Giovedì grande inaugurazione del restauro dei sarcofagi a Bruxelles, senza rappresentanti isolani

egizi

I sarcofagi al Castello – Foto Qui Ischia

Il grande giorno sarà giovedì prossimo. Preceduto da un ampio battage pubblicitario, iniziato già da diversi giorni.E anche se l’appuntamento è a Bruxelles e pubblicità e inviti sono in francese e fiammingo, si tratta di un evento che ha molto a che fare con Ischia e che potrebbe anche risultare molto favorevole all’isola. Perchè se durante l’anno in cui sono stati “in cura” sul Castello Aragonese hanno rappresentato un richiamo in più e un motivo di interesse per tanti turisti, adesso che sono tornati nel museo che è la loro casa nella città capitale del Belgio e sede principale dell’Unione Europea, i sarcofagi egizi continuano neppure troppo indirettamente a fare buona promozione a Ischia. Tanto più utile in quanto legata ad un progetto di notevole valore e di indubbio interesse culturale che per certi aspetti è nato sulla nostra isola, grazie all’esperienza nella realizzazione di restauri “dal vivo” maturata in questi anni dall’ISTITUTO EUROPEO DEL RESTAURO sul Castello. Il cui nome sarà sicuramente evocato nell’evento di giovedì prossimo e anche nella pubblicizzazione dell’intervento sui reperti egizi, a cui il MUSEO REALE DEL BELGIO ha deciso fin dall’inizio di dare grande visibilità. Sia all’interno, a beneficio dei suoi visitatori, che all’esterno rispetto al grande pubblico nazionale e internazionale.

Nel grande spazio messo a disposizione per la seconda fase del restauro, che durerà fino ad aprile, è stata rimontata, ampliandone ulteriormente la cubatura con l’aggiunta di nuovi moduli, la teca di vetro che nei mesi scorsi era collocata nella chiesa dell’Immacolata sul Castello, per dare la possibilità ai visitatori di osservare e seguire il lavoro compiuto dall’équipe degli esperti dell’Istituto diretto da TEODORO AURICCHIO. Si tratta di un laboratorio enorme, dove sono state installate tutte le sofisticate apparecchiature necessarie per portare a buon fine la delicata e complessa opera di restauro dei sarcofagi, alla luce degli accertamenti diagnostici e degli studi approfonditi su ogni millimetro dei reperti effettuati a Ischia nei mesi passati. La novità per la capitale belga, e per il Museo che ha investito su questo lavoro, è di aver trasformato un oscuro intervento di restauro in un evento pubblico, testimoniato dalla pubblicità che gli si sta dedicando. E dallo spazio che avrà sui media del Paese. Tanto più se, come si prevede e si spera, saranno tanti i visitatori delle più varie provenienze a rispondere all’invito a seguire da vicino, separati solo da una parete trasparente, l’attività del gruppo di restauratori arrivato dall’Italia e guidato da un’ischitana doc come ANNALISA PILATO.

Ed è inevitabile, visto che la parte più lunga del restauro si è svolta a Ischia, tra l’altro in una sede straordinaria e culturalmente affascinante come il Castello, che L’ISOLA SIA CITATA NELLA MANIFESTAZIONE DEL 15 OTTOBRE e dovunque si farà cenno al recupero dei sarcofagi, a cominciare proprio dai media. Così, alla fine, I SARCOFAGI che abbiamo ammirato sull’Insula Minor sono diventati dei NATURALI E PRESTIGIOSI TESTIMONIAL DELL’ISOLA IN BELGIO E ALL’ESTERO. E anche la stagione ci è favorevole, visto che è in autunno e inverno che si fa promozione in modo produttivo all’estero. A maggior ragione considerando che l’Isola Verde da anni non cura quei mercati del Centro Europa, in linea con il progressivo impoverimento delle attività di marketing rivolte all’estero.

Eppure, nonostante l’importanza dell’appuntamento, non vi sarà nessun rappresentante dell’isola a Bruxelles il 15 ottobre. Non che gli organizzatori belgi si siano dimenticati di fare inviti o abbiano mostrato di non gradire presenze ischitane, tutto il contrario semmai. Anzi, la partecipazione di esponenti istituzionali dall’isola sarebbe stata molto gradita, addirittura sollecitata. Ma senza esito. E già, mica si tratta di una di quelle fiere dove i nostri amministratori si precipitano ogni anno come api sul miele, anche se non hanno nessun prodotto da promuovere nè una politica turistica da valorizzare. BRUXELLES SARA’ UN’OTTIMA VETRINA PER ISCHIA, ma nessuno pare interessato a trasformare questa attenzione e visibilità in un flusso turistico dai Paesi Bassi. Dove pure, ormai molti anni fa, durante l’inverno, si recavano regolarmente i giovani imprenditori del turismo isolano proprio per espandere la domanda e differenziare i flussi stranieri, come si dovrebbe fare anche oggi. Tanto più che, forse più che allora, c’è bisogno di far crescere le presenze estere, moltiplicando i Paesi di provenienza. E un evento speciale come il restauro dei sarcofagi avrebbe meritato perciò una rappresentanza dell’isola nella capitale belga. Anche per creare un legame con quelle realtà e far conoscere l’isola ad una platea internazionale.

 Ma I NOSTRI AMMINISTRATORI se ne guardano bene: LORO HANNO ALTRO A CUI PENSARE, DI CUI OCCUPARSI. Si fosse trattato di un gemellaggio a bruschetta e salsicce, magari ci avrebbero fatto un pensierino, così come  a quelle fiere che perfino i tour operator disertano ritenendole inutili. Ma una presenza a Bruxelles proprio no: in fondo, c’amma fà cu ‘sti sarcofagi…

 

 

 

 

 

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