infatti, non c’è distinzione, i sacchetti s’incontrano ovunque, a prescindere dalle modalità di conferimento.

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Foto Qui Ischia

Quelle, infatti, sono ignorate anche sui criteri base della differenziata. I sacchetti abbandonati sono pieni di rifiuti non separati, mischiati umido-plastica-involucri-carta. Sacchetti che, anche se depositati in orario, il camion non può prelevare se non il martedì, perchè negli altri giorni la “monnezza” va divisa, selezionata e non si può mettere l’indifferenziato tra l’umido o la carta e plastica o il vetro, compromettendo anche il risultato dell’impegno e della civiltà della maggioranza dei cittadini. Dunque, i porci bipedi lo sono due volte: per il danno diretto che producono e perchè rischiano di rovinare anche il lavoro degli altri. Con l’aggiunta dei danni di immagine che producono con i loro indegni comportamenti in una località turistica, che non può permettersi certi sconci in mezzo alle strade.

Ascrivere queste vergogne solo ai “forestieri” non sarebbe giusto, ma è un dato oggettivo che l’ESPLOSIONE DI QUESTO FENOMENO SI VERIFICA SEMPRE CON L’ARRIVO DEI VACANZIERI ESTIVI, dai fine settimana di giugno al periodo pieno di luglio-agosto. Sia che si tratti di proprietari di seconde case o di affittuari. Ed è evidente che questo problema, che si trascina da anni, andrebbe affrontato con dei soluzioni ad hoc. A cominciare da un’operazione di comunicazione a tappeto, evidenziando le sanzioni per chi abbandona i rifiuti per strada e cominciando, di pari passo, a svolgere qualche controllo e a elevare multe per stroncare abitudini incivili e insostenibili.

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Foto Qui Ischia

Qualcosa tra il Comune e Ischiambiente debbono fare, di concreto, per cercare almeno di mettere un freno a questa vergogna. Non è possibile, ogni anno, dover sopportare questa situazione per tutta l’estate con la rassegnazione del “votta a passà”, accettando tutti di vivere in un porcile, di veder calpestati i comportamenti civili della maggioranza per lasciare liberi i “monnezzari” di continuare a fare indisturbati i loro porci comodi. Ma che razza di posto è quello in cui si tollera con totale passività la violazione sistematica delle regole sotto gli occhi di tutti? Per quanto ancora dovremo continuare a fare lo slalom tra l’immondizia, a sopportare la puzza, ad accettare la proliferazione di insetti e topi e contemporaneamente a fare sempre il nostro dovere di cittadini che dividono i rifiuti, rispettano gli orari e i giorni di conferimento, per colpa di un sistema che non riesce a far rispettare le regole che ha stabilito nell’interesse di tutti? E come si tutelano doverosamente la salute pubblica e il decoro cittadino? In Comune, con Ischiambiente, cominciassero a occuparsi delle questioni serie che quotidianamente fanno precipitare gli standard della vivibilità nel paese. Invece di perdere tempo dietro alla vendita di “graffe” sulle spiagge.

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