Ma le griglie di via Iasolino devono prima crollare, perchè vengano sistemate?

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Foto Qui Ischia

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Foto Qui Ischia

Sono in quelle condizioni da settimane. E la situazione di certo non è migliorata con la lava di acqua piovana, che in quel punto arriva con la forza di un fiume in piena. Le griglie pericolanti di via Iasolino si reggono per miracolo e rappresentano un rischio non da poco in un punto che, nonostante le limitazioni al traffico del periodo estivo, è sempre molto trafficato. Ma non si è ancora riusciti, da parte del Comune, ad andare oltre una specie di transennamento che non serve a nulla, visto che non riesce a coprire la zona pericolosa e tanto meno a impedire che i veicoli passino direttamente sopra le griglie traballanti e ormai quasi completamente disancorate dalla sede stradale.

Considerate le sollecitazioni continue del traffico, anche pesante, che di là transita, lo sbriciolamento del cemento tutto intorno alle griglie e l’impatto della lava di acqua piovana, che sarà sempre maggiore andando verso un clima autunnale, quanto tempo potrà reggere quella parte della sede stradale, prima che si apra una nuova voragine? Non molto, ad occhio. E considerato che non si è riusciti neppure a transennare in modo efficace quel tratto, è altissimo il rischio per le auto che inevitabilmente vanno avanti e indietro su quel trabocchetto. Quanto ci vuole per intervenire e tagliere di mezzo un pericolo incombente? Deve prima sprofondare, la griglia, per ottenere la grazia di un lavoro di ripristino che dovrebbe essere trattato con la massima urgenza? Già quello, realizzato da pochi anni, si è dimostrato subito come un perfetto lavoro “made in Ischia”, che si regge con lo sputo e dura lo spazio di un mattino. Ma adesso che la magagna è gigante, evidente e incombente, una sistemata gliela vogliamo dare?

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