Al Garante della Concorrenza e del Mercato e per conoscenza al Garante Europeo per la Concorrenza presso la Commissione Europea, l’ Autorità Nazionale Anticorruzione alla Procura della Repubblica
In riferimento alla Caremar ed alla sua cessione ai privati, con atti sottoscritti dal Presidente De Luca in data 16 luglio 2015, si concretizza il sogno monopolista dei privati armatori del Golfo di Napoli, da codesta struttura sempre avversato.
Non sfuggirà infatti a Lei Sig. Garante che, non avendo avuto finora alcun successo pratico la Sua preziosa iniziativa del 28/01/2015, il mercato marittimo nel Golfo di Napoli è rimasto a partire dal 1998 nelle mani di un’insana intesa, di tipo collusiva, tra tutte le sigle armatoriali che nessuna Giunta Regionale, di centro destra o di centro sinistra, degli ultimi 18 anni ha voluto e/o potuto rompere per il grado di coinvolgimento che si è realizzato tra interessi politici e affari privati.
Certamente non Le sfuggirà neanche, Egr. Sig. Garante, il ruolo essenziale che la Caremar ha avuto nel tempo e soprattutto nel contesto da Lei evidenziato, sebbene tale ruolo si fosse sbiadito negli ultimi anni, in termini di garanzia per un trasporto plurale che potesse dare competizione nei servizi salvaguardando un sistema di diritti sul piano della certezza della mobilità, sulle politiche sociali e tariffarie, sulla qualità dell’offerta. Con la dichiarata cessione della società regionale ai privati – agli stessi che dominano il mercato del Golfo di Napoli in contrasto con le prescrizioni di legge, non ultima quella relativa agli affidamenti in coerenza con la LR 3/2002 – SI ACCENTUA UNA CONDIZIONE ANOMALA DEI TRASPORTI MARITTIMI dal momento che tutti i servizi, quelli essenziali e quelli integrativi OSP, ed anche quelli residuali, rimangono in mano ad un unico ceppo armatoriale; cioè ad un’intesa che Lei non disdegna di chiamare “ collusiva “ ai danni della concorrenza e degli utenti per quanto riguarda la spartizione del mercato e le politiche tariffarie.
In più, converrà con la scrivente che il bando di gara del 3/11/2014 per l’affidamento degli individuati lotti dei servizi marittimi OSP ( servizi al di fuori e complementari ai servizi Caremar ) – lotto 1 per Capri e lotto 2 per Procida ed Ischia, in cui nessuna distinzione armatoriale nascerà tra linee commerciali e veloci – peggiorerà notevolmente la situazione dal punto di vista concorrenziale e che, a seguito della privatizzazione della Caremar, l’intesa monopolistica tra i privati – che ha dominato per circa 20 anni la storia marittima del Golfo di Napoli – si consoliderà in nuove intese spartitorie portuali e commerciali con la facile previsione dell’affermazione di piani tariffari sempre più livellati in alto e di pratiche quotidiane in cui la qualità del naviglio diventa un’appendice insignificante. E’ questo lo scenario obbrobrioso e pericoloso che si sta innestando nel Golfo di Napoli, che forse Lei potrà definire esagerato, ma converrà che ci sono tutte le condizioni iniziali perché si realizzi; uno scenario che, ad avviso dell’Autmare, va troncato nella sua fase embrionale e combattuto con le armi dell’iniziativa politica ed istituzionale, del controllo e del contrasto.
La scrivente ricorre a Lei perché intervenga per quanto di competenza ed invia il presente scritto anche al Garante Europeo ed all’Autorità Nazionale Anticorruzione perché ciascuno nella propria autonomia istituzionale accerti le verità che esso esprime e tiri le somme nel rispetto della legalità, per garantire diritti costituzionali e rispetto delle regole della concorrenza; alla Magistratura perché accerti degenerazioni ed eventuali responsabilità istituzionali e dirigenziali ( Caremar compresa oggi più che mai che il “ rinnovamento gestionale” è nelle mani degli stessi personaggi di ieri!), colpendo ogni reato che dovesse emergere nella storia di un trascorso ultradecennale poco chiaro, che ha portato a patti di non concorrenza, a gare che lasciano l’amaro in bocca, ad una Caremar ai limiti del fallimento con la svendita del suo patrimonio, a regolamenti restrittivi per i servizi residuali, a spartizioni portuali e commerciali, al consolidamento di un potere economico su quello politico ed istituzionale che non ha eguali in nessuna realtà istituzionale democratica e … non ultimo non trascuri quanto disposto dalla passata Giunta Regionale a favore dei privati ( circa 2 milioni e duecentomila ) con la strana deliberazione di GR 316 del 21/05/ 2015 effettuata a pochi giorni dalla fine della campagna elettorale ( ed anche in ciò potrebbero esserci dei problemi tenuto conto che l’atto è improponibile e tardivo e che il Presidente della Giunta era candidato a Presidente !); una delibera sicuramente inopportuna ai fini della validità della gara di privatizzazione poiché ad avviso della scrivente creando sgravi e vantaggi va ad intaccare il principio della par condicio tra i concorrenti n ed annulla pertanto la gara stessa.
E’ questo il contesto in cui si realizza la SVENDITA E LA PRIVATIZZAZIONE DELLA CAREMAR, che avviene oltretutto in palese contrasto con gli indirizzi di buon senso e di programma definiti dal Consiglio Regionale del 2009; e la novità che avanza, che vede tutto in mano ai privati saldamente legati tra loro pur nella previsione di nuovi equilibri commerciali, ci lascia FORTEMENTE PERPLESSI E PREOCCUPATI SUL VERSANTE DELLA LEGALITA’.
Siamo convinti che anche Lei, signor Garante, è sinceramente … garante della presenza di un naviglio di tipo “pubblico”, perché non può avallare certamente, la presenza di un unico cartello che sa tanto di clan e di monopolio arrogante di un servizio come quello del trasporto. Riteniamo che spetti a Lei l’ultima parola su un disegno che si sta rivelando odioso e lesivo dei diritti del cittadino e se non vuole rischiare di accodarsi … inconsapevolmente, alla cordata, non può tacere ma anzi, è chiamato a far sentire alta la Sua autorevole voce per riportare la questione nei limiti della normalità. Con il Suo eventuale silenzio, Lei contribuirebbe a distruggere decenni di una storia gloriosa del trasporto marittimo pubblico che si è avviato lentamente all’estinzione solo perché questo era l’obiettivo di un preciso disegno politico e affaristico, fondato sulla condivisione di interessi privati per l’affermazione di una gestione che certamente non anteporrà le esigenze dell’utente né quelle di un servizio dignitoso, ma prioritariamente punterà a soddisfare le regole del profitto. E questo Lei lo sa perfettamente. Come sa anche del comportamento di armatori che pur di fare gli affari propri, non esitano ad utilizzare carrette obsolete e indegne per un paese civile che vive di turismo, che Lei, all’unisono con altre Autorità, dovrebbe cancellare dal sevizio quotidiano. La invitiamo a riflettere su tali concetti, su una situazione che senz’altro è destinata a degenerare in ogni aspetto. Siamo certi che la Sua sensibilità non Le farà analizzare l’intera questione con superficialità, perché riteniamo che Lei non può schierarsi contro il cittadino.