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Cultura Torre di Guevara, i ragazzi della Media “Scotti” alla scoperta dei dipinti in restauro
Torre di Guevara, i ragazzi della Media “Scotti” alla scoperta dei dipinti in restauro
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10 anni ago |

Foto Sadoul
Il luogo straordinariamente bello è certamente familiare, ma non altrettanto si può affermare per la storia e le pregevoli testimonianze artistiche che custodisce. Per tanti isolani, la Torre di Guevara è ancora una realtà tutta da scoprire: monumento generalmente poco visitato, identificato con una leggenda senza fondamento storico, mentre la sua vera, affascinante storia è rimasta a lungo in ombra. Come i dipinti cinquecenteschi, sia quelli già noti e visibili, che però sono rimasti abbastanza ignorati, sia quelli riportati alla luce negli ultimi quattro anni, che stanno dando un contributo decisivo alla ricostruzione delle vicende storiche della dimora estiva dei nobili Guevara. E che anche in questi giorni sono sotto la lente d’ingrandimento dei restauratori della Hochschule fuer Bildende Kuenste di Dresda, impegnata nella quarta stagione di interventi nelle sale del secondo piano. Dove stamattina, finalmente, i risultati delle campagne di restauro effettuate dal 2011 sono stati scoperti e approfonditi da un folto gruppo di alunni della SCUOLA MEDIA “SCOTTI” di Ischia, accompagnati dalle loro insegnanti.

Foto Qui Ischia
I ragazzi, come già in passato era capitato ai visitatori delle Giornate di Primavera, tra cui tanti turisti, hanno avuto la possibilità di essere informati sul complesso percorso che ha portato al disvelamento di pitture sepolte da secoli sotto decine di strati di intonaci e sul lavoro che resta da fare per completare il recupero. A fare loro da guida d’eccezione è stata Maria Gruenbaum, che fa parte dell’équipe della Scuola di Dresda e che in questi giorni si sta dedicando a raccogliere dati e campioni da studiare e analizzare in Germania nelle prossime settimane. I ragazzi hanno potuto seguire anche questa delicatissima fase dell’attività dei restauratori e rendersi conto “de visu” del grande lavoro fin qui compiuto per “liberare” le pitture; esplorarne le caratteristiche, lo stile e i materiali; consolidare il supporto murario che le ospita e metterle in sicurezza rispetto ai rischi dell’umidità, di batteri e di insetti, che già ne hanno compromesso ampie porzioni. Ed è stata anche l’occasione per illustrare agli studenti le indicazioni che dalle pitture sono venute circa gli ambienti artistici che le hanno ispirate e anche il loro significato rispetto alla storia della Torre e della famiglia Guevara, che l’edificò e i cui discendenti l’abitarono fino all’Ottocento.
Come stamattina, ci sarà la possibilità di visitare il monumento di Cartaromana per altre scolaresche, fino al prossimo 18 novembre. Per quella data è fissata la conclusione della prima tranche di questa quarta campagna di restauro, pianificata dopo un sopralluogo del direttore della Scuola di Dresda, che dirige gli interventi nella Torre dall’inizio, il professor THOMAS DANZL, l’architetta MONICA MARTELLI e la dottoressa GINA ASCIONE della Soprintendenza. Il ritorno degli esperti tedeschi è previsto per l’inizio del prossimo anno, il 25 gennaio, per un altro mese di lavori. A conclusione del programma di interventi concordato nella convenzione del 2011 tra il COMUNE D’ISCHIA, la SOPRINTENDENZA AI BENI ARTISTICI e l’UNIVERSITA’ DI DRESDA, con la collaborazione del CIRCOLO SADOUL. Che cura – quest’ultimo – le visite degli studenti, come, nel corso dell’anno, altre iniziative di apertura al pubblico e valorizzazione della Torre. Da cui ci si aspettano nuove “rivelazioni” storico-artistiche, alla fine di quest’annata di restauri, così come è sempre stato negli anni passati.