Fa un certo effetto, dopo aver assistito alla nascita della Sir di Ischia e averne seguito l’evoluzione in tutti questi anni, ricordando la forza dell’esperienza sviluppata sul territorio da Villa Orizzonte e tanti momenti pregni di umanità, ritrovarsi oggi a leggere la fine di quella realtà straordinaria ridotta a una sequela di fredde formule burocratiche, di aride cifre, di riferimenti ad atti, articoli, relazioni, commissioni. FA L’EFFETTO DI UN COLPO ALLO STOMACO DA KO. E alla fine è questo l’effetto della delibera 506/15 appena pubblicata all’Albo Pretorio dell’Asl Na2Nord con immediata esecutività: il KO DELLA SIR E DEI SERVIZI DI SALUTE MENTALI PER I CITTADINI DELLE ISOLE DI ISCHIA E PROCIDA. IL TEMUTO DE PROFUNDIS CHE ORMAI NON E’ PIU’ SOLO UN DISASTRO ANNUNCIATO, VISTO CHE LA COMMISSARIA AGNESE IOVINO LO HA FIRMATO E SOTTOSCRITTO, COMPIENDO COSI’ IL LAVORO CHE AVEVA INIZIATO DAL SUO ARRIVO AL VERTICE DI MONTERUSCELLO, DOPO ESSERE STATA COPROTAGONISTA IN PRECEDENZA DEL DISEGNO DISTRUTTIVO DELL’ALLORA DIRETTORE GENERALE FERRARO.
Diciotto anni di un’esperienza psichiatrica all’avanguardia nel Mezzogiorno e in Campania, uno dei casi esemplari di applicazione e di funzionamento della Legge 180, ancora pienamente vigente nella Repubblica Italiana, spazzata via in un documento di otto pagine in burocratese gestito e curato dall’Unità Operativa Provveditorato e Economato. La vita dei pazienti di ieri e di oggi e di quelli di domani, che non potranno più essere seguiti sull’isola, ridotta ad un mero calcolo ragionieristico di somme e sottrazioni, di soldi e di ore lavorate. Tutto immiserito nel discorso economico, che ovviamente non è ininfluente né secondario, ma che nel trattare di sanità pubblica e di servizi per persone fortemente sofferenti dovrebbe essere quanto meno mediato da altre valutazioni, considerazioni, opportunnità. Così come la tutela della salute e della dignità delle persone dovrebbe essere primaria rispetto a calcoli di esclusiva natura finanziaria. TRISTE, SCONCERTANTE, VERGOGNOSO. Sono solo alcuni degli aggettivi che mi vengono in mente a botta calda per commentare questa sconfitta. Gli unici pubblicabili.
“Rimodulazione dell’appalto Sir di Ischia”, il titolo all’apparenza innocuo della delibera-mannaia. Con la quale si ufficializza e si rende esecutivo l’ultimo atto della MACELLERIA SANITARIA che Monteruscello ha realizzato negli ultimi anni. Con un’accelerazione incredibile da parte della commissaria Iovino, che evidentemente ci tiene davvero tanto a legare il suo nome a questa operazione sull’isola d’Ischia. Tanto che perfino in pieno agosto l’Asl ha lavorato alacremente per arrivare a smantellare la Sir dal 1° settembre. E adesso è anche nero su bianco, con la delibera immediatamente esecutiva per l’URGENZA di dare seguito all’accordo concluso il 1° agosto scorso con il Consorzio Gesco, che ha l’appalto fino al 2017 per la gestione delle 2 comunità alloggio – Villa Fasolara e Villa Alessandria (sì, Sant’Alessandro è diventato Alessandria) e, fino a ieri, della Sir.
Ad “apparare” l’aspetto medico ci sono i precisi riferimenti alla Commissione di psichiatri che ha effettuato una VALUTAZIONE CLINICA di tutti i pazienti delle residenze isolane. E che ha concluso il suo lavoro dando il via libera alla RIMODULAZIONE “delle prestazioni dell’appalto in trattazione ed evitare in tal modo i danni derivanti a questa Asl dal mantenere un contratto di attività in evidente esubero, quindi eccessivamente onerose, a fronte delle citate disposizioni regionali in materia”. Si sottolinea poi che la Commissione di psichiatri ha condiviso “LA NECESSITA’ DI RIMODULARE L’APPALTO”. Si precisa anche che la Commissione era rappresentata negli incontri con Gesco e che, per evitare futuri contenziosi, si è addivenuti con il Consorzio appaltante ad un accordo, che ha riconosciuto gli esuberi di personale e di ore di lavoro. E c’è poi la formula magica che definisce “TALE ACCORDO PIU’ CHE VANTAGGIOSO PER QUESTA ASL SIA SOTTO IL PROFILO ECONOMICO CHE SOTTO IL PROFILO TECNICO”. Vantaggioso per l’Asl si vedrà, peccato che non si possa dire altrettanto per i pazienti e per i cittadini delle isole!!!
Seguono tutti i conteggi di ore e di euro. Per arrivare al succo dei risparmi che il sacrificio della Sir comporterà: gli OSS, che invece di essere impegnati presso la Sir sono stati “spalmati” tra gli ospedali dell’Azienda, dove le loro prestazioni costeranno 15,60 euro all’ora invece dei 17 pagati ad altri operatori; c’è poi un risparmio di 16.540 euro all’anno nel passaggio dalla gestione di una Sir a quello di una TERZA COMUNITA’ ALLOGGIO “IN GRADO DI RISPONDERE ALLE ATTUALI ESIGENZE ASSISTENZIALI”; poi c’è l’annullamento dell’affitto della sede della Sir (Villa Stefania) pari a 140.000 euro all’anno.