La concomitanza con l’arrivo delle prime grandi piogge d’autunno si presta a facili ironie. E in effetti la novità è eclatante dopo una lunga trascuratezza. Eppure, Via Soronzano, per le sue caratteristiche dovrebbe essere ben diversamente curata e manutenuta di quanto non si fosse verificato finora. Ma ecco che finalmente, all’improvviso, è arrivato l’atteso restyling. Culminato adesso con l’avvio del rifacimento del selciato, che rischia di essere interrotto dalle avverse condizioni meteo.
Era diventato un percorso groviera l’ultimo tratto dell’antica stradina che congiunge via Cartaromana con il centro storico di Ischia Ponte, dopo i lavori per la rete del gas. Tanto più che in quel tratto, quando piove, precipita a valle la lava d’acqua usurando ulteriormente la sede stradale.
Di nuovo, oltre al fatto che stavolta si tratta di un rifacimento non parziale, è che al posto delle pietre laviche sarà realizzato un selciato di tozzetti, certamente appropriato alle caratteristiche di un percorso da valorizzare meglio anche come richiamo turistico. Via Soronzano, che si individua a malapena - non conoscendone l’esistenza - lungo via Cartaromana, è un luogo di Ischia da non perdere. Ancora oggi, nonostante non sia più un viottolo di campagna com’era anticamente, si snoda tra terreni coltivati da cui si avverte il profumo della terra appena zappata, con viti, fichi e alberi carichi di frutti per tutta l’estate. Fino a ritrovarsi alle spalle del centro storico, con i tetti di Ischia Ponte sciorinati davanti e le cupole e i campanili delle tre chiese che si sovrappongono in un quadro di rara suggestione, con il mare e il Castello a completare l’opera. Una visione, che tanti turisti si concedono e che, fino a poco fa, era spesso rovinata proprio dall’impatto con le pessime condizioni della strada, con le reti da letto e le “rammere” troppo spesso utilizzate per delimitare i fondi privati (PRATICA CHE IL COMUNE DOVREBBE VIETARE IN NOME DEL DECORO DEL PAESE), e la ringhiera che delimita la discesa piena di ruggine. Finchè, pochi giorni or sono, non si è provveduto alla verniciatura, che ha sanato quello sconcio.
E adesso tocca alla discesa e allo scalone finale. Dove è attivo il cantiere, annunciato in via San Giovan Giuseppe da due grossi cumuli di sabbia e di “cazzimbocchi”, pronti per la posa in opera, per coprire i rappezzi e la solita orrenda colata di cemento chiaro usata a copertura degli scavi per il gas. Finalmente, via Soronzano recupererà il suo decoro e non striderà con la bellezza del panorama che la circonda. Ma è essenziale che i “cazzimbocchi” siano sistemati a regola d’arte, per resistere al passaggio della lava che scende violenta dalla sommità della collina. Speriamo, insomma, che non si tratti del solito lavoro “made in Ischia”, ma che lo stupore per la realizzazione dell’opera comprenda anche la sua buona qualità finale.