Di settimana in settimana. Certo è già meglio che di giorno in giorno, ma non c’è dubbio che quella attuale è una fase di estrema precarietà per la Biblioteca Comunale Antoniana, che ormai sta aperta per miracolo. Se non per scommessa. Grazie al distacco presso la struttura alla Mandra di una dipendente comunale, che garantisce l’apertura dalle ore 9.00 alle 13.00 dal lunedì al venerdì. O meglio, a venerdì prossimo, perché il cartello affisso all’ingresso chiarisce che gli orari di apertura pubblicizzati valgono fino al 6 novembre. Cioè sarà coperta questa settimana, come lo era stata quella precedente. Poi, da lunedì prossimo si vedrà. Ma comunque, dovrebbe trattarsi sempre di una soluzione all’insegna della provvisorietà. Giusto per non chiudere i battenti, insomma.
La prospettiva è chiara nella sua inquietante semplicità. A tenere aperta la Biblioteca provvederà ancora la gentilissima signora appositamente distaccata dal Municipio, fin quando non le subentreranno i volontari che avranno risposto all’appello lanciato dal CENTRO STUDI ISOLA D’ISCHIA, che già nel recente passato aveva contribuito a rendere fruibile l’Antoniana, in un altro periodo in cui quella rischiava di chiudere. Volontari che prima di iniziare il loro servizio, dovranno fare un breve corso, almeno per impratichirsi del programma del computer, delle modalità dei prestiti e dell’organizzazione della biblioteca. Lo stretto necessario per continuare a svolgere le attività essenziali, senza le quali l’apertura non avrebbe senso, sarebbe solo di facciata.
Tutto dipende, quindi, dalla disponibilità dei VOLONTARI, sperando che ve ne siano e in numero sufficiente a garantire la necessaria continuità di apertura. Fermo restando il grande valore pratico e civile di questo contributo, a questo punto indispensabile, non si può non rilevare la debolezza di una soluzione che debba fare affidamento solo sul senso civico e la buona volontà di privati cittadini. Il volontariato può e deve essere di SUPPORTO e di INTEGRAZIONE, ma NON PUO’ SOSTITUIRSI completamente ad una corretta gestione di servizi che necessitano di preparazione e professionalità specifiche. Il volontariato può e deve intervenire in caso di emergenza, ovvero in una situazione straordinaria. Che non è proprio il caso della biblioteca ischitana, dove le condizioni che dovrebbero rappresentare l’eccezione, sono diventate prevalenti nel tempo, praticamente la regola.